Vincenzino Santoni, le Continental e Di Rocco

| 14/01/2011 | 19:44
Caro direttore,

dall'intervista al presidente Di Rocco (apparsa oggi sulla gazzetta dello sport)  molto bella e positiva per il movimento ciclistico, c'è stato un passaggio che non mi trova daccordo quando parla delle continental. Prima di tutto dice una cosa non vera quando tratta del numero delle continental negli anni passati in Italia, non erano 15 ma bensi: 2006/2, 2007/2, 2008/0, 2009/1, 2010/2. Il suo ragionamento non è leale e onesto se si vuol far passare come in regola le italiane e non in regola le altre. Secondo il ragionamento del presidente Di Rocco, presidente che io stimo e rispetto, questo giudizio allora lo si estende  anche alle professional italiane con società estere. Vado  spesso in bici con i ragazzi tesserati dalle due società continental italiane e da ciò che mi raccontano:  molti i punti interrogativi.
 La scelta del paese secondo il mio parere è dovuta:  sia per le professional che continental dai costi di gestione, purtroppo in piena era globalizzazione le imprese si spostano dove c'è più convenienza, attuale è il momento che sta vivendo la Fiat.
 Certo il problema esiste, ma i problemi non si risolvono sparando nel mucchio, basterebbe confrontarsi in un tavolo, parlare di ciò che può andare e ciò che non può andare creando un regolamento ad ok per le Continental che sono numerosissime e contribuiscono anche a portare euro nelle casse dell'Uci, contribuiscono a far avvicinare i corridori nel mondo del professionismo ed ad avvicinare nuovi sponsor che appassionandosi del movimento possono crescere per avventure più importanti.
 Giusto che ci siano regole, certe per tutti, ma devono essere uguali in tutta la comunità europea. A mio giudizio un corridore continental dovrebbe avere un contratto diverso da quello di una professional o pro-tour e anche una contribuzione minore visto che le continental effettuano un calendario inferiore delle altre ed hanno anche un trattamento di gran lunga inferiore dagli organizzatori. Io collaboro per una nuova società continental, due sponsor nuovi italiani, il nome: ORA HOTELS – CARRERA BICI (Davide Boifava). I corridori sono sedici il direttore è Antonio Salutini, stiamo lavorando nelle regole ed in più sto cercando di far fare uno sforzo economico al team  per attuare il passaporto biologico.

cordialmente Vincenzino Santoni



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COMMENTI
Ma dove stiamo finendo?
14 gennaio 2011 20:16 gipi66
Lungi da me l'idea di prendere le difese di Di Rocco, ma sentir nominare i vocaboli "lealtà" e "onestà" da parte di uno come Santoni, è da doppiosaltomortalecarpiatoall'indietro!!!!

Egr Sig Santoni
14 gennaio 2011 20:18 limatore
ma non si vergogna? nel mondo del ciclismo ricordano ancora le vittorie di Coppi e Bartali, si figuri se non ricordano le sue "malefatte". Faccia un favore al ciclismo, metta su una squadra di calcio!

Retribuzioni 2007
14 gennaio 2011 21:10 Paolo53
Caro Vincenzo, prima di iniziare a collaborare per nuovi progetti e compiere sforzi economici, vedi di fare lo sforzo di pagare ai tuoi corridori Aurum Hotel 2007 le sette mensilità ancora mancanti.
Inizia da qui!!

Non è proprio santo....ma....
15 gennaio 2011 09:06 trentiguido
Per quel che mi ricordo non ha sempre avuto problemi e fatto brutte cose nel ciclismo. Ma nell'ambiente accade spesso che si ricorda solo le cose negative, specialmente di certe persone come Santoni schiette, estroverse, ma dirette e che dicono il loro parere senza peli sulla lingua. Cmq al di là degli ultimi anni, che onestamente non conosco le vicende da voi descritte, io ricordo che Santoni è stato l'ultimo Manager a portare un pò di innovazioni ingaggiando Cipollini nel 2002, dato da molti per vecchio e alla deriva, ma se non sbaglio assieme vinsero praticamente tutto!!! Ma anche gli anni precedenti quando era alla guida della Cantina Tollo ricordo benissimo che pure essendo un pò "eccentrico" ottenne dei bei risultati con altri corridori importanti. Non ricordiamo solo le cose negative.....guidotrenti.it

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