Ulissi giovedì, Cunego venerdì e Malori al sabato: è uno splendido tris di vittorie quello servito dal Team LAMPRE-MERIDA nella Coppi e Bartali.
Adriano Malori, favorito della vigilia per la 4^tappa, una cronometro
di 14,3 km con partenza e arrivo a Crevalcore, non lascia scampo alla
concorrenza, completando il percorso in 16’14″, a una media di 52,851
km/h: lasciati a 14″ e a 16″ i primi avversari, rispettivamente Vorobyev
e Moser.
E’ giunta così al suo primo successo la bici TT Warp di Merida, dopo il
5° posto e il 2° ottenuti sempre da Malori al Tour de San Luis e alla
Tirreno-Adriatico.
La giornata a tinte blu-fucsia-verdi è impreziosita dai risultati di
Ulissi e Cunego, coppia che si ritrova meritatamente dominatrice dellla
classifica generale.
Il giovane livornese ha consolidato la leadership grazie a una
prestazione superlativa (tempo di 16’53″, + 39″ da Malori), Cunego è
riuscito a scalzare Chavez dalla secona posizione, registrando il
convincente tempo di 17’21″.
Nella classifica generale, Cunego segue ora Ulissi di 1’35″, con un vantaggio di 13″ su Rubiano Chavez.
“Non è mai facile vincere partendo coi favori del pronostico, ma oggi
sono riuscito a essere molto concentrato e, con la voglia di assaporare
il successo che mi era rimasta dopo il secondo posto della
Tirreno-Adriatico, la mia deteminazione era alle stelle – ha spiegato
Malori (foto Bettini) – Nelle prime tappe, lavorando per i miei compagni
di squadra, ho avvertito buone sensazioni, quindi sapevo di stare bene.
L’unica incognita era rappresentata da una fastidiosa sinusite, ricordo
della neve e del freddo della Milano-Sanremo: le sedute di trattamento
omoenergetico con macchinari Tecarter, effettuate dalfisioterapista di
squadra Fabio Della Torre, sono state provvidenziali per riuscire a
respirare al meglio.
Quando ho visto l’ottimo tempo di Vorobyev, campione del mondo Under 23
nella specialità, ho raccolto ancora di più le forze, per partire subito
ad alto ritmo: in crono così corte, bisogna partire forte e finire
forte. Sono molto contento di esserci riuscito, anche perché questa
vittoria pone fine a una serie di successi sfiorati, alcuni per pochi
secondi.”.
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