Pozzato: pronto per la Sanremo e le Classiche

LAMPRE MERIDA | 13/03/2013 | 14:53
Come hai vissuto la Tirreno-Adriatico?
«L'ho iniziata con un po' di raffreddore, ma sono andato migliorando e questo mi ha permesso di svolgere tutti i lavori che mi ero prefissato: è stata utile in vista della Milano-Sanremo. E' vero che la pioggia e il freddo non hanno comunque aiutato, nonostante ciò sento di stare bene e sono soddisfatto di quanto fatto fino a ora. Nella tappa di Porto Sant'Elpidio mi sono ritirato a scopo precauzionale, non volevo rischiare una ricaduta del raffreddore».

Quale è la tua condizione nell'approccio alla Milano-Sanremo?
«E' una buona condizione. In questa prima parte di stagione sono riuscito ad allenarmi bene, però saprò dirti solo domenica sera se quanto fatto fino a ora sarà stato utile per raggiungere l'obiettivo. Se penso a 12 mesi fa, logicamente arrivo meglio all'appuntamento con la Classicissima: lo scorso anno venivo da una frattura e un'operazione, ora l'avvicinamento è stato senza problemi ed è stato impreziosito dal successo al Laigueglia e dalla quasi vittoria nella Roma-Maxima».

Quali saranno domenica i tuoi principali avversari e come li hai visti pedalare?
«La Milano-Sanremo è una corsa per la quale è quasi impossibile fare pronostici, la rosa dei favoriti è molto ampia. Se devo fare due nomi secchi, dico Sagan e Cancellara, ma attenzione a Cavendish: in caso di arrivo in volata, lui è il favorito numero uno.
Alla Tirreno-Adriatico ho avuto modo di studiare dal vivo molti dei miei avversari, poi ho dato un'occhiata interessata anche alla Parigi-Nizza: tutti i possibili protagonisti stanno bene».

Gli italiani Nibali e Moser potrebbero avere chance a Sanremo?
«Nibali sta pedalando forte e, con una sua azione, potrebbe far prendere alla corsa una certa piega non certo favorevole ai velocisti. Pur ritenendolo un ottimo corridore, al momento non vedo molte possibilità per Moser: per vederlo protagonista, servirebbe una corsa estremamente dura e lui dovrebbe essere bravissimo a sfruttare ogni frangente favorevole».

Come si può battere Sagan?
«Pur essendo veloce, Sagan proverà a tagliare fuori i velocisti puri come Cavendish. La speranza di base è che dopo i 300 km Peter possa perdere un po' di competitività: l'anno scorso ha sempre sofferto nei finali oltre un certo chilometraggio, però non bisogna sottovalutare che è un fuoriclasse e che migliora anno dopo anno».

Tu in che modo puoi vincere?
«Nelle ultime sette edizioni, tranne che in una occasione, ho sempre scollinato sul Poggio nelle prime cinque posizioni del gruppo: sarebbe buona cosa riuscire a portare via un gruppetto sul Poggio e poi giocarsi le proprie chance. E' sempre però difficilissimo pianificare a tavolino le mosse giuste, per provare a vincere ci vuole sempre un pizzico di improvvisazione».

C'è possibilità di maltempo sulle strade della Classicissima: cosa cambierebbe?
«L'andamento della corsa potrebbe cambiare di molto. Innanzitutto, la discesa della Cipressa diventerebbe molto scivolosa e quindi da affrontare con la massima attenzione, dato che risulterebbe selettiva. In generale, poi, l'intera gara sarebbe più dura.
Attenzione poi al vento: sulla Cipressa, col vento si sta bene a ruota e quindi i corridori sarebbero meno portati a fare selezione».

Quale può essere il punto chiave della corsa?
«E' difficile individuare un momento cruciale, ma già la salita delle Manie sarà indicativa: se la si percorre ad alto ritmo, i velocisti saranno tagliati fuori, altrimenti saranno i favoriti all'arrivo».

Pensi che la squadra possa essere all'altezza della situazione?
«Certo. Sul capitolo squadra sono tranquillissimo, anche perché alla Tirreno-Adriatico ho potuto vedere da vicino alcuni miei compagni pedalare molto bene. Conosco l'importanza della squadra alla Milano-Sanremo, devi avere uomini che ti permettano di correre tranquillo fino alle fasi cruciali: l'ideale sarebbe avere un corridore che faccia alta andatura sulle Manie, poi fino alla Cipressa due compagni che ti supportino e che eventualmente possano seguire qualche attacco. Dal Poggio in poi, conta avere le gambe».

Come si concilierà la tua presenza in squadra con quella di Petacchi?
«Abbiamo caratteristiche opposte, ma questo fatto potrebbe essere un vantaggio per la squadra. Ritengo importante decidere con la squadra, prima di partire, quale tipo di gara impostare: parleremo tra di noi e con i tecnici».

Che cosa rappresenta per te la Milano-Sanremo?
«E' qualcosa di speciale, è il sogno che vedevo da ragazzino alla tv e che sono riuscito a realizzare da corridore.
Il mio rapporto con questa corsa è molto intenso, tra l'altro non mi era mai capitato di pedalare così tanto sul percorso della Classicissima come ho fatto quest'anno.
La Milano-Sanremo è per me quello che per i corridori e gli appassionati belgi è la “Settimana Santa”».

A proposito di “Settimana Santa”, dopo la Sanremo ci saranno gli appuntamenti del Belgio. Sei pronto?
«Certo e per primo ci sarà il Fiandre: corsa fantastica, atmosfera impareggiabile ma dal lotto di favoriti più ristretto rispetto a una Sanremo. I nomi degli avversari più pericolosi sono tre: Sagan, Cancellara e Boonen. Sono convinto che Tom, nonostante i problemi avuti fino a ora, sarà molto competitivo, se non altro perché gli stimoli che gli offre la corsa sono enormi».

Al Fiandre sarà assente Ballan, ti dispiace?
«Certamente. In primo luogo, sentirò la sua mancanza come amico. Poi, dal punto di vista della corsa, Alessandro è sempre un faro al quale guardare per avere un significativo punto di riferimento».

Il terzo appuntamento è la Parigi-Roubaix, ci pensi già?
«Alla Roubaix manca ancora quasi un mese e, soprattutto, prima devo pensare a Sanremo e Fiandre. So che nel complesso dei tre appuntamenti mi gioco gran parte della stagione, quindi voglio affrontarli uno per uno con la massima attenzione e provando ad arrivare al via di ognuno di essi nel migliore dei modi».

 

How do you judge your performances in Tirreno-Adriatico?
«I started suffering for a light cold, but I got better and better and that allowed me to improve the condition in the way I aimed to: the race was very useful in view of Milano-Sanremo. It’s true that the cold weather and the rain were not the best thing for the cyclists, but I’m satisfied about what I’ve been doing until now. In Porto Sant’Elpidio stage, I quit the race as precaution, I was willing to avoid relapses».

How’s your fit in approaching Milano-Sanremo?
«My fit is good. In this early part of the season I could train well, but only on Sunday evening I’ll be able to tell if I did everything in the proper way in order to get to the target. If I compare the situation to 12 months ago, when I underwent surgery for a broken collarbone, the approach to Milano-Sanremo of this year is much more better. I could also win one race and I almost won in Roma-Maxima».

Which will be the main opponents for Milano-Sanremo and which impression did you received by them during the recent races?
«It’s so difficult to forecast the protagonist of this race, the group of the possible winner is very large. I could say that Sagan and Cancellara are the favourites, but pay attention to Cavendish: if there will be a sprint in Sanremo, he’ll be the number one. In Tirreno-Adriatico I could study live many of the opponents, then I also take a look to Paris-Nice: all the possible protagonists are pedaling very well».

Could Italians Nibali and Moser have a chance in Sanremo?
«Nibali is in good condition and if he’d attack he could change the course of the race, that could became less suitable for sprinters. Even if I think he’s a very competitive cyclist, I don’t think Moser can have many chances, since a very tough race would be need to see him protagonist».

How is possible to defeat Sagan?
«Sagan is very fast, but despite this he’ll try to eliminate pure sprinters such Cavendish.
The hope is that after the limit of 300 km he could be less competitive: last year he suffered very long distances, but I’m aware he’s a champion and he had improved for sure his endurance qualities».

In which way do you think you could win?
«In the latest seven editions, except for one year, I always reached the top of Poggio in the first five places of the group: it could be very good to select a small group on Poggio and then to battle for the victory against the members of these group. Anyway, it’s very difficult to plan the proper moves, a little bit of improvisation is needed».

The weather could be bad on Classicissima roads: how the race would change?
«It could change so much. First of all, Cipressa downhill will become slippery and, as consequence, selective. Then, all the race will be more demanding. It would be also important to pay attention to the wind: on Cipressa, if there will be strong wind, few riders will try to attack».

Where is the key place of the race?
«It’s difficult to detect it, but Le Manie climb could be indicative: is it will be covered at a high pace, the sprinters will be out, otherwise they’ll be the favourites in Sanremo».

Do you think your team could be competitive?
«I’m very happy for what concerns the team, I’m sure all the member will be competitive and I appreciated live in Tirreno-Adriatico how they’re in a good condition.
I’m aware that in Milano-Sanremo the team is fundamental for being supported in a perfect way until the key moments. It would be perfect to rely on a mate that raises the pace on Manie, then two riders that on Cipressa could give their support and eventually join the attacks. After Poggio, your legs are important».

How will the cohabitation with Petacchi will work?
«We’ve got opposite qualities, but this could be an advantage for the team. I think it will be important to plan with the team which kind of race to set».

What is Milano-Sanremo for you?
«It’s something special, it’s my childhood dream that I could make true. My feeling with the race is very intense, it have never happened to pedal so many times on Classicissima course as this year. Milano-Sanremo is for me the same the “Holy Week” is for the Belgians».

Talking about “Belgian Holy Week”, after Sanremo you’ll face the Belgian Classics. Are you ready?
«Yes and first of all I’ll focus my attention on Ronde Van Vlaanderen: outstanding race, magic atmosphere, but it’s also important to point out that the group of favourites is smaller than in Milano-Sanremo. I think the toughest opponents could be Sagan, Cancellara and Boonen. I’m sure Tom, despite the health problems, will be very competitive».

Are you sad Ballan won’t be there battling?
«I’m very sad. I’ll miss him first of all as friend, then as key rider of the races, since he has always been an important reference point».

The third appointment is Paris-Roubaix, do you already think about it?
«The race will take place in more or less one month and, most of all, I must think about Sanremo and Ronde Van Vlaanderen as first. I’m aware in these three races I’ll focus most part of my season, so I strongly want to face them one by one, paying top attention».
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