Grande successo della festa del ciclismo bresciano organizzata all'Auditorium Capretti all'Artigianelli di Brescia dalla federciclo bresciana alla presenza di oltre trecento persone. Gianni Pozzani ed i suoi consiglieri Guido Sanna, Priscilla Bontempi, Giuseppe Pasini, Paolo Zanesi, il segretario Renato Moreschi e il collaboratore Attilio Cutrera, hanno coordinato i lavori con grande professionalità e accolto al meglio tutti gli ospiti: tra loro il presidente regionale Cordiano Dagnoni, Andrea Buccio (Bcc Valsabbina Paganella) e Angelo Martinoli (Disabili Vallecamonica). NEL CORSO DEL GIRO d'onore del ciclismo bresciano è stata riservata un'ampia finestra al Grand Prix Bresciaoggi, giunto alla sua quattordicesima edizione: anche questa volta la challenge del nostro giornale ha di fatto costituito la cartina tornasole del movimento ciclistico giovanile bresciano. E il dilettante Christian Scaroni, per la prima volta al vertice, non ha saputo nascondere la sua emozione: «Non è la prima volta che centro il podio, ma questa volta sono arrivato primo e questa è davvero una grandissima soddisfazione. E sicuramente costituisce il punto di partenza per la nuova avventura che mi attende». Nel 2019 l'azzurro di Botticino vestirà la maglia della Fdj Continental. Anche Gianmarco Begnoni, terzo classificato ha ritirato il premio con orgoglio: «Ho vinto sei edizioni del Gp Bresciaoggi. Ma questo terzo posto lo paragono a una delle mie vittorie, se non addirittura di livello superiore». Grande entusiasmo per tutti i premiati, compresi i tesserati G6 dei giovanissimi, per la prima volta in gara in quello che possiamo considerare un vero e proprio campionato bresciano a tappe: i più piccoli sono il futuro del movimento ed è sempre un piacere vederli sul palco abbracciare le meritate coppe. Oltre al Gp Bresciaoggi sono saliti al proscenio tutti i protagonisti della stagione, nel corso della quale i nostri corridori hanno conquistato prestigiose vittorie e non di rado gareggiato con la maglia della nazionale: «Considerate le problematiche che da tempo purtroppo siamo costretti ad affrontare, possiamo dire di avere concluso un'altra annata positiva - ha detto il governatore Gianni Pozzani -. Mi complimento con tutte le persone, le quali si sono adoperate per poter concludere sia la stagione agonistica che le varie organizzazioni. Ho però un paio di sassolini da togliermi dalle scarpe. Uno riguarda il velodromo che purtroppo è ancora chiuso: insieme ad altre persone ci siamo impegnati per realizzarlo e ora mi piange il cuore vederlo con il lucchetto. Il secondo riguarda l'esodo dei nostri corridori verso le province e regioni limitrofe: è una emorragia che spero si esaurisca il più presto possibile». Gli ha fatto eco il presidente regionale Cordiano Dagnoni: «La provincia di Brescia rappresenta circa un quarto della forza ciclistica lombarda, come lo è in Italia la regione che rappresento. Mi felicito con tutti voi perché i risultati parlano chiaro. La legge dei numeri è tutta dalla vostra parte». TRA I DIVERSI momenti che hanno tenuto alto l'interesse del numeroso pubblico presente in sala uno dei più sentiti è stato sicuramente il momento in cui è stato consegnato il premio «Personalità dell'anno» a Giancarlo Otelli. Emozionato come non mai ha ribadito la sua volontà di proseguire sulla strada tracciata ormai da alcuni decenni: «Occorre stare vicino ai giovani per non disperdere questo patrimonio: è sempre più difficile, ma con la buona volontà ogni risultato è possibile. Ringrazio il comitato provinciale per la graditissima sorpresa e naturalmente mi auguro di rimanere ancora a lungo nell'ambiente». Applauditi anche gli interventi di Andrea Buccio e Angelo Martinoli, silenzio in sala quando sono stati ricordati Ernesto Bono, Domenico Profeta e Adriano Tolotti, scomparsi nel corso dell'anno, che hanno dato tanto al ciclismo in termini di vittorie, organizzazioni e sponsorizzazioni. Applausi per loro e per i protagonisti del ciclismo bresciano. Compreso Elisio Sabbadini, giudice di gara settantenne che lascia l’incarico per raggiunti limiti di età. Il governo bresciano lo ha ringraziato consegnadogli una targa: d’ora in poi cercherà di verbalizzare ogni giorno i desideri del nipotino Jacopo nato dall’amore tra il figlio Stefano e Valentina Rubagotti, ovviamente giudici di gara anche loro.
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