Juniores 2002: lo sprint di Viganò e Baro a Bareggia di Lissone
Due figure storiche del Velo Club: Giuseppe Rivolta e Luigi Resnati
La vittoria di Fabio Perego a Dosso di Albiate con gli allievi, era il 1982
L'allievo Daniele Menaspà
Una vittoria dell'esordiente Luis Conversano a Guanzate nella stagione 2001
Matteo Fontana (iridato nel Triathlon) è crescito alla scuola del Velo Club
Stagione 2002. La squadra degli juniores sotto l'attento sguardo del diesse Stefano Bietti
L'attuale presidente Maurizio Canzi con l'allievo Mascheroni
Gli allievi del 2015
2015. La vittoria di Luca Colnaghi a Pessano
SOCIETA' | 04/12/2015 | 08:22 Maurizio Canzi, presidente del Velo Club Sovico, insieme a tanti amici e appassionati di ciclismo domenica scorsa ha festeggiato i 40 anni della formazione giovanile che in maglia giallo-blu ha lanciato numerosi corridori brianzoli e non solo.
Come sono andati i festeggiamenti? «Molto bene. In occasione della festa dei commercianti a Sovico (MB) abbiamo allestito uno spazio con dei pannelli grafici che spiegano la nostra storia e tutte le maglie originali indossate dai nostri atleti negli anni. Ci è sembrato il miglior modo per ricordare quanto costruito tra il 1975 e il 2015».
Quale l’emozione più bella da ricordare? «Beh è impossibile sceglierne una, ma ci tengo a ricordare tutti i presidenti che si sono succeduti al timone della squadra, gli sponsor, i tanti riconoscimenti ricevuti, gli atleti che hanno portato al team maglie tricolori e convocazioni in nazionale, le maglie europee conquistate su pista e le vittorie ottenute su tutti i terreni. Ci è mancato solo il mondiale ma stagione dopo stagione ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Vedere tra i professionisti ragazzi cresciuti nelle nostre fila come Giacomo Nizzolo e Davide Viganò è un vero orgoglio».
La storia continua… «Sì, nel 2016 per quanto ci riguarda prosegue con l’attività dai giovanissimi agli allievi con oltre 40 atleti divisi nelle tre categorie. La maggiore, mi riferisco agli allievi, ci impegna molto, ma in essa crediamo tanto perché pensiamo oggi rappresenti quello che era la categoria juniores di una volta, vale a dire la porta di accesso al dilettantismo, per questo è importante dare ai ragazzi e alle famiglie gli strumenti adeguati per capire se c’è una possibilità di passare alle categorie superiori. I numerosi cambi generazionali hanno preteso il coinvolgimento di tecnici esperti e allo stesso tempo al passo con i ragazzi, a livello dirigenziale la sfida è trovare interlocutori idonei per gli atleti, la nostra struttura societaria a livello tecnico è un vero e proprio fiore all’occhiello e vanta un’età media di appena 40 anni».
Il VC Sovico non è impegnato solo a livello agonistico. «Esatto, a questo discorso va aggiunto il risvolto organizzativo. Nel 2016 allestiremo 6 manifestazioni tra giovanissimi, esordienti, allievi e una gara junior. In più daremo supporto logistico ad altre manifestazioni come la Coppa d’Inverno e la gara per dilettanti che si disputa all’Autodromo di Monza. La storia quindi prosegue, su un doppio fronte e con immutato entusiasmo».
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