Bilancio positivo?
«Assolutamente sì. Art Bike è la manifestazione che riunisce in una tre giorni ad alto tasso di divertimento lo sport, l’arte in varie forme, tra cui anche quella gastronomica e la natura, con i suggestivi paesaggi che il Basso Piave sa regalare. Il nome Art Bike nasce infatti dall’accordo con l’Accademia di Belle Arti di Venezia: sei giovani artisti che la frequentano hanno realizzato per l’occasione altrettante opere originali e uniche, partendo da preziosi telai di biciclette in fibra di carbonio, offerti dall’azienda Cipollini. Le opere sono state esposte nel centro di San Donà di Piave, a ciascuna è stato abbinato uno chef veneto, che ha creato un piatto ispirato alla data opera messo a disposizione del pubblico presente per essere degustato. In questo contesto si sono svolti i due appuntamenti ciclistici che fanno parte ormai della tradizione del nostro territorio: il suggestivo Circuito Cittadino in Notturna, giunto alla 54^ edizione, riservato ai dilettanti Elite Under 23, vinto dall’albanese Eugert Zhupa della Zalf Euromobil Fior e lo storico Circuito dei Tre Ponti di domenica, giunto al 63° anno di età e soprannominato la “Roubaix italiana”, vinto dal veneto Daniele Cavasin sempre della Zalf».
Art Bike propone la bici in tutte le sue sfaccettature.
«Esatto. Il sabato è stato dedicato ai bambini, con il concorso “Bici Paint”, che ha premiato i migliori tra centinaia di ragazzini di elementari e medie che hanno partecipato al concorso nelle scuole con disegni (oltre 2000, ndr) dedicati al mondo delle due ruote con 15 biciclette e caschi messi in palio dai nostri sponsor. I più piccoli hanno inoltre potuto cimentarsi in percorsi di gimkana creati per loro e seguire divertenti sessioni sul corretto uso della bici nel Parco Fluviale di San Donà. Nella stessa giornata si è svolta anche una gara di Hand Bike, vinta da Mauro Cattai di Udine. Domenica mattina invece è andato in scena il magnifico percorso cicloturistico che ha portato i partecipanti alla scoperta degli incredibili paesaggi del Basso Piave. Ci sono voluti mesi di lavoro, abbiamo ricevuto il patrocinio di sei comuni e penso alla fine ne abbia avuto un bel ritorno l’intero territorio».
Per alzare ancora di più l’asticella cos’avete in mente per il 2015?
«Bisogna dire che il gruppo di lavoro è composto da uomini e donne appassionate che non mirano al business ma a creare un futuro roseo per la nostra terra e i nostri figli. Siamo tutti volontari al servizio dello sport, quindi dato il risultato stupendo raggiunto siamo soddisfatti e convinti di poter crescere nei prossimi anni. Dobbiamo essere ancora più innovativi e studiare formule di competizione che coinvolgano partecipanti internazionali per realizzare un prodotto appetibile per i media stranieri così da promuovere il nostro territorio a livello turistico all'estero. L’anno prossimo riproporremo la corsa internazionale come quest’anno con Under 23, Elite e Continental, spero di non fare confusione con queste categorie, ma dall’anno successivo possiamo pensare a un salto di qualità mettendo in piedi una gara professionistica vera e propria. Dobbiamo fare gruppo e conservare l’entusiasmo che abbiamo, mettendo ognuno in campo le proprie conoscenze. Non sarà facile superarci, ma ci impegneremo per stupirvi».
Giulia De Maio
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