Si tratta di Luca Dodi, venticinquenne di Parma, che proprio ieri è
salito in sella alla sua Merida per la prima volta a distanza quasi
cinque mesi dall’infortunio al femore.
Il 12 dicembre il corridore della LAMPRE-MERIDA era incorso in una
caduta in allenamento mentre pedalava assieme al compagno di squadra
Malori: una lastra di ghiaccio in curva ha mandato a terra Dodi,
causando la frattura del collo del femore.
Da quel momento, una operazione per inserire viti nella gamba, due mesi di degenza a letto, due mesi di prime pedalate in cyclette e un mese di ciclomulino in casa, il tutto su un sottofondo caratterizzato da una grandissima voglia di tornare a correre.
Ieri, finalmente, avuto il via libera da parte dello staff sanitario
della squadra, Dodi ha potuto indossare la maglia blu-fucsia-verde,
casco, occhiali e scarpe, ha inforcato la bici Merida è ha pedalato per
la prima volta su strada.
Al suo fianco, quasi a riprendere il discorso interrotto a dicembre,
sempre Adriano Malori: i due corridori della LAMPRE-MERIDA hanno
percorso 41 km, un prologo di quella corsa a tappe che riporterà Dodi al
rientro alle competizioni agonistiche.
“Questi cinque mesi sono stati molto duri per me, quella caduta,
oltre a spezzare il femore, ha rotto il filo di una nuova e bellissima
avventura che stava per me iniziando nella LAMPRE-MERIDA – ha spiegato
Dodi – Stare fermo a letto e poi riprendere con pazienza e molti dolori
non è stato facile, ma la voglia di tornare è sempre stata grandissima.
L’allenamento di ieri, il primo su strada, ha rappresentato un punto di
partenza molto importante: non ho avuto neanche tempo di emozionarmi,
tanta è stata la fatica. A fine giornata, mi sembrava di aver corso una
tappa di montagna.
Vorrei ora proseguire con grande grinta nel recupero, ponendomi il
traguardo dell’esordio stagionale, in luglio, nel Tour of Qinghai Lake,
in Cina”.
Tutto il Team LAMPRE-MERIDA augura a Luca di giungere da vincitore a questo traguardo, garantendogli il massimo supporto.
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