Se il ciclismo è innanzitutto fantasia, e un sorriso spuntato dove e quando meno te l’aspetti, la gioia di Oreste, il guardiano della “Morgue” del mio Ospedale, appassionato di ciclismo da sempre, l’altro giorno ne è stata - per me - una perfetta riprova.
Da una vita, quando cercavo un posto per parcheggiare e lo trovavo soltanto giù da loro, nel recinto amaro della “Morgue”, tutti pieni gli spazi riservati in certe mattine di punta al “Monaldi”, lui mi chiedeva sempre: “dottò, me lo regalate una volta un ricordo del Giro, o di una corsa, quando non vi servono più, voi che certo chissà quanti ne avrete, con la vostra esperienza e le vostre conoscenze...”.
Se il ciclismo è innanzitutto un colore acceso ad un tratto, dove tutto intorno poi è bianco e nero, marmi e freddo per pareti, l’altro giorno Oreste l’ho fatto finalmente felice, consegnandogli come una reliquia la fiammante striscia plastificata adesiva, un verde e un rosa sgargianti, del pass per l’automobile accreditata al seguito, memoria dell’ultimo Giro d’Italia.
L’avevo ancora nella Mercedes, contro il lunotto posteriore solo appoggiata, come fosse un documento di riconoscimento speciale, un passepartout vivo per dare un brivido ancora ai cuori di inverno.
«Dottò, grazie, che bello, vado di corsa ad attaccarla alla porta della nostra stanza di servizio, che bello, finalmente un po’ di luce quaggiù, un po’ di speranza per gli occhi, su questi muri abitati solo da santini di Padre Pio con le stimmate e immaginette di Madonne addolorate...».
«Dottò, il posto per voi qua da noi ci sarà sempre... al parcheggio riservato della sala mortuaria, voglio dire, non sbagliate a capire...», e via con uno sguardo ammiccante fra i baffetti scuri di chi ha tanto navigato, sul bilico senza ritorno della vita.
Se il ciclismo, dunque, negli occhi di chi per lavoro non sorride ma può coltivare dentro questo valore ancora, mi veniva da chiedermi, anche se di febbraio, se allora non possiamo fare davvero qualcosa in più: per marzo.
Cominciano le gare, le vittorie, le sconfitte, i programmi, a febbraio, certo.
Ma marzo, e le sue corse maggiori, si preparano in tutti i sensi già adesso.
Si allestisce già adesso, diciamo, la primavera, la Milano-Sanremo.
Ed allora, anche in nome del mio amico Oreste, se febbraio è il breve mese che porta solo all’attesa della nuova stagione e del traguardo di San Giuseppe, mi sono tornate ancora una volta palpitanti la trepidazione, la curiosità, il fascino incognito della corsa più bella del mondo. Quella giornata in cui tutti i partenti - una corsa per tutti - possono tessere lecitamente il filo di una speranza: senza pavè da Roubaix, senza muri da Fiandre, senza salite da Liegi...
E restituisco a Vegni e agli amici della Gazzetta, come un assist da non sciupare sotto rete, il facsimile di quel tagliando rosa di un concorso a premi che conservo sempre gelosamente, come un pensiero di amore non appassito, in un Velo ’77: Chi vincerà la Milano-Sanremo?.
Bisognava indovinare, in una iniziativa della Gazzetta che durò dal ’77 all’83, o giù di lì, i primi cinque dell’ordine di arrivo, e provare ad indicare in più il tempo del vincitore: ore, minuti, secondi, decimi...
Chi vincerà la Milano-Sanremo?, in un periodo di scommesse sospette, e di valori contraffatti, sarebbe davvero un incantesimo da restituire, il ritorno al comando di una magia, lo diciamo a noi stessi, oltre che agli organizzatori della RCS. Il passato, stavolta, può correre in aiuto al futuro, almeno per riammantare di colore ed entusiasmo, sia pure per un sabato pomeriggio unico, un’epoca ciclistica dalle pallide passioni.
Scovare nell’elenco dei partenti della Classicissima, trenta anni dopo, le piccole incredibili sorprese, cui affidare una chance in più, come allora: un Wesemael, un Antonini, fra i piazzati, un Torelli, un Bossis, un Kehl, non un Kelly, si badi bene... E trovarsi a saltare di gioia, qualcuno, il pomeriggio, per un Raas, un Gavazzi inatteso, o per la scoperta massima, Marc Gomez, primo giusto nel 1982: trenta anni fa, con Bondue secondo... Lo indovinò, crediamo, soltanto la buonasorte.
E di febbraio, con giusto anticipo, prendendo spunto dall’entusiasmo dell’amico Oreste, uno che con il destino ci ha trascorso senza luce la vita, vorremmo che qualcuno provasse a chiedercelo ancora, annunciandolo a tutti in un riquadro di giornale, già dal mese prima.
In alto a sinistra, lato del cuore, Chi vincerà la Milano-Sanremo?.
Gian Paolo Porreca,
napoletano,
docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Contro un ostico Laurens Sweeck, il campione del mondo non ha avuto vita facile, ma ha comunque prevalso con un'azione in solitaria iniziata al primo dei sette giri. Così Mathieu Van Der Poel firma la quarta vittoria su quattro gare...
Per raccontarvi un po' chi è stato Gian Paolo Ormezzano vi proponiamo questa lunga intervista che aveva concesso a Nino Materi de Il Giornale, pubblicata il 14 giugno 2022. Non c'è tutto, ma c'è tanto del nostro GPO.La sfida a...
Gian Paolo Ormezzano non c'è più. Ha posato la penna ed volato via. Aveva 89 anni e per una vita intera ha raccontato il mondo dello sport e il mondo attraverso lo sport, conservando sempre un posto speciale nel suo...
Doppietta belga all'Azencross di Loenhout per donne elite che si è corsa in Belgio. Ha vinto Marion Norbert Riberolle, della Crelan Corendon, davanti alla connazionale e compagna di squadra Sanne Cant campionessa nazionale in carica. Terzo posto per a emregente...
Singolare: dall’aria che tira, sembra più infuocata la campagna elettorale per diventare ct della nazionale che quella per diventare presidente federale. E dire che prima di qualunque discorso sul Ct sarà fondamentale e decisivo avere il nuovo presidente, è elementare....
Mathieu van der Poel ha conquistato ieri la sua terza vittoria consecutiva: dopo la sabbia di Mol, ha fatto sua anche la corsa nel fango di Gavere. Sul podio insieme al campione del mondo sono saliti Michael Vanthourenhout, che ha...
In occasione della presentazione ufficiale della Fenix Deceuninck formato 2025, con annesso disvelamento della "quadruplice" maglia by Alé, l'amministratrice delegata della decennale azienda veronese ci ha parlato di passato, presente e futuro della propria avventura nel ciclismo sia maschile che...
Ottimo secondo posto di Patrik Pezzo Rosola in Belgio. Il figlio d'arte chiude l'Azencross di Loenhout, valido per la Challenge Exact Cross, alle spalle del ceko Krystof Bazant che precede il giovane italiano di soli 5". Vompleta il podio la...
Gli amici di Velò, storica trasmissione di TvSei dedicata al ciclismo, ci hanno fatto un regalo e nella serata di Santo Stefano hanno confezionato una speciale puntata natalizia.Insieme all'ideatore della trasmissione Luciano Rabottini e al padrone di casa Jacopo Forcella, in studio...
Si è spento ieri, giorno di Santo Stefano, Sergio Coppi, fratello del più noto Piero, deceduto già qualche anno fa... Entrambi cugini primi del Campionissimo e di Serse. Salutiamo un amico che, pur vedendo quasi nulla con gli occhi, percepiva...