EPO. Cercasi volontari per una ricerca medica

MEDICINA | 04/02/2016 | 09:36

Sarà una "prima volta" destinata a far discutere. Il Centre for Human Drug Research (CHDR) di Leida, nei Paesi Bassi, ha lanciato un esperimento per cui si richiedono cavie per “testare gli effetti dell’eritropoietina ricombinante umana sulle prestazioni ciclistiche ed i suoi effetti collaterali”.


La ricerca ha come motivazione il fatto che sull’EPO - sostanza vietata dal Codice Antidoping della Wada e "protagonista" delel cronache sportive degli ultimi vent'anni di gare - non esista una letteratura medica comprensiva sugli effetti nella prestazione ciclistica. E pertanto questo studio vorrebbe colmare questo "buco" e proporre finalmente informazioni complete sull'uso di questa sostanza medicinale nello sport di alto livello.


Lo studio durerà 3 mesi a partire dal 24 giugno prossimo. A 24 atleti verrà somministrato EPO, mentre ad altri 24 del placebo. Lo studio consisterà in un periodo di 8 settimane di trattamento ed allenamenti ed una gara di 150 km con traguardo posto sul Mont Ventoux con un periodo finale di analisi, per un totale di 12 settimane.

La ricompensa proposta dal bando è di 860 euro per ogni atleta, più spese di viaggio (0,19 euro a km, per un massimo di 125 km solo andata), compresi 3 giorni sul Mont Ventoux.

Pietro Illarietti

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COMMENTI
4 febbraio 2016 09:56 foxmulder
Scommetto che troveranno un sacco di granfondisti italiani che si offriranno volontari, speranzosi di non finire nel gruppo a cui danno il placebo.

MI CHIEDO:
4 febbraio 2016 16:35 passion
chi avrà il coraggio di testare su di se gli effetti collaterali....... per arrivare a rilevarli presumo che le dosi saranno anche "generose"...... In bocca al lupo !!!

Basta chiedere al prof.Conconi
4 febbraio 2016 18:58 ciclistas
Che già molti anni fa testava su se stesso gli effeti dell'epo. Quindi mi sembra una ricerca inutile.
Saluti

Claudio Pagani

5 febbraio 2016 09:59 fedbandini
questa non è tanto sull'effetto dell'epo ma sopratutto sull'effetto placebo che qualche ricercatore comincia a sussurrare.

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