Atletica, positivi Gay e Powell, big della velocità

DOPING | 15/07/2013 | 09:26
La lotta al doping, in ogni sport, è interesse di tutti. Per questo vi proponiamo questo servizio dell'Ansa sui casi che hanno sconvolto l'atletica leggera nella giornata di ieir, con la positività di atleti di primissimo livello.

In un sol colpo il Mondiale di atletica che si svolgera' a Mosca dal 10 al 18 agosto ha perso almeno tre dei suoi protagonisti. Quello di oggi e' stato un autentico 'terremoto' abbattutosi, a colpi di doping, sulla disciplina regina del programma olimpico, e un colpo alla credibilita' di questo sport che rischia di fare, almeno per certi settori, la fine del ciclismo.
 Il primo dei forfait eccellenti non e' pero' una storia a base di sostanze proibite. David Rudisha, il fenomeno del doppio giro di pista che ai Giochi di Londra diede spettacolo vincendo a ritmo di nuovo record del mondo, non e' stato inserito nella squadra del Kenya per Mosca 2013 a causa dei problemi ad un ginocchio che gli avevano impedito di prendere parte ai campionati nazionali. I dirigenti non disperano di inserirlo all'ultimo momento, ma l'atleta non sembra convinto, e la sua rinuncia appare scontata. Cosi' per il team keniano risultano iscritti alla gara degli 800 Anthony Chemut, Ferguson Rotich e Jeremia Mutai. Come dire che Rudisha non riuscira' neppure nel 2013 a vincere quel premio di 'atleta dell'anno Iaaf' (una sorta di Pallone d'oro dell'atletica) che nel 2012 solo l'immenso Usain Bolt poteva soffiargli, come poi in effetti e' accaduto.
 Nella squadra del Kenya c'e' anche un'altra assenza, di cui pero' c'era gia' la certezza: la campionessa del mondo in carica dei 5.000 e dei diecimila, Vivian Cheruiyot, non potra' difendere i due titoli in quanto in attesa del
suo primo figlio.
 Le brutte notizie, che fanno anche clamore, arrivano dagli States e dalla Giamaica e mettono fuori dai Mondiali due dei rivali piu' accreditati di Usain Bolt: Tyson Gay e Asafa Powell, incappati nelle maglie dell'antidoping.
L'americano, collegato in 'conference call' telefonica da Amsterdam, dove si stava preparando proprio in vista dei Mondiali, ha annunciato in lacrime di essere risultato positivo a un controllo antidoping a cui era stato sottoposto a maggio, e quindi di aver deciso di rinunciare a Mosca 2013.
''Non posso parlare di sabotaggio - ha detto lo sprinter americano - Fondamentalmente mi sono fidato di qualcuno e questa fiducia e' stata tradita. Ho fatto un errore, e ora non saro' in pista al meeting di Monaco e poi ai Mondiali''.
Gay, quindi non attendera' nemmeno il risultato delle controanalisi, e si e' gia' chiamato fuori.
Ma qual e' la sostanza, gli e' stato chiesto, per la quale e' risultato positivo?
''In questo momento non sono autorizzato a parlare di queste cose - ha risposto -. So esattamente cosa e' successo, ma non posso parlarne. Spero di poter tornare un giorno a gareggiare, ma qualsiasi punizione mi diano la accettero': in casi come questi bisogna dimostrarsi uomini. Ma e' chiaro che per me questo e' un momento molto duro: io sono sempre stato un atleta pulito''.
 L'agenzia antidoping statunitense (Usada), che aveva comunicato due giorni fa la positivita' allo sprinter iridato nel 2007 a Osaka (e primatista mondiale stagionale con 9''75), con una nota ha fatto sapere di apprezzare ''l'atteggiamento costruttivo di Gay, e il fatto di avere rinunciato spontaneamente ai Mondiali. Comunque fino al risultato delle controanalisi e poi del momento del processo nessuno deve essere giudicato colpevole''.
Sara', ma intanto i positivi in Giamaica, tutti controllati in occasione dei campionati nazionali, sono cinque, fra i quali, per ammissione del manager Paul Doyle, l'ex primatista mondiale dei 100 metri Asafa Powell, inserito nella 'lista nera' a causa di uno stimolante. La Bbc ha fatto il nome anche della 'pantera' Sheron Simpson, medaglia d'oro ad Atene e argento a Londra nella staffetta 4X100 e argento a Pechino nella gara individuale, mentre altri organi d'informazione hanno inserito nella lista anche il nome dell'altro sprinter Nesta Carter. Se si considera che di recente era stata fermata, per motivi analoghi, la bicampionessa olimpica Veronica Campbell-Brown, ne viene fuori che la Giamaica non e' piu' l'isola felice dell'atletica. (ANSA).
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COMMENTI
15 luglio 2013 10:23 foxmulder
L'analisi del campione B non serve. Basta la foto sopra.

Bella domanda
15 luglio 2013 10:49 Bartoli64
Toh! La ricchissima atletica leggera americana e giamaicana, quella che sfodera super-velocisti che guadagnano milioni di dollari ad ogni prestazione (e che soprattutto li fanno guadagnare ai loro sponsor), incappa pure lei nei controlli antidoping?

Ma non era sempre (e solo) lo “sfigat*” ciclismo a finire nelle grinfie della USADA e delle altre organizzazioni del settore?

Bella domanda… eeehh!?

Bartoli64

P.S. Ricordarsi dello “scandalo-Balco” e tenere a mente quella vicenda nei prossimi anni.
Io spero vivissimamente di sbagliare, però la storia (spesso) è destinata a ripetersi… purtroppo.


Un fulmine?
15 luglio 2013 11:20 Per89
Un fulmine a ciel sereno per il mondo dell'atletica ha commentato qualche giornalista con la memoria corta... Infatti bastava leggere il libro di Donati per capire come l'atletica italiana e non solo viveva in una sorta di isola felice, ricordarsi del caso Balco (con i vari Montgomery Marion Jones e Justin Gatlin), del recente scandalo che ha riguardato gli atleti turchi di Sharzer e se si trattasse di un fulmine il cielo non era proprio sereno. Ma non era solo lo sport delle due ruote quello pieno di imbroglioni e traditori, il nostro sport non si fa mancare niente, però anche altri sport son messi come noi se non peggio. Però nessun tifoso di atletica mette in discussione il record del mondo dei 100m mentre noi stiamo mettendo in discussione da due anni l'operato Sky, anche io sono stato critico però quest'anno mi sembra una squadra più normale con i suoi momenti di difficoltà. A proposito della questione froome vi segnalo un articolo di scienceofcycling che http://news.scienceofcycling.it/#post87 che cerca di analizzare la situazione dal punto di vista scientifico.

mal comune mezzo gaudio....?
15 luglio 2013 21:31 limatore
non penso che sia notizia pertinente con un sito di ciclismo..... pensiamo al nostro sport che c'è ancora tanta ma tanta strada da fare!!!

Per89
16 luglio 2013 00:15 Berto65
Non si confonda con questa gente... É tempo perso...

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