Editoriale

TEMPO DI RIGORE. La crisi è nera. Il mondo della finanza si sfalda e quello dello sport tiene a fatica. Anzi, gli sport più altolocati e ricchi, come il golf, la F.1, la MotoGP e il calcio, boccheggiano. Sponsor che lasciano Tiger Woods - lo sportivo più pagato sul nostro pianeta -, altri che abbandonano le corse motoristiche e i club calcistici: un po’ tutti devono fare i conti con la recessione. E il ciclismo? Non naviga nell’oro, ma tiene botta. Anzi, per assurdo, in un momento di crisi nera, il gap tra il nostro mondo e gli altri universi dorati si è notevolmente ridotto. La differenza non è più così evidente. Quindi, per il ciclismo la crisi si presenta sotto forma di opportunità, un’occasione d’oro da sfruttare per ritornare negli ambienti altolocati delle sponsorizzazioni tra qualche anno. Un anno fatto bene, senza scandali e polemiche, animato da corse, vittorie e risultati. Un anno da vivere in maniera lieve e non con leggerezza. Il ciclismo, lo leggerete anche nell’intervista che ci ha rilasciato Barbara Vismara di Liquigas in questo numero, è una grossa opportunità: il rapporto costi-benefici è enorme. I marketing manager si accorgeranno che con investimenti accessibili si può fare grande comunicazione e soprattutto grande mercato. Il mondo dello sport vive una stagione di rigore, mentre il ciclismo ha un rigore facile facile da accompagnare in rete. Guai sbagliare.

HOY HOY. L’uomo più veloce del mondo battuto da un velocista. Chris Hoy le ha suonate a Lewis Hamilton. Un ciclista, un pistard per la precisione, preferito al campione del mondo della F.1. Non è una boutade e non è nemmeno una nostra invenzione. È quello che è accaduto in Inghilterra, in seguito ad un sondaggio condotto dalla BBC (non un giornalino o una tivù di provincia) per eleggere lo «sportivo dell’anno». Bene, i flemmatici appassionati britannici hanno preferito il tre volte campione olimpico di Pechino al fenomeno dei motori. Il trentaduenne asso della pista si è messo alle spalle Hamilton e la nuotatrice Rebecca Adlington. Il ciclismo e un ciclista preferito ad un asso della F.1. Alla faccia di chi considera il ciclismo meno cool, poco glamour e per nulla fashion, ma in Inghilterra e non solo lì, è più vicino alla gente di quanto molti analisti armati di schemi e tabelle possano immaginare. Forse un giorno qualche capitano d’industria andrà a chiedere lumi ai propri responsabili marketing e per questi saggi sapientini, che sanno più di stratagemmi che di strategie, saranno dolori: “hoy hoy”…

AUGURI. Il Giro d’Italia del Centenario che rinnega Milano, dimentica le grandi montagne e celebra un Centenario privo di storia, ma si spera ricco di storie. Un Giro all’incontrario, sottosopra, che affronterà subito le Dolomiti e che ignorerà il profondo Sud per decidersi in sostanza nelle Marche, nel tappone Pergola- Monte Petrano, con le salite di Cesane, Nerone e Catria. Un Giro che ha fatto sobbalzare i puristi del pedale - noi compresi - ma che potrebbe ugualmente entusiasmare, perché più aperto e più imprevedibile di altri.
Evans che non vuole più venire al Giro d’Italia, Cunego e Ballan che pensano e sperano di fare altrettanto. Tanti motivi di discussione, che riportano però il ciclismo nell’alveo della discussione sportiva. Dopo tanto tempo, finalmente, si torna a parlare solo e soltanto di ciclismo. Di questioni tecniche, di percorsi, di itinerari, di montagne che ci sono e di quelle che non ci saranno. Dopo tanto tempo si torna a raccontare di prese di posizione. Di giochi di potere e di invidie. Di un Evans che probabilmente ha nel proprio cuore l’intenzione di puntare tutto sul Tour de France, ma che non fa nulla per nascondere il proprio disappunto per essere guidato da un preparatore che oggi segue anche Ivan Basso. E lo stesso fa Cunego, che non ha fatto nulla per nascondere il proprio risentimento nei confronti del giornale che organizza la «corsa rosa», colpevole secondo il corridore veronese di parlare un giorno sì e l’altro anche di due soli corridori: del texano e del varesino. Tanti motivi di discussione, tanti elementi di riflessione. Uno su tutti: che ci piaccia o no, siamo tornati a parlare solo di ciclismo. Speriamo che di qui in avanti sia solo Angelo Zomegnan, con le sue intuizioni e le sue provocazioni, a darci argomenti, motivi e spunti. Per il resto, prendendo in prestito le parole di Ballan e il nostro titolo di copertina: Auguri.

Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Contro un ostico Laurens Sweeck, il campione del mondo non ha avuto vita facile, ma ha comunque prevalso con un'azione in solitaria iniziata al primo dei sette giri. Così Mathieu Van Der Poel firma la quarta vittoria su quattro gare...


Per raccontarvi un po' chi è stato Gian Paolo Ormezzano vi proponiamo questa lunga intervista che aveva concesso a Nino Materi de Il Giornale, pubblicata il 14 giugno 2022. Non c'è tutto, ma c'è tanto del nostro GPO.La sfida a...


Gian Paolo Ormezzano non c'è più. Ha posato la penna ed volato via. Aveva 89 anni e per una vita intera ha raccontato il mondo dello sport e il mondo attraverso lo sport, conservando sempre un posto speciale nel suo...


Doppietta belga all'Azencross di Loenhout per donne elite che si è corsa in Belgio. Ha vinto Marion Norbert Riberolle, della Crelan Corendon, davanti alla connazionale e compagna di squadra Sanne Cant campionessa nazionale in carica. Terzo posto per a emregente...


Singolare: dall’aria che tira, sembra più infuocata la campagna elettorale per diventare ct della nazionale che quella per di­ventare presidente federale. E dire che prima di qualunque discorso sul Ct sarà fondamentale e decisivo avere il nuovo presidente, è elementare....


Mathieu van der Poel ha conquistato ieri la sua terza vittoria consecutiva: dopo la sabbia di Mol, ha fatto sua anche la corsa nel fango di Gavere. Sul podio insieme al campione del mondo sono saliti Michael Vanthourenhout, che ha...


In occasione della presentazione ufficiale della Fenix Deceuninck formato 2025, con annesso disvelamento della "quadruplice" maglia by Alé, l'amministratrice delegata della decennale azienda veronese ci ha parlato di passato, presente e futuro della propria avventura nel ciclismo sia maschile che...


Ottimo secondo posto di Patrik Pezzo Rosola in Belgio. Il figlio d'arte chiude l'Azencross di Loenhout, valido per la Challenge Exact Cross, alle spalle del ceko Krystof Bazant che precede il giovane italiano di soli 5". Vompleta il podio la...


Gli amici di Velò, storica trasmissione di TvSei dedicata al ciclismo, ci hanno fatto un regalo e nella serata di Santo Stefano hanno confezionato una speciale puntata natalizia.Insieme all'ideatore della trasmissione Luciano Rabottini e al padrone di casa Jacopo Forcella, in studio...


Si è spento ieri, giorno di Santo Stefano, Sergio Coppi, fratello del più noto Piero, deceduto già qualche anno fa... Entrambi cugini primi del Campionissimo e di Serse. Salutiamo un amico che, pur vedendo quasi nulla con gli occhi, percepiva...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024