Nonostante l’inserimento nel tracciato di una seconda tappa adatta ai puncheur e ai potenziali big di classifica, l’AlUla Tour resta una corsa che strizza l’occhio i velocisti i quali, in queste prime cinque giornate di gara del loro 2025, avranno l’opportunità di togliere la ruggine accumulata in inverno e giocarsi subito quei primi successi dell’anno importanti per la fiducia e il prosieguo della stagione.
Fra i principali indiziati a disputarsi i traguardi adatti agli sprinter vi è indubbiamente Dylan Groenewegen che, da leader alltime della manifestazione a livello di vittorie parziali, proverà certamente a rimpinguare il proprio bottino.
“L’obiettivo è vincere una tappa. Abbiamo tre possibilità, abbiamo un gruppo molto forte e siamo molto motivati quindi non vediamo l'ora di affrontare questa settimana” ci ha detto il classe 1993 olandese. “Da quello che abbiamo visto nel training camp in Spagna tutti sono in ottima forma, tutti hanno la giusta carica quindi non vedo l'ora di provare a raggiungere questo obiettivo e vedere cosa succederà. La pressione extra in questi cinque giorni? Un po’ di pressione, alla fine, c’è un po’ in ogni gara. Qui in particolare l’abbiamo perché è la gara di casa dello sponsor che abbiamo sulla maglia ma personalmente non vedo l'ora di affrontarla e di averla perché trovo che sia sempre una cosa positiva e che mi dia qualcosa in più. La forma? Credo fosse buona anche l'anno scorso. Questa stagione abbiamo cambiato di nuovo alcune cose che avevamo già sperimentato prima del Tour dell'anno scorso dove ho vinto una tappa prima che mi fratturassi la clavicola. Abbiamo avuto un intero inverno per allenarci, la condizione è buona, la motivazione c'è, quindi vediamo. Io per le volate e Dunbar per la generale? Sì, Eddie è l’uomo con cui proveremo a curarla perciò cercheremo di tenerlo fuori dai guai nelle tappe pianeggianti e poi nelle tappe di montagna dovrà fare da solo ma credo che le salite siano abbastanza brevi da poter dimostrare che sta bene e che ha la giusta motivazione per tirar fuori il meglio di sé”.
La Jayco-AlUla, dunque, cercherà di giocare su due fronti ed essere presente coi suoi uomini in più tappe e fasi della corsa, una condotta che sicuramente, nelle frazioni pianeggianti, la porterà a condividere le posizioni di testa in gruppo con la Soudal-Quick Step di Tim Merlier, uomo desideroso di tornare ad alzare le braccia in territorio saudita dopo la doppietta ottenuta qui nel 2024.
“Questa settimana ci sono tre opportunità per i velocisti, ci sono molti buoni nomi quindi diciamo che se riusciremo a vincere una tappa, sarò contento, anche se ovviamente penso che ogni velocista qui voglia più di un successo. Iniziamo intanto a vincerne una visto che è già abbastanza difficile. Abbiamo molti giovani di talento qui e ho molta fiducia in loro. Vedremo questa settimana come lavoreranno insieme” ci ha detto il belga a cui, poi, abbiamo fatto notare come questa sia la prima stagione senza Patrick Lefevere al timone della squadra.
“Patrick è stato una persona che ha creduto in me fin dal momento in cui ho firmato. E lo è tuttora. È stato anche il motivo per cui sono arrivato alla Quick-Step perché da bambino ammiravo i corridori che gareggiavano in passato con questa squadra e dietro a loro c’era lui. È Patrick la ragione per cui questa squadra è ciò che è”.
È invece Tom Pidcock la ragione dietro al grande interesse per la Q36.5 quest’anno. Il campione olimpico 2024 nella MTB ha infatti scelto di trasferirsi alla corte di Douglas Ryder durante l’offseason e domani per la prima volta, dopo tutti i rumors e le indiscrezioni dell’ultimo periodo, arriverà per lui il momento di vestire in gara i nuovi colori.
“Gli ultimi mesi sono andati molto bene. Gli allenamenti non sono stati intaccati da ciò che è successo anche perché dopotutto è l'unica cosa che potevo controllare ed è su questo, infatti, che mi sono concentrato. Davvero, ho trascorso un ottimo inverno, non ho avuto alcun tipo d’interruzione e ho messo assieme una buona forma” ci ha confessato il britannico. “Voglio partire bene, sono motivato, ma c'è una buona concorrenza e, si sa, vincere non è mai facile ma ci voglio provare. Come va con i ragazzi italiani in squadra? Qui abbiamo Matteo e Nicolò che si giocheranno le volate. Prima di entrare in squadra non li conoscevo affatto, adesso lo sto facendo e spero che possano fare bene negli sprint di questa settimana. Se è cambiato qualcosa attorno alla squadra in termini di aspettative e pressioni dal mio arrivo? Non lo so. Penso che tutti siano motivati ed entusiasti perché è un momento importante per la squadra e tutti vogliamo vedere dove possiamo arrivare ora”.
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