Editoriale
GIRATE ALLA LARGA. Adesso che tornerà alle corse Alberto Contador, uno che prima di essere stato pizzicato per tracce di clenbuterolo nel sangue ha saputo conquistare la tripla corona, andando a vincere tutti e tre i Grandi Giri, molti dovranno tornare a fare delle scelte e girare alla larga dal Tour. Se Contador tornerà ad essere il Contador che tutti conosciamo (il 5 agosto è scaduta la sua squalifica), e personalmente sono convinto che tornerà a recitare il ruolo che più gli compete (il matador), molti dovranno cominciare a ragionare in un solo modo: dove c’è lui non ci posso essere io. A meno che siano fessi. Quest’anno senza el dominador, molti si sono sentiti in dovere di provarci. Tutti lì, in Francia ad inseguire un risultato che era già però segnato in partenza. Era il Tour del cronometro e dell’orologio, e due corridori che con il cronometro e l’orologio spaccano il secondo hanno dominato in lungo e in largo la Grande Boucle. L’unico che ha fatto il suo e ha ottenuto il massimo risultato possibile è stato proprio il nostro Nibali. Evans, assolutamente giustificato perché campione uscente, doveva ripresentarsi in Francia in segno di rispetto: e poi l’australiano, almeno sulla carta, aveva tutto per poter lottare con gli inglesi e ambire ad un fantastico bis. Meno scontato il discorso per i vari Menchov, Leipheimer, Gesink, Samuel Sanchez, Valverde, Brajkovic, Karpets, che hanno raccolto poco, se non una vittoria (Valverde). E gli stessi Taaramae, Pinot, Rolland, Van Garderen e Van den Broeck, più o meno giovani di talento, hanno ottenuto piazzamenti più o meno incoraggianti.
A questo punto però c’è da scegliere. Torna Contador e tutti devono tornare a fare i conti con il fuoriclasse di Pinto, a meno che non mi si dica che dopo il clenbuterolo lo spagnolo non sarà più quello di prima. Quindi, guardatevi attorno. Non c’è solo il Tour, ma anche il Giro: corsa di prestigio e tradizione. D’altra parte diciamolo senza tanti giri di parole: se uno non è in grado di vincere il Giro, non può pensare di vincere un giorno il Tour. Alberto Contador ha dimostrato anche nella nostra corsa tutto il suo valore. Vincenzo Nibali sulle nostre strade è nato, ma poi ha dimostrato ad ogni latitudine il proprio bagaglio tecnico e il proprio talento sportivo. Chi vincerà il Giro non sarà il migliore del mondo, ma non passerà mai per uno qualsiasi. Vincere il Giro d’Italia e la Vuelta è un buon indizio per essere considerato un giorno un campione. O si è dei cecchini maledetti alla Armstrong, che puntava tutto sulla corsa francese e andava a bersaglio, oppure è meglio usare la testa prima delle gambe, per non finire tritati. Il Giro è una corsa che pesa, misura e dà una dimensione. Venite a fare un giretto al Giro. Almeno fin quando al Tour ci sarà gente come Contador, Wiggins e Froome, che vanno forte in salita, ma soprattutto a cronometro. Per questo lo dico anche a Nibali e a Beppe Martinelli che lo prenderà sotto la propria ala dal prossimo anno: Vincenzo, gira per un anno alla larga dal Tour e vieni al Giro. Dopo aver onorato un Tour che era una presa in giro, ora prenditi il Giro. Alla faccia dei francesi.

FINTI TONTI. Filippo Pozzato l’ha ammesso, senza tanti giri di parole: «Per anni ho frequentato Michele Ferrari». Per lui è stata confezionata la richiesta di squalifica più veloce della storia. Sabato 16 giugno il procuratore Ettore Torri legge l’articolo su Repubblica che rende nota una intercettazione telefonica di Pozzato, lunedì 18 giugno convoca il vicentino, mercoledì lo incontra, venerdì lo deferisce al TNA chiedendo per lui un anno di squalifica e rendendo di fatto impossibile la sua convocazione in nazionale per i Giochi di Londra.
La telefonata non è frutto di un’intercettazione giudiziaria, questo è quanto ci hanno detto il corridore vicentino e il suo avvocato Pier Filippo Capello. L’autore della registrazione - Guido Trenti - ha deposto davanti alla Procura del Coni assumendosi la paternità dell’azione (la registrazione è del 2009). La giustizia sportiva è molto più “elastica” e tende ad ammettere prove di ogni genere, ma la cosa più singolare è che - come ci ha spiegato l’avvocato Capello - la Procura del Coni non ha né acquisito la registrazione né tantomeno ha sentito chi ha scritto l’articolo. Amen. Pozzato ammette la sua frequentazione: «assiduamente fino alla metà del 2008», mentre l’avvocato Capello spiega che «la Procura accusa Filippo di aver violato l’articolo 3.2 del NSA, che fa divieto di frequentare soggetti inibiti. Mentre in casi analoghi come quello Santuccione/Riccò, la Procura ha richiamato un articolo diverso, il 4.6 delle istruzioni operative UPA». E poi c’è la storia che il nome di Ferrari non figura nel casellario delle persone inibite o sospese. C’è il dubbio del fatto che una inibizione deve avere un tempo, perché in quanto tale non può essere considerata radiazione, e via elencando vizi di forma che saranno valutati da tecnici del codice e in aule di tribunali. Io voglio andare oltre e chiedo una volta ancora (la prima su tuttobiciweb.it); come mai nel caso di Basso, Scarponi, Caruso ma anche e soprattutto di Valverde, la Procura del Coni ha lavorato d’anticipo e senza tentennamenti andandosi a prendere le prove per inchiodare i corridori e questa volta nessuno si è mosso per andare a bussare alla porta del pm Benedetto Roberti che ha la lista dei corridori seguiti da Michele Ferrari? Forse perché lì si troverebbero nomi e cognomi di atleti che abitualmente corrono con la maglia azzurra e metterebbero - in pieno clima olimpico - in serio imbarazzo la Federciclismo e il Coni? Temiamo di sì. Pozzato probabilmente ha fatto il finto tonto. Ma non è il solo.

Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Contro un ostico Laurens Sweeck, il campione del mondo non ha avuto vita facile, ma ha comunque prevalso con un'azione in solitaria iniziata al primo dei sette giri. Così Mathieu Van Der Poel firma la quarta vittoria su quattro gare...


Per raccontarvi un po' chi è stato Gian Paolo Ormezzano vi proponiamo questa lunga intervista che aveva concesso a Nino Materi de Il Giornale, pubblicata il 14 giugno 2022. Non c'è tutto, ma c'è tanto del nostro GPO.La sfida a...


Gian Paolo Ormezzano non c'è più. Ha posato la penna ed volato via. Aveva 89 anni e per una vita intera ha raccontato il mondo dello sport e il mondo attraverso lo sport, conservando sempre un posto speciale nel suo...


Doppietta belga all'Azencross di Loenhout per donne elite che si è corsa in Belgio. Ha vinto Marion Norbert Riberolle, della Crelan Corendon, davanti alla connazionale e compagna di squadra Sanne Cant campionessa nazionale in carica. Terzo posto per a emregente...


Singolare: dall’aria che tira, sembra più infuocata la campagna elettorale per diventare ct della nazionale che quella per di­ventare presidente federale. E dire che prima di qualunque discorso sul Ct sarà fondamentale e decisivo avere il nuovo presidente, è elementare....


Mathieu van der Poel ha conquistato ieri la sua terza vittoria consecutiva: dopo la sabbia di Mol, ha fatto sua anche la corsa nel fango di Gavere. Sul podio insieme al campione del mondo sono saliti Michael Vanthourenhout, che ha...


In occasione della presentazione ufficiale della Fenix Deceuninck formato 2025, con annesso disvelamento della "quadruplice" maglia by Alé, l'amministratrice delegata della decennale azienda veronese ci ha parlato di passato, presente e futuro della propria avventura nel ciclismo sia maschile che...


Ottimo secondo posto di Patrik Pezzo Rosola in Belgio. Il figlio d'arte chiude l'Azencross di Loenhout, valido per la Challenge Exact Cross, alle spalle del ceko Krystof Bazant che precede il giovane italiano di soli 5". Vompleta il podio la...


Gli amici di Velò, storica trasmissione di TvSei dedicata al ciclismo, ci hanno fatto un regalo e nella serata di Santo Stefano hanno confezionato una speciale puntata natalizia.Insieme all'ideatore della trasmissione Luciano Rabottini e al padrone di casa Jacopo Forcella, in studio...


Si è spento ieri, giorno di Santo Stefano, Sergio Coppi, fratello del più noto Piero, deceduto già qualche anno fa... Entrambi cugini primi del Campionissimo e di Serse. Salutiamo un amico che, pur vedendo quasi nulla con gli occhi, percepiva...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024