Giacomo Agostino, nato il 28 settembre 2008, è un altro prospetto molto interessante arrivato alla corte di patron Carlo Giorgi e del direttore sportivo, il sagace Leone Malaga, nell’orobico Team F.lli Giorgi. Corridore completo, che sin qui ha dimostrato di sapersela cavare in tutte le salse (si difende in salita ed è veloce), tra le categorie Esordienti e Allievi ha confezionato 7 vittorie in quattro stagioni. Nel 2024, al secondo anno tra gli Allievi con la casacca del Pedale Senaghese, ha tagliato primo il traguardo in tre province: a Bregnano nel Comasco, a Borgo Ticino nel Novarese in Piemonte e a Marcallo con Casone nel Milanese. A questi successi va aggiunto la classifica finale del 75° Giro della Provincia di Como e tanti ottimi piazzamenti in corse importanti come il secondo posto in classifica nella breve corsa a tappe in provincia di Pisa “Tre Giorni di Ponsacco”, il quarto posto al Trofeo Feralpi a Lonato nel Bresciano, la quarta piazza nella blasonata Coppa Diddi ad Agliana in Toscana, la settima posizione nella corsa di fine stagione con arrivo sul mitico Ghisallo, e per un soffio è rimasto fuori dalla top ten ai campionati italiani a Marginone di Altopascio nel Lucchese.
Giacomo studia al Liceo Scientifico Gian Battista Grassi di Lecco (è al terzo anno), vive nel Lecchese a Nava piccola frazione di Colle Brianza, con la famiglia composta da papà Maurizio (cuoco in un ristorante brianzolo), mamma Milena Colombo casalinga, la sorella maggiore diciottenne Allegra e il fratello minore Martino di quindici anni che pratica il canottaggio.
Giacomo ha iniziato a gareggiare nei Giovanissimi tra i G3 e l’avvicinamento alla bicicletta è stato praticamente casuale.
“Come tutti prima giocavo a calcio, nell’Ars Rovagnate, ma c’era mio fratello che giocava a rugby ed era indeciso se continuare a praticarlo o cominciare col ciclismo che lo appassionava moltissimo guardando le corse in televisione. Ho accompagnato Martino all’Uc Costamasnaga, il team che è vicino a casa nostra, dove lui avrebbe dovuto iniziare: l’allenatore mi ha chiesto se volevo anch’io provare col ciclismo, ho accettato, mi è piaciuto e sono andato avanti lasciando il calcio”.
Giacomo vive a Colle Brianza, la salita legata a filo doppio all’altro strappo del Lissolo, entrambe le rampe sono il piatto forte di tutte le edizioni della Classica di fine stagione dei professionisti: la Coppa Agostoni.
“Non in tutti gli allenamenti, ma molto spesso mi alleno sulle rampe del Lissolo, è una salita che conosco bene”.
Quindi un domani, nemmeno troppo lontano, sogni di essere al via di questa blasonato corsa?
“Sì mi piacerebbe. Ma se si parla di sogni li faccio ma per altre corse: Giro d’Italia, Tour de France… Corse che, penso, sia nei sogni di tutti quelli che praticano il ciclismo agonistico”.
Sei approdato all’autentica corazzata tra gli Juniores costruita abilmente negli anni da Carlo Giorgi, Leone Malaga e tutto lo staff. Cosa pensi di poter dare, al primo anno in categoria, alla squadra e cosa pensi di poter fare singolarmente?
“Non ho grandi aspettative per il prossimo anno. Spero comunque di fare bene, aiutare sicuramente la squadra nella quale ho tanti compagni molto validi. E magari, se ci sarà l’occasione, di avere qualche soddisfazione personale già durante la prima stagione”.
Nel Team Giorgi, al secondo anno tra gli juniores, c’è un certo Giacomo Rosato scalatore puro che nel 2024 ha firmato la bellezza di 7 importanti vittorie. Ti piacerebbe ripercorrere le sue orme?
“Lo conosco già quando era allievo, secondo me è un grande corridore, mi piace molto e sicuramente penso che ci potrà insegnare tanto. Spero di vincere quanto ha vinto lui…”
Cosa ti ha colpito in questi primi approcci al Team Giorgi?
“La cosa più evidente che ho subito notato è che qui c’è un grande spirito di squadra e tutti si danno una mano, uno con l’altro”.
Ci sono stati corridori lecchesi di alto livello arrivati al professionismo. Tanto per citare dei nomi Giacomo Fornoni di Rogeno campione Olimpico nella 100 km a squadre a Roma nel 1960, Tino Conti di Nibionno terzo al Mondiale di Ostuni nel 1976, Gianluca Sironi da Lomaniga di Missaglia campione del mondo a cronometro e bronzo in linea tra i dilettanti nel 1996. Potresti essere tu tra qualche anno a riportare la provincia di Lecco in auge?
“Speriamo, me lo auguro. Però bisogna vedere come evolve la mia carriera. Certo mi piacerebbe molto arrivare a certi livelli, ma è tutto da scoprire col tempo”.
Come riesci a conciliare lo studio a Lecco, gli allenamenti e le gare col team che ha radici nella provincia di Bergamo?
“Da juniores ognuno si allena indipendentemente e questo quindi non è un grosso problema. E’ comunque difficile conciliare lo sport e lo studio: io frequento una scuola abbastanza impegnativa e devo dedicare a questo tante ore anche al pomeriggio. Molte volte sono in difficoltà perché non riesco a conciliare gli allenamenti con lo studio”.
Cosa ti ha detto Leone Malaga per convincerti ad indossare la maglia del Team Giorgi?
“Nulla in particolare. Mi ispira molta fiducia e credo che sia la persona giusta per il prosieguo del mio percorso ciclistico”.
Il Team F,lli Giorgi ne ha lanciati di corridori in questi anni, Giacomo Agostino non fa voli pindarici, non sogna ad occhi aperti ma è un ragazzo che appare già molto concreto. Il team di Torre de’ Roveri, in lizza nella categoria juniores dal lontano 1997, potrebbe davvero avere tra le mani un altro prospetto da mandare in orbita…
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.