Un buon numero di vittorie nel 2014 al primo anno in una formazione World Tour come la Lampre-Merida, il velocista trevigiano Sacha Modolo si è “scoperto” uomo vincente anche nelle impegnative corse del Belgio e dintorni (due successi alla Tre Giorni di La Panne). Come consideri la tua ultima stagione?
«Direi che è andata benino. Ho avuto
anche molte delusioni, non dovute a me ma a intoppi vari e quindi ho la
coscienza a posto: dal Tour in poi ho avuto una sfortuna dietro l'altra e non
sono riuscito più a riprendere la condizione che avevo. Per fortuna in Cina
sono riuscito a vincere l'ultima tappa che mi ha dato morale per questo inverno
perché sinceramente ero un po' a pezzi. Ho fatto una bellissima esperienza
nelle corse del Nord dove ho capito dove posso puntare per fare un bel
piazzamento o vincere e dove correre senza l'assillo di primeggiare a tutti i
costi».
Hai
respirato per la prima volta l'aria delle corse del World Tour, Modolo ha
capito che ruolo può avere?
«Nel World Tour non lo so, non mi
ritengo un campione ma un buon corridore. Quest'anno molto più frequentemente
rispetto agli anni scorsi sono riuscito a battere un certo tipo di corridori da
Démare, Kristoff a Kittel. Adesso mi manca solo di batterli negli appuntamenti
più importanti. Se guardo indietro mi ammonisco da solo: alla Gand-Wevelgem
sono mancato, alla Sanremo sono arrivato davanti ma potevo fare molto meglio.
Nel 2015 vorrei aggiustare il tiro e riuscire a battere i corridori che ho
citato prima nelle corse che contano e poi speriamo di non avere le stesse
sfortune di quest'anno».
Il
programma sembra orientato come sempre nella Milano-Sanremo all'inizio, poi le
corse del Belgio e la novità Giro d'Italia invece che Tour. Confermi?
«Dovrebbe essere così. Faccio il Giro
in quanto ho notato che con la condizione che avevo lo scorso anno avrei potuto
giocarmela in più tappe, però avevo puntato tutto sul Tour e mi è andata male.
Proviamo il Giro visto che la corsa francese è più dura, e poi focalizzare il
finale di stagione con le classiche di Plouay e Amburgo e poi andare in Canada.
Poi vediamo... visto che sono già praticamente in America mi piacerebbe esserci
al Mondiale a Richmond negli Stati Uniti».
Due tappe vinte a La Panne, ma ci sono altre corse del Nord che senti di poter
centrare?
«Alla Gand sono caduto tre volte e
sono rientrato a
Sanremo
con arrivo in via Roma come nelle tradizioni, cosa ne pensi?
«È più bella e meno pericolosa, ho
partecipato cinque volte e in quattro ha sempre piovuto. Hanno tenuto il
percorso classico e vorrei proprio far bene, speriamo nel bel tempo, quando
piove e fa freddo vado al 70%. Mi basterebbe essere protagonista: ho fatto
quarto al primo anno della Classicissima, mi piacerebbe migliorare».
da
Darfo Boario Terme Valerio Zeccato
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.