Marco Benfatto torna alla vittoria che mancava da gennaio in Venezuela e lo fa in una delle corse che lo ha visto più volte arrivare a braccia alzate. Nella terza tappa del Tour of China I 2018, con partenza da Bazhong e arrivo a Enyang, il plurivittorioso di questa manifestazione (è a quota 10) ha suggellato un’ottima prestazione di squadra visto che la Androni Giocattoli ha piazzato nei primi quattro posti anche Matteo Malucelli, terzo, e Seid Lidze, quarto.
Le impressioni di Marco Benfatto poco dopo aver tagliato il traguardo. A fondo pagina l’intervista da ascoltare.
Una bellissima volata dopo una tappa combattuta e caratterizzata da pioggia e percorso ostico
«Sono veramente contento perché ho vinto a gennaio in Venezuela e non ho più avuto tante opportunità perché ho sempre dato una mano al Malu (Malucelli, ndr), ma ieri è caduto così abbiamo deciso di lavorare in volata per me e sono felicissimo del risultato. Ringrazio la squadra che mi ha dato una mano».
La frazione è stata più difficile del previsto
«Sulla carta sembrava più facile, ma sin dall’inizio abbiamo percorso 60-70 km sempre su e giù con strappi anche impegnativi, dopo con la pioggia e il freddo è diventata ancora più complicata».
Un pensiero alla classifica a punti?
«Oggi abbiamo lavorato anche per Lidze e per fargli guadagnare qualche posizione in classifica: lo abbiamo piazzato a ruota mia in volata così da prendere qualche secondo. Ne ha guadagnati due e magari continuando anche nei prossimi giorni può entrare nei primi cinque. Quindi, più che la classifica a punti pensiamo alla generale».
Il China I lo vedi più ricco di opportunità per voi velocisti?
«Sì, ma anche il China II a parte le due cronometro avrà diverse volate. Ormai per noi il primo posto della classifica generale del China I è lontano, ma noi velocisti cercheremo di portare a casa quante più vittorie e premi»
Matteo Malucelli ha lavorato per il compagno e si è piazzato terzo, ieri era caduto nelle fasi finali della gara: «Ieri è stata una tappa molto dura, sono scivolato in discesa nel finale. Non è successo niente di grave, ma stamattina mi sono svegliato con qualche dolore al collo così abbiamo deciso di aspettare la corsa per capire come organizzarci. Non mi sentivo al 100%, così abbiamo lavorato per Marco e ha ottenuto una bella e importante vittoria. Io ho terminato al terzo posto; fa sempre morale arrivare davanti. Mancano ancora diverse tappe piatte, spero che il mio dolore al collo passi. Di certo abbiamo dimostrato di essere una delle squadre più forti negli sprint e per questo forse ci toccherà più lavoro. Affronteremo giorno per giorno».
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