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E’ stato un grande Rui Costa (foto Bettini) quello che gli
appassionati di ciclismo hanno potuto ammirare nella cronoscalata del
Col d’Aze (9,6 km) a chiusura della Parigi-Nizza. Il capitano della Lampre Merida ha completato la prova contro il
tempo in 20’47” (media 27,715 km/h), con i soli Porte (20’23”, miglior
riscontro cronometrico) e Spilak (20’36”) a riuscire a essere più
rapidi.
La prestazione di Rui Costa è stata all’insegna della qualità della
pedalata in salita, valorizzata da una efficace gestione dello sforzo
lungo tutta l’ascesa. Oltre al podio di tappa, la giornata del corridore portoghese avrebbe
meritato di ricevere una valorizzazione aggiuntiva, leggasi podio della
classifica generale, ma così non è stato: quasi fosse un incontro
pugilistico, Rui Costa ha perso ai punti la lotta per le prime tre
posizioni.
Alle spalle del vincitore Porte, infatti, ben tre corridori (Spilak, Kwiatkowski e Rui Costa) hanno concluso la Parigi-Nizza con lo stesso distacco dall’australiano, quindi da regolamento è valsa la graduatoria a punti per dirimere il pari merito: secondo posto assegnato a Kwiatkowski (30 punti), terza piazza per Spilak (25 punti) e quarta posizione per il corridore della Lampre Merida (25 punti, ma piazzamenti peggiori rispetto allo sloveno).
A completare quello che rimane comunque un valido bottino per il team blufucsia nella Parigi-Nizza (una vittoria e un secondo posto per Cimolai) è arrivato il 13° posto di tappa di Valls (+59″ da Porte), 8° nella classifica generale finale (+1’24”).
«Dopo una Parigi-Nizza impegnativa, nella quale tutta la squadra ha lavorato duramente e nella quale ho corso con grande impegno, mi trovo 4° con lo stesso tempo del secondo e del terzo classificato: è una situazione strana, che lascia un po’ di amaro – ha spiegato Rui Costa – Così è però lo sport, così è il ciclismo e non ho rimpianti per quello che ho dato. Nella crono di ieri sono riuscito ad andare forte, dopo aver recuperato bene le energie dalla faticosa tappa di sabato. Le gambe girano bene, con un po’ più di fortuna nei prossimi appuntamenti spero di riuscire a regalare al team e ai tifosi belle soddisfazioni».
Il tecnico Pedrazzini, che ha diretto la squadra assieme al collega Mauduit, ha tracciato il bilancio per la formazione blu-fucsia-verde: «La prestazione offerta ieri da Rui è stata di gran qualità, è andato molto forte e il risultato finale della crono rispecchia la sua prova. Considerando che Rui ha perso il podio pur finendo con lo stesso tempo di Spilak e Kwiatkowski, un po’ di amarezza rimane: Rui ha fatto il massimo, ma non è arrivata un’importante gratificazione. Ottima Parigi-Nizza per Valls, anche alla luce del fatto che aveva iniziato la corsa non in perfette condizioni di salute. Rafael ha saputo confermare quanto di buono aveva già realizzato in questo inizio di stagione. Le prestazioni di Rui e Valls si aggiungono ai risultati eccezionali conquistati da Cimolai, primo italiano a conquistare una tappa alla Parigi-Nizza dal 2007».