COMPARSE E SCOMPARSE. San Sebastian e Amburgo, le corse in linea più importanti di Spagna e Germania, sono passate via quasi inosservate. Per la serie: tutto al mondo passa e quasi ormai non lascia tracce. Corse agostane vinte da Luis Leon Sanchez e Tyler Farrar, e passate sotto silenzio. L’Uci era riuscita dopo anni a dare loro una dignità, inserendole nel felice e compianto circuito di coppa del mondo, assieme ai cinque grandi monumenti del ciclismo mondiale: splendevano di luce propria Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi e Lombardia, ne beneficiavano anche queste gare di seconda fascia che avevano trovato una loro collocazione, un loro perché: diciamo che, dopo anni di oblio, erano comparse nel ciclismo che conta. Oggi non c’è più la coppa del mondo e queste corse - che fanno parte del “miracoloso” circuito Pro Tour -, sono tornate a recitare il loro triste e deprimente ruolo di comparse: scomparse.
È TUTTO VERO. Venghino signore e signori. Venghino a vedere uno spettacolo mai visto. Venghino nella nuovissima laboriosa e prolifica provincia di Monza Brianza. Venghino a vedere la Coppa Agostoni, una delle corse più belle d’Italia, una delle più dure, spettacolari e amate dal pubblico del ciclismo. Venghino tutti sul Lissolo, punto nevralgico della corsa, dove da anni i cicloamatori si danno appuntamento per vivere da vicino una delle corse più selettive in senso assoluto. Venghino venghino signore e signori. Venghino alla coppa Agostoni: qui solo spettacolo e tanto tantissimo pubblico. Montagne di appassionati, attratti dal Lissolo, dal circuito che permette a tutti di vivere una vera giornata di ciclismo: d’altra parte i circuiti sono il futuro del ciclismo, e da queste parti è anni che l’hanno capito! Vadino vadino a chiedere (a chi c’era(, cosa è stata quest’anno la coppa Agostoni. Vadino a chiedere come si può “uccidere” una corsa, come si può trasformare un circuito spettacolare in una corsa in linea, come si possa far scomparire il Lissolo, trasformando una corsa-happening in una manifestazione senza anima. Venghino venghino signore e signori: nessun trucco, nessun inganno. È tutto vero.
SOSPETTO DI COLPEVOLEZZA. In un comunicato ufficiale, l’Uci ha respinto le accuse mosse il 7 agosto scorso dal Wall Street Journal con un articolo dal titolo “The Mystery of the Five Missing Tests”. Secondo il quotidiano americano, l’Uci avrebbe evitato l’apertura di una procedura disciplinare su alcuni casi sospetti nonostante le indicazioni degli esperti sul passaporto biologico.
L’Uci ha replicato che i casi in questione sono sei e che per tre di questi è stata aperta una procedura che sta compiendo il suo corso. Per un altro caso, la procedura non è stata necessaria in quanto l’atleta è poi risultato positivo ad un controllo “tradizionale” ed è stato squalificato per due anni. Per i restanti due corridori, invece, è ancora in corso la procedura che prevede la verifica dei dati in base al passaporto biologico, operazione notoriamente molto più complessa rispetto alla semplice scoperta di una positività. Intanto però la federciclo spagnola ha deciso di non aprire alcun procedimento disciplinare nei confronti di Jesus Rosendo Prado. E lo stesso ha fatto quella slovena per Tadej Valjavec, reintegrato qualche settimana fa dalla AG2r. Resta da capire se l’Uci deciderà ora di fare ricorso al Tas contro la decisione delle due federazioni. Laboratori, aule di tribunali, carte bollate, tempi biblici, periti, scienziati, dotti, medici e sapienti: il ciclismo è impantanato nella burocrazia dell’antidoping, dove l’unica certezza è data dal sospetto di colpevolezza.
AH, SAPERLO... A Ferragosto l’Uci ha reso noto di aver ricevuto otto domande per il rinnovo di licenza Pro Tour e sei domande per nuova licenza. A chiedere il rinnovo della licenza in scadenza sono state: Astana (KAZ), Euskaltel-Euskadi (ESP), Ex-Team Milram (GER), FDJ (FRA), Geox (ESP), Liquigas-Doimo (ITA), Team HTC-Columbia (USA), Telefonica Movistar (ESP). Le nuove richieste sono state avanzate invece da: Bbox Bouygues Télécom (FRA), BMC Racing Team (USA), Cofidis (FRA), Pegasus Sports (AUS), The Luxembourg Pro Cycling Project (LUX), Vacansoleil ProCycling Team (BEL). Dieci sono invece le formazioni che sono già in possesso della licenza: Ag2r LaMondiale (FRA), Garmin-Transitions (USA), Lampre-Farnese Vini (ITA), Omega Pharma-Lotto (BEL), Quick Step (BEL), Rabobank (NED), Sky Professional Cycling Team (GB), Team Katusha (RUS), Team RadioShack (USA), Team Saxo Bank (DAN). Ora le richieste di licenza - al massimo otto - verranno analizzate: il 20 novembre ci saranno le assegnazioni provvisorie, il 10 dicembre quelle definitive. L’Uci ha reso noto anche che sono state presentate 28 richieste per ottenere la licenza Professional. La cosa bella è che chi sarà in possesso di licenza Pro Tour, non avrà la certezza matematica di poter correre i tre Grandi Giri. Difatti, per poter partecipare a queste corse gli organizzatori di Giro, Tour e Vuelta, terranno conto dei migliori 17 team del ranking mondiale dell’Uci. Domanda: perché chiedere la licenza Pro Tour? Ah, saperlo…
Contro un ostico Laurens Sweeck, il campione del mondo non ha avuto vita facile, ma ha comunque prevalso con un'azione in solitaria iniziata al primo dei sette giri. Così Mathieu Van Der Poel firma la quarta vittoria su quattro gare...
Per raccontarvi un po' chi è stato Gian Paolo Ormezzano vi proponiamo questa lunga intervista che aveva concesso a Nino Materi de Il Giornale, pubblicata il 14 giugno 2022. Non c'è tutto, ma c'è tanto del nostro GPO.La sfida a...
Gian Paolo Ormezzano non c'è più. Ha posato la penna ed volato via. Aveva 89 anni e per una vita intera ha raccontato il mondo dello sport e il mondo attraverso lo sport, conservando sempre un posto speciale nel suo...
Doppietta belga all'Azencross di Loenhout per donne elite che si è corsa in Belgio. Ha vinto Marion Norbert Riberolle, della Crelan Corendon, davanti alla connazionale e compagna di squadra Sanne Cant campionessa nazionale in carica. Terzo posto per a emregente...
Singolare: dall’aria che tira, sembra più infuocata la campagna elettorale per diventare ct della nazionale che quella per diventare presidente federale. E dire che prima di qualunque discorso sul Ct sarà fondamentale e decisivo avere il nuovo presidente, è elementare....
Mathieu van der Poel ha conquistato ieri la sua terza vittoria consecutiva: dopo la sabbia di Mol, ha fatto sua anche la corsa nel fango di Gavere. Sul podio insieme al campione del mondo sono saliti Michael Vanthourenhout, che ha...
In occasione della presentazione ufficiale della Fenix Deceuninck formato 2025, con annesso disvelamento della "quadruplice" maglia by Alé, l'amministratrice delegata della decennale azienda veronese ci ha parlato di passato, presente e futuro della propria avventura nel ciclismo sia maschile che...
Ottimo secondo posto di Patrik Pezzo Rosola in Belgio. Il figlio d'arte chiude l'Azencross di Loenhout, valido per la Challenge Exact Cross, alle spalle del ceko Krystof Bazant che precede il giovane italiano di soli 5". Vompleta il podio la...
Gli amici di Velò, storica trasmissione di TvSei dedicata al ciclismo, ci hanno fatto un regalo e nella serata di Santo Stefano hanno confezionato una speciale puntata natalizia.Insieme all'ideatore della trasmissione Luciano Rabottini e al padrone di casa Jacopo Forcella, in studio...
Si è spento ieri, giorno di Santo Stefano, Sergio Coppi, fratello del più noto Piero, deceduto già qualche anno fa... Entrambi cugini primi del Campionissimo e di Serse. Salutiamo un amico che, pur vedendo quasi nulla con gli occhi, percepiva...