| 25/10/2012 | 09:13 È successo anche questo. Ha detto anche questo. Nonostante nessuno l'abbia fatto notare, alcuni l'hanno notato. Il direttore del Tour de France Prudhomme ha invitato i manager sportivi ad
aderire al Mpcc, il Movimento per un ciclismo credibile che si vuole
paladino dell'antidoping. Alla vigilia della presentazione di ieri i team manager si sono visti e a loro è stato consigliato di lasciare a casa i corridori che hanno avuto in passato almeno sei mesi di squalifica per pratiche illecite. Al momento l'Mpcc conta 11 membri: «Il mondo
del ciclismo lavora da molti anni a un vero cambiamento culturale - ha
detto il direttore del Tour - ma non è ancora abbastanza. I manager sono
una pedina essenziale, devono essere i guardiani nel vero senso del
termine». Quindi, un invito chiaro a tenere al guinzaglio i loro corridori. Che troppo spesso si allontanano, sporcano, scodinzolano, finiscono anche sul palco del Palazzo dei Congressi, e traggono in inganno il povero direttore del Tour, che non se ne avvede e probabilmente lo inviterà pure al Tour e lo premierà perché è e resta chiaramente il più forte. Di chi parliamo? Di Tour ne avrebbe vinti tre, ma uno glielo hanno tolto. Chi è? Ad ogni modo, bando agli indovinelli, davanti a certi dirigenti, a queste persone che cancellano i sette Tour di Armstrong e tengono nei loro albi d'oro Riis e Ullrich, io tiferò sempre per Alberto Contador. E invece di fare i Movimenti, per una volta, provate a stare fermi. È meglio. Molto meglio.
Pier Augusto Stagi, direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it
L'unico vero grande problema del ciclismo che è anche il più grande incentivo al doping è la grandi differenza di guadango tra corridori che corrono le stesse corse: milioni di euro - 30.000€, 40.000€ (se va bene). Di fronte a questo nemmeno la squalifica a vita alla prima infrazione è un valido deterrente.
Tutto il resto è fumo negli occhi (limite all'ematocrito, controlli sul sangue, codice etico e chi più ne ha più ne metta)o ipocrisia.
saluti
Claudio Pagani
E Pantani?
25 ottobre 2012 12:30dany74
Il Direttore di è dimenticato dell'utilizzatore di EPO all'epoca della squadra Carrera.
Qui ci vuole una errata corrige.
Dany74
E dai...
25 ottobre 2012 13:25pickett
Caro Stagi,i conti non riesce proprio a farli bene.Il Tour 2007 lo aveva stravinto Rasmussen,umiliando A.C. sull'Aubisque.Dimentica?O pensa che A.C. avrebbe ribaltato la classifica nell'ultima tappa,sull'impervia salita dei Campi Elisi?
dany74
25 ottobre 2012 14:35pctips
Caro, "un bel tacer non fu mai scritto"...
Alcuni commenti gratuiti fanno venire la pelle d'oca
Considerazione
25 ottobre 2012 16:19digonla
Ognuno è libero di scirvere ciò che ritiene giusto ma, per favore,
prima di parlare del PIRATA, si sciacqui la bocca.
Rispetto
25 ottobre 2012 18:31dany74
Il rispetto ci vuole oltre che per i morti anche per i vivi!
Io non taccio, leggo, mi informo e dico la mia opinione
25 ottobre 2012 19:10dany74
Il 29 ottobre 1998, però, i NAS sequestrarono alcuni file nel suo Centro di studi biomedici applicati allo sport dell'Università di Ferrara, che mostravano variazioni di ematocrito preoccupanti. Tre ciclisti - Guido Bontempi, Claudio Chiappucci e Piotr Ugrumov - avevano un valore superiore al 60%. I fondisti che avevano vinto 8 delle 9 medaglie di Lillehammer risultarono anomali: 55,5% Manuela Di Centa, 56,5% Silvio Fauner, 54,2% De Zolt, 53,7% Giorgio Vanzetta, 57%,5 Marco Albarello. Tra i ciclisti presentavano valori a rischio Marco Pantani 58,0%, Ivan Gotti 57,0%, Bjarne Riis 56,3%, Maurizio Fondriest 54,6 %, Stephen Roche 54,2%, Eugeni Berzin 53,9%, Gianni Bugno 52%. Paradossalmente, mentre nel suo centro si somministrava l'eritropoietina, Conconi aveva ricevuto dal CIO l'incarico di mettere a punto il test per l'individuazione di tale sostanza. La sentenza del processo che ne seguì, depositata il 16 febbraio 2004, assolse per prescrizione del reato Conconi e i suoi collaboratori Giovanni Grazzi e Ilario Casoni, ma denunciò che avevano "per alcuni anni e con assoluta continuità fiancheggiato gli atleti elencati nella loro assunzione di eritropoietina, sostenendoli e di fatto incoraggiandoli nell'assunzione stessa con la loro tranquillizzante e garante rete di controlli dello stato di salute, di esami, di analisi, di test tesi a valutare e ottimizzare gli esiti dell'assunzione in vista dei risultati sportivi": un doping scientifico. Il magistrato provò che Casoni alterava i valori dell'ematocrito nelle cartelle dei fondisti, che passava al medico federale Claudio Locatelli, "per nascondere i valori più alti, sintomatici di un trattamento con EPO" e che Grazzi nel 1993 somministrava direttamente EPO a Chiappucci, Roche, Guido Bontempi, Rolf Sorensen e Mario Chiesa. Ferrara era dunque una centrale del doping.
Fonte: Treccani enciclopedia dello sport
i più attenti
26 ottobre 2012 11:27terry
Lo hanno notato i più attenti!
Come sempre,grande Stagi!
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