GATTI&MISFATTI. MA DI LUCA SI PRENDA UNA VACANZA

GATTI&MISFATTI | 09/05/2016 | 18:16
di Cristiano Gatti   

Però, Di Luca, che fisico. Si pensava che pure lui potesse concedersi qualche ora di relax, almeno nel giorno di riposo. Invece niente. Implacabile come non gli è mai riuscito in bicicletta, il popolare Danilo va all’attacco persino nella pausa. Al loro ritorno dall’Olanda, i suoi colleghi vengono accolti da un nuovo pacco dono con dedica: l’intervista dell’abruzzese a “Libero”. Quiz da un milione di dollari: di che cosa può parlare Di Luca? Risposta A: del tempo. Risposta B: di donne. Risposta C: di cucina. Risposta sbagliata. Una volta tanto, Danilo si concede un tema inedito. I ciclisti sono tutti dopati, siamo delle bestie, eccetera eccetera.

Dopo l’azione a due con quel sant’uomo di Gasparre, sponsor “le Iene”, stavolta è un assolo. Caso mai qualcuno non l’avesse capito, Di Luca ha un moderato risentimento con l’ambiente che l’ha cacciato per doping. Caduto lui, gli sembra giusto e doveroso trascinare giù l’intero movimento. Nomi e cognomi, date e luoghi? Non gli si può chiedere tutto. Quelli sono dettagli trascurabili. Conta la sostanza: non si salva nessuno. Non deve salvarsi nessuno.

A questo punto, mi sembra giunto il momento di dire a Danilo che le sue interviste seriali stanno venendo un po’ a noia. Il concetto è chiaro. S’è capito. Si prenda una vacanza. Davvero si avverte la necessità di sentirlo una volta, almeno una volta soltanto, cambiare disco, per parlare – che so – di quadri, di auto, di pesca all’anguilla. Le sue intemerate sul ciclismo, del genere il più pulito ha la rogna, hanno il vago sapore della ripicca e l’inconfondibile difetto della gratuità: chiunque può dire che i politici sono tutti corrotti, ma serve qualcuno che faccia i nomi e provi le situazioni. Altrimenti non sono denunce. Si chiamano chiacchiere. Se però questo suo nuovo mestiere gli frutta dei soldi, oppure gli procura l’indicibile piacere della vendetta, vada avanti tranquillamente per il resto dei suoi giorni.

Piuttosto, qualcosa bisogna dire sui suoi colleghi. Sui corridori dipinti come un branco di tossici, dediti alla truffa e all’imbroglio, in modo sistematico. Personalmente, quando qualcuno dice che i giornalisti sono tutti venduti, provo un istintivo senso di rabbia e di offesa. Troverei altrettanto istintivo che i ciclisti puliti si sentissero feroci come bufali dopo le simpatiche interviste del collega Di Luca.
Per la verità, l’Associazione corridori ha preso in mano decisamente il problema e intende portare l’ex tesserato in tribunale, perché risponda dei danni provocati al gruppo. Ma siamo solo all’inizio. Non vorrei mai che fossero pure schermaglie per intimidirlo. E che poi, a polverone passato, finisse tutto in cavalleria. I corridori in attività devono avere ben chiara la prospettiva. Se Di Luca non viene chiamato a rispondere delle sue parole, significa una cosa soltanto: che ha ragione.
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COMMENTI
stendere un velo (im)pietoso
9 maggio 2016 20:02 maurop
Io suggerirei una soluzione drasticamente differente e più risolutiva: stendere un velo (im)pietoso sulle dichiarazioni di De Luca, dato che l\'ex killer di Spoltore questa volta ha deciso di squalificarsi da solo, dopo esserlo stato per ben due volte dall\'antidoping. Chi può ragionevolmente credere a chi per una vita si è drogato, ha vinto ed è stato zitto, e poi dopo la doppia e definitiva squalifica, da ex corridore, si giustifica dicendo \" si dopavano e si dopano tutti?\" Hai perso due buone occasioni, caro Danilo: la prima, quando correvi, di parlare; la seconda, ora che hai smesso, di stare zitto. Peccato, un bel corridore come te non meritava di finire cosi.

Sig Gatti
9 maggio 2016 20:21 SERMONETAN
Ma Lei ha corso qualche volta in bicicletta....,oppure gli fa comodo scrivere di ciclismo perché ci vive ,ma se hanno preso tutti i più forti basta vedere le repliche di Rai sport tutti quei protagonisti sono finiti nel doping.Il Sig Di luca dice la verità è a voi fa comodo screditarlo.

9 maggio 2016 20:39 BARRUSCOTTO
POVERINO IO ERO UN SUO TIFOSO E PENSARE CHE UNA VOLTA MI ERO ALZATO SUL SOFA' PER UNA SUA VITTORIA

Per favore spiegateglielo.
9 maggio 2016 20:41 Bastiano
Che qualcuno si prenda la briga di dirglielo chiaramente: IL CICLISMO NON HA BISOGNO DI TE!!!!!
Non so se tutti si dopano ma, sappiamo per certo che tu lo hai fatto sempre. Sarebbe il caso che si decidesse di togliergli tutte le vittorie sporche che ha ottenuto, barando e rubando il futuro a chi voleva correre in modo pulito!!!!

però certi giornalisti
9 maggio 2016 21:55 pianezze
penso che come dice Gatti ora Di luca deve smettere di fare un unico minestrone,poi da lui pizzicato due volte,e io che ero suo tifoso,in abruzzo ho voluto andare vedere la sua casa di Spoltore anni fa appena vinto il giro,vabbè ormai.....però tornando al discorso di tutte queste interviste capisco che tutto fa scoop ma certi giornalisti invece di scrivere sempre delle stesse cose ogni volta,tanto dice sempre quelle,devono cominciare a lasciarlo perdere perchè cosi allora questi con il vero giornalista non c'entrano proprio niente,immagino sia difficile ma almeno che ci provino,infine spero come dice Gatti che l'associazione vada fino in fondo con questa storia...

Non c'è bisogno di (ri)ascoltare Di Luca
9 maggio 2016 23:21 Leonk80
per sapere che quando correva lui il doping era diffuso: basta vedere l'elenco di squalificati. Quello che dice non è niente di nuovo ed è solo materiale da giornalettino di gossip. Ma questo significa anche altre cose: primo che anche ai suoi tempi qualche controllo funzionava, e secondo che fino a prova contraria chi non è mai stato nemmeno sfiorato da ombre e sospetti ha diritto di non prendersi del fango e delle accuse senza prove. Per limitarci ai pezzi da novanta mi vengono in mente ad esempio un certo Cadel Evans e un certo Bettini.
Discorso diverso è oggi dove i controlli sono migliorati tanto e che Di Luca non ha proprio nessuna esperienze in quanto è stato cacciato da molto.

Povero Danilo
9 maggio 2016 23:45 memeo68
.......sperando che ultime due righe dell'articolo non siano la triste tealtà

9 maggio 2016 23:54 valdavver
il dramma del ciclismo e dello sport in generale è che Di Luca dice la sacrosanta verità.
pongo una domanda:
a voi non fà strano che dei gregari vincano classiche monumento?
sarà mica che dato che non sono top rider vengono controllati meno?

Di luca
10 maggio 2016 10:07 Fedy75
Inutili tante parole..Di Luca ha detto solo cose vere..purtroppo è la triste realtà..

Di Rocco
10 maggio 2016 11:08 dany74
Vorrei ricordare che ai mondiali di Stoccarda 2007 il buon Di Rocco, a seguito dell'esclusione di Di Luca per la nota pipì degli angeli, lo definì addirittura CAPITANO MORALE della rappresentativa italiana.

Adesso il Capitano Morale è diventato un reietto!

Daniele

Concetto
10 maggio 2016 11:58 blardone
Il signor Di luca \"potrebbe \" avere ragione di quello che dice .pero il problema e\' che se non lo beccavano era ancora in gruppo a prendere in giro tutti .questo e il problema piu grande e continua a prende in giro il sistema . Non dobbiamo piu scrivere nessun commento .prima o poi sparirà da solo e non mangerà piu sulle spalle del ciclismo . Saluti

C'è da riflettere
10 maggio 2016 12:24 runner
Stigmatizzo anch'io Di Luca per questa sua sorta di "vendetta personale". Ha barato in passato e si dimostra un piccolo uomo anche oggi, per il suo livore.
Però...
Però può anche essere che (al di là del personaggio stesso che parla) quello che dice sia vero.
E la realtà va in questa direzione.
Se pensiamo che quasi tutti i cosiddetti "grandi" (peraltro alcuni tuttora esaltati come "esempi" dai commentatori di Rai e dintorni)sono stati beccati (es. Contador, Valverde, Basso, Pantani, Amstrong, Rijs, Heras, Ullrich, Garzelli, Scarponi, Pellizzotti, Gotti, Cipollini,Petacchi, Ulissi, Virenque e tutta la Festina, Rasmussen, Boogerd beh...qui mi fermo, ma potrei continuare a nastro...).
Più quelli che, per vari motivi, sono riusciti a sfuggire...
Beh, se vogliamo essere onesti con noi stessi, credo che ci sia da riflettere...



Dott. Gatti,
10 maggio 2016 16:59 Fra74
riporto testualmente:"Troverei altrettanto istintivo che i ciclisti puliti si sentissero feroci come bufali dopo le simpatiche interviste del collega Di Luca."
Ok, vero, ci sono CICLISTI PULITI, ma Lei è così sicuro che il SISTEMA DOPING sia "sparito" del TUTTO?
Quando "provoca", mi piace, quando "SI NASCONDE" un poco meno.
Francesco Conti-Jesi (AN).

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