COSA CI SAREBBE TOCCATO SENZA TEDDY

di Cristiano gatti

Ragionamento dedicato a quelli che Teddy è ingordo, prepotente, arrogante, a quelli che è un Giro noioso, monotono, soporifero.
Procediamo per ipotesi. Chiediamoci: che Giro ci sarebbe toccato, senza questo odioso e invadente rompiscatole tra i piedi?

Non serve un grande sforzo di fantasia. Basta andare a memoria. Giro del duello Geoghegan-Hindley, stesso tempo prima dell'ultima crono milanese, anno 2020. Giro Hindley-Carapaz, decisione negli ultimi chilometri della Marmolada, anno 2022. Giro Roglic-Thomas, decisione negli ultimi chilometri dell'ultima cronoscalata, dopo tre settimane di sonnolenza codarda (never forget Campo Imperatore).

Cose così, Giri così. Giri che a suo tempo io mi sono avventurato a definire di serie B, prendendomi degli uragani di insulti e di musi lunghi nell'organizzazione. Ma non mi sposto di una virgola. Anche questo Giro, senza Teddy, sarebbe di quello stampo lì: Martinez contro Thomas, Thomas contro Martinez, magari aspettando che se la vedano sabato sul monte Grappa.

Un grande Giro? Per una corrente di pensiero, certo che sì. Il Giro dell'equilibrio, il Giro incerto fino all'ultimo metro, il Giro che poi nella festa romana il regime rosa ricopre di superlativi, fantastico eccezionale bellissimo. Certo, come può esserla una grande serie B. E' ovvio che non si debba togliere niente ai Thomas e ai Martinez: restano ottimi corridori, come possono esserlo la Cremonese e il Como in serie B. Ma non si può dire siano i migliori del mondo. Thomas lo è stato, Martinez magari lo diventerà. Oggi, però, possono competere con Teddy solo al videogioco.

E' talmente vera questa faccenda che proprio i detrattori di Teddy lo ripetono ogni tre per due, certo, fa il bello e il cattivo tempo perchè qui non ha avversari, lo vedremo al Tour se farà tanto il gallo. E' la conferma, sottoscritta da loro stessi, che il livello dei ciclisti presenti al Giro – togliendo Teddy – è basso.

Rispetto agli ultimi Giri, quelli fantastici straordinari bellissimi, decisi all'ultimo metro, questo si è però lanciato un boomerang in testa: paradossalmente, facendo venire Teddy, si è smascherato da solo. Un fuoriclasse in corsa ha messo brutalmente a nudo la nuda verità: il Giro ha un cast e un livello di serie B.

Io rispetto e ammiro chi preferisce una serie B combattuta a una seria A dominata da un nome forte. Ma deve essere chiaro che è livellamento in basso, non in alto. Il livellamento in alto, la corsa davvero bellissima eccezionale straordinaria, è quella in cui – senza fare nomi – Teddy trova pane per i suoi denti, il gioiello Vinge, magari con Evenepoel, Roglic, Kuss, Bernal di contorno. Quello è un grande giro, incerto e combattuto, livellato in alto. E non c'è altro da dire.

O meglio, ne avrei ancora una, da dire. Rivolta direttamente al fenomeno che ha smascherato il grande bluff. Non dare retta, Teddy. Vinci più che puoi, vinci a più non posso. In caso contrario, se tiri i freni e regali vittorie a tutti, quelli che adesso ti accusano di essere ingordo e senza rispetto saranno i primi domani a rinfacciartelo, a dire che in fondo non hai vinto poi tanto, che non sei minimamente paragonabile a Merckx, come si fa a paragonarli, bestemmia bestemmia.

Dacci dentro Teddy, accumula reputazione e non lasciare niente per strada. Intanto, il tuo viaggio italiano è già servito a chiarire una volta per tutte cosa sia un Giro d'alta gamma, il Giro dei campioni, rispetto ai Giri di serie B. Sfilando come pavoni sui palchi di Roma, domenica, i signori del regime rosa sicuramente urleranno quanto sia eccezionale straordinario bellissimo il Giro di Teddy. E magari, se dio vuole, coglieranno finalmente la differenza. Ma non ne sono per niente sicuro.

 

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo tutte le segnalazioni circolanti sul web, che parlavano di una non disputa della 55a edizione del Trofeo Buffoni a causa del maltempo previsto sulla zona, con una nota la societa' A.S.D. FRANCESCO BUFFONI organizzatrice della corsa , dopo la...


PICON BLANCO. Tanta attesa, ma poco spettacolo. Quella di oggi era la tappa regina, quasi 5.000 metri di dislivello e arrivo in cima al durissimo Picon Blanco. Sentiamo se Mario Cipollini è d’accordo. «Ma si, credo che tutti i grandi...


PICON BLANCO. Era la tappa regina, la più attesa. È stata forse la meno bella, la meno interessante e la meno combattuta delle tappe di montagna di questa Vuelta numero 79. I big non si sono praticamente attaccati, Roglic ha...


Eddie DUNBAR. 10 e lode. Cambia una vocale, ma oggi l’Eddie fa davvero un grande numero, da numero uno. E lo fa nella tappa regina della Vuelta, scattando in faccia ai migliori e resistendo a tutti, perché questa tappa a...


Eddie Dunbar firma il bis alla Vuelta Espana 2024 e si regala il successo nella tappa regina, in cima al temuto Picón Blanco. Il 30enne irlandese della Jayco AlUla, già vincitore a Padron oggi ha attaccato quando mancavano cinque chilometri alla linea...


Si chiudono i Giochi per il paraciclismo con una medaglia d’argento, la seconda di questa spedizione, nel Mixed Team Relay, la specialità in cui l’Italia ha una lunga tradizione vincente e nella quale eravamo i campioni olimpici uscenti. Federico Mestroni, Luca Mazzone e...


Fariba Hashimi, 21 anni dall'Afghanistan, scrive la storia per il suo Paese al Tour Cycliste Féminin International de l'Ardèche femminile in Francia. La giovane afgana ha vinto per distacco la quinta tappa, La Canourgue-Mont Lozère, arrivando al traguardo con 4"...


La maglia tricolore della toscana Sveva Bertolucci (Gs Capannori) con la ds Ilenia Bigozzi e quella color rosso pompeiano della campionessa veneta Matilde Carretta (Young Team Arcade) con papà Guglielmo nelle categorie femminili, le casacche biancoverdi con la Rosa camuna...


È un momento magico per il giovane francese Paul Magnier. Il portacolori della Soudal Quick Step ha vinto infatti anche la quinta tappa del Tour of Britain, la Northampton - Northampton di 146.9 km, completando così la sua personale tripletta....


l norvegese Jørgen Nordhagen della Visma Lease a Bike Development Team è il re del 60° Giro Ciclistico della Regione Friuli Venezia Giulia, ma, dopo la quarta e ultima tappa di 160 km da Sacile a Gorizia, c’è gloria anche...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024