«Le provette delle analisi antidoping vengono conservate e possono essere retroattive. Si possono scoprire prodotti vietati anche a distanza di anni». E' questo il monito che Ivano Fanini, paladino della lotta al doping e patron della squadra ciclistica Amore e Vita-Prodir, lancia alla vigilia della partenza del Tour de France.
Dopo la scandalosa assoluzione di Froome per la vicenda Ventolin alla Vuelta 2017 Fanini da un idea dell’ex campione Bernard Hinault e di molti altri tra cui anche vincitore di moltissime classiche monumento Roger De Vlaeminck, di aveva proposto che gli altri ciclisti facessero sciopero contro il britannico: «Sicuramente non ci sarà alcuno sciopero - ammette il patron Amore e Vita Prodir – quasi tutti hanno timore, nel gruppo c'è tanta omertà perché il rischio è 'oggi a te domani a me'».
«Dicono che Froome vuol fare doppietta Giro-Tour - aggiunge - tutto è possibile. Al Giro quando sembrava spacciato ha "acceso il motore" e li ha fatti fuori tutti con una impresa impossibile. Così ora farà in Francia. Ma è dimostrato che prima poi c'è la resa dei conti"».
«Vuol fare doppietta come Pantani nel 1998 - conclude - ma l'indimenticabile Pirata era di un'altra categoria. I tempi sono cambiati. Noi italiani abbiamo Nibali: io penso che anche se arriverà secondo, poi il Tour potrà vincerlo a tavolino, come anche la scorsa Vuelta che meriterebbe assolutamente. Ora tutti in Francia e Forza Nibali!».
comunicato stampa