Niamh Fisher Black è stata una delle protagoniste assolute delle ultime edizioni della corsa rosa, maglia bianca nel 2021 e nel 2022, più volte all’attacco e con tantissimi piazzamenti. La neozelandese della Sd Worx non aveva mai vinto una tappa eppure c’era andata spesso vicino, una vittoria che aveva sempre sognato arrivando anche a sfiorarla, una rincorsa che pareva infinita e che finalmente oggi ha afferrato a Toano, il primo arrivo in salita del Giro Women 2024.
«Questa vittoria significa davvero molto per me, non è il mio primo Giro, ma la mia prima vittoria nella corsa rosa, forse è in assoluto la più importante della mia carriera. Quest’anno ci sono le Olimpiadi, un appuntamento in cui non basta essere al massimo della forma, serve sempre qualcosa in più, io credo di essermi allenata bene e questo successo mi fa credere finalmente nelle mie possibilità. Più volte ci sono andata vicina, ma c’era sempre qualcosa che non andava e che sbagliavo, ora finalmente posso dire di aver vinto. La maglia azzurra è un riconoscimento prezioso, indossarla mi fa pensare che ho i numeri giusti per combattere con le migliori e magari pensare anche un po’ più in grande, per esempio la maglia rosa» spiega un’emozionatissima Niahm Fisher Black a tuttobiciweb subito dopo il traguardo dove ha ricevuto immediatamente i complimenti della compagna di squadra Lotte Kopecky che ha chiuso in seconda posizione.
La Sd Worx ha giocato di strategia e facendo tutto alla perfezione ed ora potrebbe creare non pochi problemi alla Lidl Trek. Lotte Kopecky è ora in seconda posizione a 13” da Elisa Longo Borghini, mentre Niham è poco più indietro a esattamente 1’00”. «Nessuno di noi conosceva veramente la salita, ho parlato con le altre ragazze del gruppo e nessuna di loro l’aveva provata. In squadra l’abbiamo studiata via video e sapevamo benissimo che il caldo l’avrebbe pesantemente caratterizzata, dovevamo idratarci bene ed agire di conseguenza - prosegue Fisher Black –. Lotte ha fatto una prova incredibile, è riuscita a rimanere davanti con tutte le scalatrici e poi ha colto un bel secondo posto. Essendo in due abbiamo cercato di giocare di tattica: lei sicuramente avrebbe fatto la differenza allo sprint, mentre io non potevo fare altro che giocare d’anticipo, una volta che sono uscita dal gruppo ho cercato di usare al meglio le mie carte.»
Il Giro è solo alla terza tappa, ma ormai è più che chiaro che Niham Fisher Black si candida come pretendente ufficiale alla maglia rosa. Il Blockhaus le fa gola così come la tappa dei muri molto affine alla campionessa del mondo. Prima delle micidiali tappe abruzzesi ci sono però delle giornate intermedie in cui c’è da fare molta attenzione. «Ci aspettano due tappe molto difficili da interpretare perché effettivamente non c’è una grande salita che può fare la differenza. Domani per esempio ci sono delle salite molto pedalabili, è un percorso vallonato perfetto per una fuga, vedremo cosa farà il resto del gruppo. Noi siamo messe molto bene nella generale, ma credo che la Lidl Trek avendo la maglia rosa abbia anche il compito di controllare la corsa. Sono la squadra in assoluto più forte in corsa e sarà compito loro gestire l’evolversi della tappa» ci dice la fuoriclasse neozelandese promettendo che proverà a lasciare nuovamente il segno.
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