FIORENZUOLA. Arriva la cittadinanza onoraria per Chris Hoy?
PISTA | 29/06/2016 | 16:23 Una settimana fa, nel corso di una serata conviviale che lo ha visto tra gli ospiti del Velodromo “Attilio Pavesi”, il neosindaco di Fiorenzuola d’Arda Romeo Gandolfi ha lanciato una proposta: conferire a “Sir” Chris Hoy (uno dei più grandi pistard di sempre, con sei ori olimpici e undici titoli mondiali in bacheca) la cittadinanza onoraria di Fiorenzuola. Lo ha affermato dopo aver visitato il Museo “Attilio Pavesi” all’interno del Velodromo, dov’è esposta una bicicletta da pista “Hoy” che l’ex pistard britannico ha denominato “Fiorenzuola” in onore della città e del Velodromo nella quale ottenne la sua prima vittoria in Coppa del Mondo (era il 1997). “L’idea mi è sorta spontanea – ha detto il sindaco – dopo aver visto la bicicletta con il nome “Fiorenzuola” e dopo averne conosciuto la storia. Per la nostra città si tratta di un grandissimo onore da parte di un personaggio che è stato un fuoriclasse di livello assoluto”.
Un’idea che naturalmente è piaciuta a tutto lo staff del “Pavesi”, come spiega Gaetano Rizzuto, che da quest’anno è presidente del Velodromo di Fiorenzuola: “Una idea, quella del sindaco di Fiorenzuola, che sosteniamo come Velodromo e come Asd Florentia. Invitare Chris Hoy a Fiorenzuola, il prossimo anno, in occasione del Ventennale della Sei Giorni sarebbe davvero bello. Conferire, poi, la cittadinanza onoraria di Fiorenzuola ad un grande del ciclismo mondiale come Chris Hoy, sarebbe il modo più significativo per festeggiare i venti anni della Sei Giorni e dirgli grazie per la sua scelta di chiamare "Fiorenzuola" la sua prima bicicletta che è esposta nel Museo Attilio Pavesi. Noi ci crediamo molto in questo evento e saremo al fianco del sindaco di Fiorenzuola, Romeo Gandolfi, per realizzarlo nel 2017”.
Chris Hoy vinse nel 1997 la medaglia d’oro nella velocità a squadre con la Gran Bretagna (insieme a Craig MacLean e Craig Percival) quando fu la pista di Fiorenzuola ad ospitare la seconda prova di Coppa del Mondo di quella stagione. Il primo di una strepitosa serie di successi che non ha eguali nella storia della velocità su pista e che lo ha portato, tra le altre cose, ad essere scelto come portabandiera della Gran Bretagna per l’edizione dei Giochi Olimpici che nel 2012 si è svolta a Londra, nella quale peraltro ha vinto due ori. Proprio dopo questi ultimi successi, Hoy (scozzese di Edimburgo classe 1976) ha deciso di chiudere la carriera di atleta, aprendo però una nuova pagina della propria vita. Così, in collaborazione con la ditta Evans Cycles, ha iniziato a produrre biciclette con il proprio nome, denominando appunto il primo modello da pista “Fiorenzuola”. Un “riconoscimento” del tutto particolare, che testimonia l’internazionalità del Velodromo piacentino inaugurato nel 1929 e nel quale, ancora oggi, accorrono i migliori pistard da tutto il mondo. L’appuntamento, quest’anno, è fissato dal 18 al 23 luglio, quando si disputerà la 19^ edizione della Sei Giorni delle Rose Internazionale, che alterna gare di Classe 1 Uci (il livello più alto) per uomini e donne alle prove della tradizionale Sei Giorni a coppie. Sei giornate di spettacolo (con ingresso gratuito, info e programma su www.fiorenzuolatrack.it) che porteranno al Velodromo di Fiorenzuola un clima di festa capace di coinvolgere, anche grazie a spettacoli e iniziative collaterali, non solo gli appassionati di ciclismo.
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