TRE GRAZIE E UN ERRORE

APPROFONDIMENTI | 30/03/2015 | 12:27
Leggo da quando sono un ragazzino la Gazzetta dello Sport, per professione da 25 anni non c’è giorno che non legga il Corriere dello Sport e Tuttosport, ma la rosa, non me ne vogliano i due illustri cuginetti, è pur sempre la rosea. Soprattutto in materia di ciclismo. Premessa doverosa, prima di un’altra premessa. So perfettamente che il ritorno alla vittoria della Ferrari di Vettel valga molto di più di ogni altra cosa. Il successo strepitoso di Valentino Rossi è cosa da festeggiare in pompa magna, ma non considerare nella prima pagina di oggi la vittoria di Luca Paolini, riducendola ad un tweet di nemmeno 140 caratteri, quindi meno visibile del Rompipallone di Gene Gnocchi mi sembra eccessivo. Come eccessivo è mettere sullo stesso piano il campionato di basket con la Gand di Paolini. È vero, la Gand non è una corsa monumento, non è un Fiandre e nemmeno una Roubaix o una Liegi, ma è senza dubbio una delle corse più prestigiose del calendario mondiale. Luca ha vinto in condizioni estreme, al termine di una corsa che ha visto al traguardo solo trentanove corridori (160 i ritiri). Ha fatto un numero che meritava maggiore rispetto e attenzione. Da un giornale che storicamente dovrebbe avere a cuore più di altri le vicende del ciclismo, mi aspettavo molto di più. Ho sbagliato. Ma anche loro.    p.a.s.
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COMMENTI
concorso
30 marzo 2015 12:44 gianni
Concordo pienamente: ho pensato la stessa cosa, quando la visto la prima pagina della Gazzetta. Non vi è altro da fare che mandare un tweet ai diretti interessati.
saluti
gianni cometti

concordo in pieno
30 marzo 2015 13:01 ice23
Avrebbero fatto meglio a titolare "L'italia delle ruote si fa sentire" e inserirci anche l'impresa di Paolini.
Sono appassionato di motori prima che di ciclismo, tra la vittoria della Ferrari e quella di Paolini devo dire che è stata più emozionante la seconda.
Poi quanto successo la sera in motogp è tutta un'altra storia.

Caro Direttore..
30 marzo 2015 13:09 teos
..con me sfonda solo che una porta aperta.. Da sempre sostengo qui sulle pagine di TBW il vergognoso trattamento che la Gazzetta rifila al ciclismo, sport che l'ha resa nazionalpopolare come pochi. Quando spuntano fuori casi di doping o quando c'è da ricamare sulla tragica vicenda del povero Marco Pantani, allora si che fa comodo per vender copie; quando invece c'è da parlare di imprese sportive ecco che passa tutto in secondo piano.

Il guaio è che quella di ieri non è un capitolo isolato, ma solo l'ennesima pagina di un libro di cui non sembra mai di riuscire a leggere l'epilogo. Spiace utilizzare certi paragoni, ma solo così mi sembra di riuscire a rendere l'idea: è un dato di fatto che il ciclismo in Italia è oramai una minoranza etnica che va ghettizata a scapito di altre più (pseudo)"nobili" casate elitarie. Tocca conviverci.

VAGABONDI E FIERI DI ESSERLO
30 marzo 2015 13:17 baro
SIAMO ALE SOLITE ,E NON C E DA STUPIRSI, SONO SEMPRE DELL OPPINIONE CHE IL CICLISMO LO TRATTANO COME UNO SPORT DI RINCALZO X I MEDIA, E SEMPRE UNO SPORT DA "POVERI " NON C E GIRO DI SOLDI !!! QUI SI MANGIA POCO X I LOR SIGNORI MERCANTI. DI CICLISMO PARLANO TANTO E TANTO SOLAMENTE QUANDO C E DI MEZZO IL DOPING . CQ. NOI CICLISTIE SIMPATIZZANTI SIAMO SEMPRE SIGNORI !!

ciclismo
30 marzo 2015 13:51 maicol
Lo so dispiace ma in Italia funziona così. .il ciclismo nn attira lettori se nn per casi di doping..quindi rassegna
moci

Rosea hai fatto schifo ..
30 marzo 2015 14:04 FarEmi
Concordo pienamente... la rosea questa volta ha fatto veramente, scusate la parole, SCHIFO... e pensare che io la compro da 55 anni ... sono deluso.

E. FARULLI

30 marzo 2015 14:11 BARRUSCOTTO
SI E VERGOGNA IERI O VISTO LA GENT WEVELGEN GARA FANTASTICA GARA CHE ANCHE L'ULTIMO MERITAVA LA PRIMA PAGINA EPPURE CE LA CULTUTA DEL CAPITALISMO DELLA VELOCITA' SI METTONO I LIMITI DI VELOCITA' POI SI INSEGNA A ESSERE SPERICOLATI I TELEGIORNALI ANNO IGNORATO PAOLINI E GLI EROI DELLA GENT WEVELGEN D'ALTRONDE ANCHE NIBALI E DOVUTO ANDARE A MONTECITORIO INVECE I POLITICI ANDARE DA LUI

30 marzo 2015 14:14 foxmulder
Ma RCS non ha una business unit che organizza eventi ciclistici? Evidentemente una mano non sa cosa fa l'altra! Oppure lo sa bene, ma non gliene frega nulla... Fratelli coltelli...

Mah
30 marzo 2015 15:18 Ruggero
Dunque, giusto stupirsi del trattamento che normalmente la Gazza riserva al ciclismo, molto più scandaloso è che una rivista di nome Bicisport ripeto
B I C I S P O R T che dovrebbe trattare di ciclismo, possibilmente agonistico, possibilmente attuale nei numeri di Marzo e Aprile non ha dedicato neppure una pagina, nulla di nulla alla manifestazione iridata su pista dove l'Italia è tornata con 2 medaglie e una serie di altre buone prestazioni, questo si che è vergognoso !!!

vecchia storia
30 marzo 2015 15:40 angelofrancini
Caro Pier la tua "denuncia" é più che giusta. Ormai da anni la Gazzetta ha perso quell'appartenenza al mondo ciclistico che era una sua prerogativa.
Tutti noi, di una certa età, abbia sempre identificato la Gazzetta come il quotidiano sportivo che parlava di ciclismo: se volevi sapere qualcosa di questo mondo dovevi leggere la Gazzetta.
Oggi però loro sanno scrivere che il Giro, la MI-Sanremo. il Lombardia e tutto il resto che organizzano è organizzato dalla "GAZZETTA DELLO SPORT".
Chiunque altro si comportasse così, tranne un avvocato romano, sarebbe punito per aver divulgato notizie non corrispondenti dal vero: la Gazzetta non organizza.
Ma noi continuiamo a comperarla lo stesso: quindi forse non siamo noi che sbagliamo!?


NON COMPRO LA GAZZA DA UNA VITA....
30 marzo 2015 16:15 The rider
E a quanto pare faccio bene, perchè il terzo grazie sarebbe dovuto andare all'immenso Luca Paolini. Ma ormai sappiamo che per la Gazzetta dello Sport il Ciclismo è messo allo stesso livello delle freccette (con rispetto parlando per le freccette). I tempi del Ciclista e la Tripletta purtroppo sono andati, come sono andati i tempi in cui c'era un SIGNOR DIRETTORE: Candido Cannavò!!!!
Pontimau.

E cosa vi aspettavate?
30 marzo 2015 21:13 gipi66
E cosa ci si poteva aspettare dal momento in cui neanche alla Tv nazionale interessano più le classiche del Nord. Non in diretta, non in differita, non una notizia; il popolo "non pedalante" manco sapeva dell'avvenimento! Teniamoci quindi la celebrazione tra pochi vecchi nostalgici di queste gesta e accontentiamoci di vedere notizie di ciclismo in prima pagina solamente quando si rispolvera la camera di morte del povero Pantani!!!

IL CICLISMO DA' FASTIDIO...............
31 marzo 2015 15:07 passion
...... è questa la conclusione a cui sono giunto.
Penso che:
- danno fastidio le biciclette sulle strade;
- danno fastidio le gare domenicali che intralciano le frettolose vacanze di frettolosi e intolleranti automobilisti;
- dà fastidio il messaggio di sport gratuito, umile, di grande fatica e sacrificio, contrario ai selvaggi principi che detta il mercato economico e la sua relativa cultura;
- dà fastidio il fatto che si possa proporre e far affermare un modello sportivo e di vita che si contrappone ai modelli che il mercato "moderno" impone;
Credo in sostanza che il motivo della discriminazione non vada ricercata solo nei nostri notissimi scheletri nell'armadio, quanto in una volontà di oscurare definitivamente uno sport ritenuto "fastidiosamente anacronistico".
MA NON L'AVRANNO VINTA FACILMENTE!!!

alla gazzetta non interessa il ciclismo
31 marzo 2015 16:35 Monti1970
Se Paolini aveva dei problemi di doping allora lo avreste trovato in prima pagina a lettere cubitali. Invece ha vinto "semplicemente" una Gand wevelgem che erano solo 13anni che non viveva un italiano. . .alla gazzetta interessa solo il giro e basta

Grande PAOLiNi
31 marzo 2015 21:09 pagnonce
La gazza è rosa solo di calcio, oscuriamola.Quando inizierà il giro,nessuno amante della bici dovrà aquistarla.

Conseguenza della svalutazione della Gand
31 marzo 2015 21:43 Sagano
Sposo in pieno tutto cio che stato scritto,però sottolineo che invquesti ultimi dieci anni la Gand è retrocessa notevolmente nell'interesse dei media,è perfinocdietrocormai ad Harelbeke. di fatto da qualche anno non viene nemmeno più presentata concun articolo sulla Gazzetta tantopiu sugli altri giornali che nonxsanno neanche cosa sia il ciclismo.

x sagano
31 marzo 2015 23:52 Monti1970
Non è svalutata la Gand ma in Italia è svalutato il ciclismo. Ormai è diventato il sesto o settimo sport. Per la cronaca:alla TV Belga e anche Bike channel hanno trasmesso gli ultimi 145km

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