RIABUSHENKO: «Dopo la tappa voglio la maglia rosa». AUDIO
DILETTANTI | 10/06/2017 | 17:04 Il campione europeo Aleksandr Riabushenko ci racconta l'emozione di vincere la seconda tappa del Giro d'Italia Under 23 e ci svela le sue ambizioni per la classifica generale.
Raccontaci il finale.
«L'arrivo era ideale per le mie caratteristiche. C'era uno strappo di quelli che piacciono a me. Ero davanti, sono scattato a 300 mt dall'arrivo e sono riuscito a tagliare il traguardo per primo e in solitaria».
Dove si può attaccare la maglia rosa?
«Ci aspettano tante tappe interessanti, già quella di domani mi stuzzica. Powless mi sembra molto forte ma ieri ha già perso due compagni perciò non sarà semplice per lui controllare la corsa. Voglio vincere la generale? Certo, chi è che non vuole vincere? Farò del mio meglio, se poi vorrà dire top five, podio o primo posto lo sapremo tra qualche giorno».
Sei cresciuto in Italia, che rapporto hai con il nostro paese?
«Sono nato a Minsk, ma è da quattro stagioni che sono in Italia. Prima ho vissuto a Lucca, ai tempi della Altopack, e da quando gareggio con la Palazzago ho casa a Bergamo».
Quando è nata la tua passione per il ciclismo?
«Direi che è innata considerato che mio padre correva. Di corridori bielorussi non ce ne sono tanti, abbiamo Kiryienka che è davvero forte ma, per come corre, il mio primo punto di riferimento è Valverde. Non oso affermare di avere caratteristiche simili a lui, di certo io a differenza sua devo dimostrare ancora tutto».
Come ti trovi alla Palazzago con Olivano Locatelli?
«Bene, insieme ai miei compagni mi alleno molto. Il suo insegnamento è che bisogna impegnarsi sempre al massimo ed avere in testa solo la bici. La dedica è per il team e i tifosi che sono qui a incoraggiarci».
L'obiettivo del professionismo è vicino...
«Sono in contatto con un importante team World Tour con cui farò il grande salto l'anno prossimo. Non posso ancora rivelare quale maglia indosserò, ma di sicuro posso dirvi che la onorerò con tutta la forza che ho».
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