La cerimonia di consegna del prestigioso “Mendrisio d’Oro”, manifestazione di lunga storia giunta alla 46^ edizione e caratterizzata da un albo d’oro nel quale figurano i massimi protagonisti delle due ruote degli ultimi cinquant’anni, si è svolta, come da tradizione, al Centro Manifestazioni del Mercato Coperto di Mendrisio, nel Canton Ticino, la sera di domenica 17 giugno.
Renzo Bordogna, il fondatore del premio, personaggio di peculiare carisma sempre affezionato al ciclismo e per il quale il tempo sembra essersi fermato, unitamente ai suoi collaboratori e con il figlio Massimiliano, quasi con doti di preveggenza, ha sfidato la concomitanza dell’incontro di calcio mondiale fra la Svizzera e il Brasile vivendo – e godendo con tutti i suoi connazionali, in contemporanea - la soddisfazione del risultato oltremodo positivo ottenuto sul campo dai rossocrociati.
Il riconoscimento del Mendrisio d’Oro è stato attribuito dalla giuria del premio al belga Greg Van Avermaet, la medaglia d’oro della prova su strada alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (ancora ricorrente il Brasile….) e vincitore di classiche “monumento” e altre importanti gare anche a tappe, fresco reduce del Giro della Svizzera terminato poco prima nella vicina Bellinzona. Il Mendrisio d’Argento è toccato invece al biker iridato nella prova a squadre, il giovane ticinese Filippo Colombo, del V.C. Monte Tamaro.
La brillante e incisiva conduzione, in tandem, di Giancarlo Dionisio e Flavio Beretta, ha tratteggiato le figure dei due premiati con gli interventi di Rocco Cattaneo, già valido professionista e attuale presidente UEC nonché esponente politico di rilievo della vicina Confederazione, del neo sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini e del suo vice, Paolo Danielli, dell’iridato di Mendrisio Cadel Evans che ha illustrato le doti tecniche e, soprattutto, quelle umane, di gentiluomo, fidabile ed educato con tutti, del suo ex compagno e amico Greg Van Avermaet.
Erano presenti anche Oliver Zaugg, vincitore del Giro di Lombardia 2011, Marco Vitali, Andrea Bellati e altri ex corridori elvetici con Renzo Quattropani e Flavio Rusca che, nel loro ruolo non pedalato, svolgono sempre e comunque l’importante funzione, svolta con passione e partecipazione, in favore della sicurezza delle corse, soprattutto nel Canton Ticino.
Come sempre, a mezza strada fra Svizzera e Italia, era presente Domenico De Lillo. C’erano anche altri “nomi” del ciclismo tricolore come Franco Cribiori e signora, Tino Conti ed Enrico Maggioni, il presidente dell’U.S. Pontedecimo, Ivano Carrozzino, organizzatore del Giro dell’Appennino unitamente a Paolo Frigerio e Mauro Viotti, del C.C. Canturino.
Per quest’edizione il Mendrisio d’Oro, premio nell’aristocrazia dei riconoscimenti ciclistici, ha convissuto e ha portato bene anche al calcio rossocrociato, con grande soddisfazione.
foto Viotti
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