Il tecnico della nazionale belga Sven Vanthourenhout, in un incontro con la stampa di casa, ha fatto il punto sui Giochi di Parigi e non ha dubbio su chi saranno i favoriti per l’oro olimpico. Per lui il nostro Filippo Ganna e il giovane britannico Joshua Tarling, si contenderanno l’oro per la prova a cronometro, mentre Remco Evenepoel, per lui rimane il favorito per la prova in linea.
«Remco sta facendo veramente un gran Tour. Sta correndo in modo molto intelligente ed è in ottima forma sia fisicamente che mentalmente. Sapevo che la sua forma sarebbe migliorata dopo il Delfinato. Conosce perfettamente se stesso e sa fino a che punto può arrivare senza esplodere e penso che lo vedremo sul podio finale».
Remco si è preparato molto per il Tour e, considerando che questa è la sua prima esperienza, sicuramente si sta comportando molto bene. Vanthourenhout pensa però che la preparazione specifica per la Grand Boucle in qualche modo non favorirà il belga per la prova a cronometro di Parigi, mentre è certo che Ganna e Tarling, che stanno lavorando in particolare per la prova contro il tempo, saranno favoriti.
«Considero Remco il migliore nella cronometro in termini di puro potenziale, ma questi due rivali (Tarling e Ganna) hanno scelto una preparazione molto specifica in vista dei Giochi e questo per me fa la differenza tra l'essere un grande favorito o semplicemente un favorito per le medaglie».
Il tecnico belga però pensa che Evenepoel possa comunque salire sul podio olimpico anche se il successo vero, potrebbe arrivare dalla prova in linea, che per il dislivello totale, vede favorito il giovane della Soudal-Quick Step.
«Il percorso olimpico sembra una Classica fiamminga, il circuito intorno a Parigi è piuttosto difficile. Non è mai piatto, è una corsa estenuante, 270 km con 3.000 metri di dislivello, che richiederà grandi risorse ai corridori quando avranno già 200 chilometri nelle gambe. È un percorso dove Remco può fare bene».
A Parigi ci sarà anche Wout Van Aert e per Vanthourenhout, il fiammingo sta migliorando e potrebbe far bene sia a cronometro che nella prova in linea.
«Questo Tour deve essere un po' strano per Wout perché non è abituato ad affrontare la gara più importante del mondo con una condizione come questa. Sicuramente è in grado di fare una buona cronometro a Parigi, tuttavia, credo che le sue qualità siano probabilmente più adatte alla corsa su strada, che per certi aspetti ricorda il percorso di Glasgow».
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