L'obiettivo è quello di avere un Tour de France sempre più spettacolare e combattuto. Così nascono i "point bonus" che assegneranno abbuoni ai primi tre corridori che transiteranno su otto Gran Premi della Montagna e così nasce la richiesta che Christian Prudhomme ha già fatto ufficialmente all'UCI: vietare l'utilizzo dei misuratori di potenza.
«I misuratori di potenza sono utilissimi in allenamento . ha detto Prudhomme incontrando la stampa dopo la presentazione del Tour de France - ma in gara sono troppo condizionanti, perché indicano esattamente ai corridori che tipo di sforzo devono fare. Senza quello strumento, un corridore potrebbe nutrire qualche dubbio sulla propria prestazione, magari rallentare o accelerare la sua andatura, insomma lasciare più spazio all'istinto e alla fantasia».
Il dibattito è aperto, il Tour è lontano ma è facile ipotizzare che il presidente dell'Uci Lappartient possa essere d'accordo (in passato si è già espresso sullo stesso argomento) mentre le squadre sicuramente saranno contrarie all'abolizione, anche perché i dati dei ciclocomputer sono diventati materia di informazione grazie a Velon.