
Tadej Pogacar, nonostante le straordinarie qualità, oggi alla Parigi-Roubaix si è dovuto accontentare del secondo posto alle spalle di Mathieu van der Poel. Lo sloveno probabilmente ha pagato l’inesperienza in questa corsa e anche un problema alla bici negli ultimi chilometri, certamente non lo ha aiutato a recuperare il ritardo che aveva verso l’olandese.
Il campione del mondo all’Inferno del Nord tornerà sicuramente e si è complimentato con Van der Poel per la straordinaria vittoria. «Se fossi un bambino, Mathieu sarebbe sicuramente il mio idolo – ha detto Pogacar all’arrivo - Non ho mai pedalato mettendo così tanta potenza prima. Ma dopo questa esperienza tornerò con ancora più ambizione, per vincere ».
La scorsa settimana l’iridato ha vinto il Giro delle Fiandre in un modo straordinario, ma non è riuscito a ripetere l'impresa alla Parigi-Roubaix. Il suo modo di correre grintoso e tattico ha impressionato gli avversari e il pubblico, con tutta una serie di attacchi che caratterizzano il suo modo di correre. Non tutto però è andato nel modo giusto e lo sloveno ha ammesso di aver commesso degli errori.
«Sono entrato in quella curva troppo velocemente perché stavo guardando le moto davanti a me e nella mia testa avevo solo il pensiero di andare dritto. E poi all'improvviso è arrivata quella curva, velocissima. E’ successo, ma avrei dovuto saperlo».
Riflettendo a sangue freddo, Pogacar è convinto che nulla avrebbe cambiato il risultato di questa Roubaix, perché Van der Poel si è dimostato un avversario troppo forte. «A prescindere da quanto sia accaduto in curva, non avrei avuto alcuna possibilità contro Mathieu se ci fosse stato un arrivo in volata. È un grande campione. Ed è un grande onore gareggiare contro di lui e mi dà sempre una motivazione in più».
Pogacar non ha vinto, ma probabilmente questa è una corsa che farà parte un giorno del suo palmares, perché campioni come lui riescono veramente a vincere tutto. Lo sloveno è un fuori classe nei grandi giri, ma ama molto correre la Classiche e con la Roubaix, ha instaurato un rapporto speciale.
«Mi sono innamorato di questa gara sette anni fa e la cosa non è cambiata, anzi. È stato fantastico correre qui, anche se è stata una delle gare più difficili che abbia mai fatto. Ho spinto al massimo solo in poche gare, ma mai come in questa. Poi c'è lo stress che aumenta prima di ogni sezione di pavé. Spero che in futuro non sia così difficile, ora che ho maturato questa esperienza forse tornerò. Anzi, torneremo l'anno prossimo ancora più motivati e con l’intento di lottare per la vittoria».
La UAE Emirates, ha corso veramente bene e Pogacar è molto soddisfatto del lavoro dei suoi compagni. «Oggi è stata una grande gara per la nostra squadra. Abbiamo piazzato due uomini tra i primi cinque. Questo ci dà la motivazione e la consapevolezza che possiamo tornare l'anno prossimo con una squadra ancora più forte per cercare risultati importanti anche nei prossimi anni».