Un racconto, una lezione e una speranza. Per la prima volta Stig Broeckx ha parlato in pubblico della sua storia, raccontando il suo cammino di riabilitazione dopo il trauma cerebrale riportato in una caduta durante il Giro del Belgio nel maggio del 2016. Il ventottenne ex corridore della Lotto Soudal lo ha fatto durante una conferenza organizzata dall'Università di Liegi.
«Le cose per me stanno andando molto bene - ha spiegato Stig Broeckx, sempre sorridente e decisamente spiritoso -. Sono stato in coma per 5 mesi e 20 giorni e non ricordo assolutamente nulla. Quando mi sono svegliato, mi sembrava di essere in un sogno o forse in un incubo. Non sapevo chi ero, ma soprattutto non sapevo più fare nulla. Cercavo su Google notizie su di me... Il segreto del mio recupero? Forse c'è un po' di fortuna, ma soprattutto è frutto della forza di volontà».
E ancora: «Voglio tornare a parlare benissimo (il belga ha ancora qualche difficoltà, considerate che ha dovuto imparare da zero a camminare, parlare, mangiare..., ndr) e ho un sogno segreto, quello di tornare al ciclismo. Voglio aiutare le persone che hanno problemi come i miei, spero di poter ispirare qualcuno e voglio far conoscere il mio messaggio: continuate sempre a fare del vostro meglio in qualsiasi campo e divertitevi».
Una lezione straordinaria, quella di Stig, un discorso che ha emozionato e commosso i presenti. Per tutti, ecco il tweet di Sven Nys a fine serata: «Ho appena scelto il mio "momento d'oro 2018": il discorso di @StigBroeckx stasera a Liegi. Una lezione di classe e di mentalità vincente. Un vero campione».
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