
CASTELMARTINI(PT).- Domani lunedì 22 novembre è un anno dalla tragica morte avvenuta in seguito a un incidente stradale nei pressi di Vinci, di una delle più belle promesse del ciclismo toscano e nazionale, Antony Orsani. Il diciottenne di Castelmartini rimase vittima dell’incidente mentre si allenava con i nuovi compagni di squadra della Mastromarco Sensi Benedetti Mapooro, società per la quale da under 23 avrebbe dovuto gareggiare nel 2010. A Orsani, già campione italiano juniores a cronometro e vincitore di altre importanti gare come allievo e come juniores, sono state dedicate nei mesi scorsi alcune iniziative compresa una specifica gara a Lui intitolata (oltrechè a Franco Ballerini) e svoltasi con partenza ed arrivo proprio nei pressi della sua abitazione a Castelmartini, dove al termine di una volata contrastata e discussa, furono retrocessi Elia Favilli e Giuseppe Di Salvo a favore del venezuelano Jonathan Monsalve che aveva tagliato in terza posizione la linea di arrivo. La tragica morte di Orsani fu una improvvisa e dolorosa perdita per il mondo del ciclismo che ricorda la sua grandezza; Antony sapeva farsi amare ed offrire al tempo stesso allegria, gioia, simpatia e spensieratezza. Un giorno a Stabbia ci disse che avrebbe partecipato volentieri all’Isola dei Famosi, un’altra volta che avrebbe fatto volentieri anche l’opinionista come Cassani o Martinello in tv. Grande e ineguagliabile Antony anche in queste espressioni frutto di un carattere aperto, sincero, pieno di vita. Ai suoi amici di Castelmartini, al gruppo Mastromarco Vincenzo Nibali e non solo, va dato atto di averlo ricordato con affetto, e lo faranno ne siamo certi anche in questi giorni, assieme al papà Lauro, alla mamma Immacolata, al fratello, alle due sorelle. E nel momento in cui ricorre questo triste anniversario diciamo anche che la corsa di Castelmartini dovrà proseguire nel tempo, l’impegno di tutti sarà quello di essere presenti per ricordarlo, come abbiamo voluto fare noi con questo modesto ricordo a un anno dalla sua scomparsa, quando ancora una volta il destino beffardo, che si accanisce spesso sui migliori aveva vinto, ma lassù, dove vincono i buoni, sappiamo che vincerà ancora Lui.
ANTONIO MANNORI