Due
curiosità per il Trofeo Contrada San Pierino riservato agli esordienti, per la
regìa del Gruppo Sportivo Empolese presieduto da Luca Bartalucci. Al via delle
due competizioni stesso numero di atleti, ottanta per il primo anno ed
altrettanti per il secondo. L’altra riguarda la conclusione sul rettilineo di
via Meucci nella località fucecchiese. Due atleti si sono contesi il successo
nel primo anno e lo stesso hanno fatto gli esordienti di 14 anni. Nel primo
anno ha vinto il massese Gabriele Paolini che ha regolato in volata il compagno
di fuga Romolini, con il quale era riuscito ad eludere la stretta sorveglianza
in atto nel gruppo. In volata il tredicenne del Cinquale Faita Sali Alimentari
ha avuto ragione del corridore extraregionale, mentre l’atteso e grande
favorito della prova, il plurivittorioso (18 i successi) e campione regionale
Federico Savino ha vinto lo sprint del gruppo cogliendo il 3° posto. Nella gara
del 2° anno identica conclusione con un allungo di un tandem nel finale e
successo del pisano Marco Bertini della Coltano Grube nei confronti
dell’aretino Castaldo. Al campione toscano, il livornese di Donoratico Tommaso
Panicucci, così come aveva fatto Savino, non è rimasto che vincere la volata
degli inseguitori con conseguente medaglia di bronzo. Infine sa segnalare che
la prima delle donne al traguardo è risultata la brava fiorentinaGiorgia
Catarzi dell’Aquila di Ponte a Ema.
ORDINE
DI ARRIVO(1° anno): 1)Gabriele Paolini (Cinquale Faita) Km 25, in 41’17”, media
Km 36,334; 2)Valentino Romolini (Fortebraccio Da Montone); 3)Federico Savino
(Coltano Grube) a 6”; 4)Damiano Condello(Fortebraccio Da Montone); 5)Lorenzo
Conforti (Iperfinish); 6)Montanari; 7)Raccagni; 8)Leonardi; 9)Bondi;
10)Staccioli.
ORDINE
DI ARRIVO (2°anno): 1)Marco Bertini (Coltano Grube) km 35, in 56’, media Km
37,500; 2)Francesco Castaldo (Arezzo Bike); 3)Tommaso Panicucci (Uc Donoratico)
a 19”; 4)Lapo Matteo Bozicevich (Team Stradella); 5)Vincenzo Russo (Empolese
Lupi); 6)Zingoni; 7)Crescioli; 8)Rodriguez; 9)Chiarello; 10)Bernardini.
Antonio Mannori
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