Da un procuratore alcuni appunti al presidente Mc Quaid
| 18/02/2007 | 00:00 Cari amici di tuttobiciweb, ho appena letto le dichiarazioni del presidente dell'UCI mr Pat McQuaid inerenti all'esclusione del team Unibet. Al presidente chiedo: perchè sottolineare il fatto che al posto della Unibet è stata invitata la squadra che ha tesserato Hondo e Hamilton?
Signor presidente, da addetto ai lavori, le ricordo che lei è il presidente di tutti, quindi anche della squadra che ha tesserato Hondo e Hamilton. A proposito, tanto per essere precisi, quella squadra ha un nome: Tinkoff. Le dice niente?
Le ricordo inoltre che in squadre Pro Tour, esistono tesserati che hanno subìto analoghe squalifiche. Se Millar può correre senza giudizi negativi, mi spiega la differenza fra Millar e Hamilton o Hondo? Le ricordo ancora, qualora lei non se ne fosse accorto, o cosa più facile lei non ne sia a conoscenza, che le licenze ai corridori le rilascia l'Unione Ciclistica Internazionale di cui lei è presidente. Forse sarebbe ora, che lei rappresentasse le squadre di tutto il mondo (cosa che non è accaduta sino ad oggi) e non solo quelle del Pro Tour. Volevate creare un “carosello" che fosse una via di mezzo tra il Motociclismo, la Formula 1 e la coppa dei campioni, senza pensare che sono realtà lontanissime dalla nostra.
Perchè quando esistevano le GS1 erano solo le prime 16 a poter usufruire del diritto di partecipazione ai grandi giri, e voi con la vostra geniale idea avete allargato a 20?
Se lo lasci dire: non esistono più di 8 squadre con il budget all'altezza di un Pro Teams, le altre forse hanno budget inferiore ad una buona Professional Continental.
Lei ricorda alla RCS, che non ha invitato al Giro la Unibet, che si è classificata 2a delle Professional Continental, e quando nel 2005 e 2006 l'Acqua & Sapone, classificata 3a e prima delle italiane, non ha ricevuto l'invito per il Giro d'Italia l'Uci dove si trovava? Perchè non ha speso una parola per il team di Palmiro Masciarelli? Fino a che userete due pesi e due misure il nostro ciclismo non andrà lontano.
Antonello Della Corte
Procuratore Sportivo
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