TIRRENO. Quintero e la Colombia in maglia verde

PROFESSIONISTI | 15/03/2015 | 07:41
Per un colombiano, per i colombiani, la salita è qualcosa in più di una strada che punta verso l'alto: è qualcosa che fa parte della cultura e della storia del ciclismo colombiano, e ogni volta che un Escarabajo si veste della maglia di miglior scalatore è sempre un momento speciale. Se poi la corsa è la Tirreno-Adriatico, primo appuntamento World Tour stagionale per il Team Colombia-Coldeportes, e a indossare la maglia verde è un lottatore come Carlos Julian Quintero, allora la soddisfazione è doppia.

Dopo due giornate all'arrembaggio, all'inseguimento di un simbolo che continuava a sfuggire, Quintero è riuscito nella quarta tappa della Corsa dei Due Mari, Indicatore-Castelraimondo (236 km), a piegare la resistenza di Danilo Wyss (BMC) e vestire una maglia da difendere ora con tutte le forze nelle due tappe in linea rimanenti.

Il traguardo della tappa più lunga della Tirreno ha premiato l'olandese Wout Poels (Team Sky), che ha lasciato sul posto i rivali di classifica sull'ultima ascesa di giornata, imponendosi solitario su un gruppo ristretto regolato, 14 secondi dopo, da Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep) davanti a Joaquin Rodriguez (Katusha). Poels è riuscito anche a strappare la maglia azzurra a Greg Van Avermaet (BMC), sfilatosi dai più forti sull'ultima ascesa. Alex Cano é stato il migliore del team sul traguardo, 46° a 2.11: "Questo ciclismo é profondamente diverso da quello che conosciamo in Colombia, e ci sono tante piccole cose che bisogna imparare e migliorare per stare davanti dopo 230 km a tutta. E io sto studiando," racconta Cano.

Ma tutta la squadra oggi partecipa della felicità di Quintero. "Alla fine il lavoro paga, e vestire questa maglia mi riempie di gioia anche e soprattutto per questo. Devo ringraziare la squadra che mi ha dato una mano fondamentale sui primi due GPM. Sulla prima salita ho provato ad attaccare Wyss, e ho visto che non riusciva a rispondere: lì ho capito che la maglia poteva essere mia. Sulla seconda, Walter Pedraza e Miguel Rubiano mi hanno dato un grande aiuto per transitare subito dietro i fuggitivi (Hayman e Durbridge della Orica-GreenEDGE), e guadagnare i punti necessari a passare davanti."

"Adesso non mi resta che difenderla con tutte le forze: finora ne ho spese tante, ma questo obiettivo mi darà ulteriori energie, e so che con il sostegno di tutta la squadra possiamo riuscire a conservare questa maglia verde", afferma Quintero.

Il primo test è in programma oggi, con la tappa regina di questa Tirreno-Adriatico, Esanatoglia-Terminillo (197 km), con maltempo e neve attesi sulla salita conclusiva. Una tappa che, con ogni probabilità, segnerà la sfida per la maglia azzurra conclusiva.
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