EVENEPOEL. «TOUR E OLIMPIADI, IO DARO' IL MASSIMO E VOGLIO IL MASSIMO»

INTERVISTA | 26/06/2024 | 09:45
di Francesca Monzone

Remco Evenepoel ieri ha deciso di dedicare qualche minuto alla stampa di casa. Questa doveva essere l’intervista rilasciata al temine dei campionati nazionali della scorsa settimana, ma il corridore della Soudal-Quick Step non ha partecipato per questioni di salute, così ieri ha voluto comunque incontrare via zoom alcuni media. «Mi sento abbastanza bene, ma molti corridori hanno lasciato il Delfinato con il raffreddore e alcuni anche con qualcosa di più serio – ha detto Evenepoel riferendosi ai casi di Covid -. Ho avuto la fortuna di non aver preso nulla di serio, poi mi sono allenato con il maltempo per alcuni giorni e il mio corpo ne ha risentito. Non sono mai stato molto male, ma avevo una frequenza cardiaca leggermente elevata».


Il belga però non si è mai fermato e, anche se non ha partecipato alle prove nazionali, ha deciso di fare alcune ricognizioni sul percorso del Tour e tra queste c’era la cronometro da Nuits-Saint-Georges a Gevrey-Chambertin.


«Stavo veramente male e non ho preferito fare la ricognizione della cronometro del Tour rispetto ai Campionati nazionali. Quella ricognizione della cronometro era stata già  pianificata. Avevo un lieve raffreddore e per questo ho provato il percorso con calma, senza andare in profondità. Pedalare a tutto gas non sarebbe stato intelligente. Sono sincero, avrei preferito correre il campionato nazionale».

Evenepoel si è allenato in altura e, nonostante le temperature rigide di un'estate che tarda ad arrivare, è riuscito a portare a termine il suo programma di allenamento.

«Faceva abbastanza freddo. Abbiamo iniziato e finito con il brutto tempo, ma in generale ho potuto allenarmi bene e recuperare nel modo corretto e anche per il peso mi trovo dove volevo essere».

La Soudal-Quick Step si presenta con una squadra forte ed Evenepoel è soddisfatto dei compagni che correranno con lui  il Tour. «Naturalmente non sono stato io a decidere al cento per cento chi sarebbe venuto con me al Tour. Ma penso che partiremo con una delle migliori squadre, date le risorse di cui disponiamo. Purtroppo Mattia Cattaneo è malato e non potrà venire. Questa è certamente una grande perdita, ma Louis Vervaeke sarà in grado di prendere il suo posto. Il nostro team è molto stabile ed esperto e possiamo dire di avere un po' di tutto. Yves Lampaert, Gianni Moscon e Casper Pedersen sono i nostri passisti e uomini di fatica. E con Mikel Landa, Jan Hirt e Ilan Van Wilder abbiamo tre scalatori puri».

La nazionale belga ha annunciato chi saranno i corridori che andranno alle Olimpiadi e con Evenepoel, ci saranno Wout van Aert, Jasper Stuyven e Tiesj Benoot.

«Sapevamo da un po’ quali sarebbero stati i corridori per le Olimpiadi. Non penso che sia stata una scelta facile per il nostro tecnico Vanthourenhout. C'erano già due posti stabiliti da tempo per me e Wout, quindi si potevano scegliere solo altri due corridori. Penso che Jasper e Tiesj abbiano meritato la loro convocazione. Entrambi hanno avuto una primavera molto positiva. Jasper stava molto bene prima della caduta di marzo ad Attraverso le Fiandre. Alla Ronde e alla Roubaix avrebbe davvero potuto competere per i posti migliori. E Tiesj è una certezza. Naturalmente anche altri uomini che non sono stati scelti e meritavano di andare a Parigi, Jasper Philipsen e Arnaud De Lie, per esempio. Anche Quinten Hermans avrebbe potuto fare qualcosa sul percorso di Parigi».

Il tecnico  Vanthourenhout ha scelto Benoot, un uomo che storicamente ha sempre corso per Van Aert e questo potrebbe far pensare che alle Olimpiadi, il Belgio possa correre con due leader o favorire uno. «Non credo ci siano stati favoritismi, sono stati scelti corridori che vanno tutti d’accordo tra loro. Appartengono alla stessa classe, mentre io ho sei anni di meno e appartengo a una generazione diversa. Jasper e Tiesj hanno meritano davvero il loro posto. Se la squadra olimpica su strada fosse stata composta da cinque uomini, sarebbe stato più semplice nominare qualcun altro che avrei chiesto io. Siamo tutti professionisti, tutti sapremo quali sono i nostri compiti e non ci saranno problemi». 

Questo è l’anno delle Olimpiadi, che sono, come di consueto, attaccate al Tour. Ci sono corridori che hanno puntato come obiettivo principale la corsa a cinque cerchi, mentre altri il Tour. Per Remco invece, si potrebbe trattare di una doppia scelta.

«In un anno olimpico può essere normale che il pensiero vada ai Giochi più che a qualsiasi altra gara, ma per me quest’anno è il primo vero Tour e voglio essere al massimo e dare il massimo. Dividiamo il mese di luglio in due periodi, ma sono entrambi estremamente importanti. E io sono iperambizioso per entrambi».

Copyright © TBW
COMMENTI
batoste
26 giugno 2024 20:33 maxlrose
ho l'impressione che prenderà una serie di imbarcate da paura...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Romain BARDET. 10 e lode. Una vittoria ottenuta con una condotta di gara accorta e intelligente. Parte quando deve partire e poi con una generosa resistenza... resiste al ritorno del gruppo. Per il transalpino è il primo successo di stagione,...


All'arrivo aveva l'umore talmente nero da non voler parlare con nessuno, poi una volta fatta la doccia Alberto Bettiol ritrova un piccolo sorriso e accetta di commentrae quella che comunque resta una giornata speciale, prima di dare un bacio alla...


Alla prima tappa dell'ultimo Tour de France della sua carriera. Romain Bardet prova la gioia più grande: vince la Firenze-Rimini di 206 km e conquista una maglia gialla che finora non aveva mai indossato. Il trentaquattrenne francese ha attaccato sul...


Un primato che nessuno vorrebbe mai conquistare, un sogno che si infrange: Michele Gazzoli è il primo corridore ritirato del Tour de France. Il venticinquenne bresciano è stato costretto ad arrendersi ancora prima di affrontare il Barbotto, la salita più...


È la campionessa europea in carica nella prova su strada ma oggi Mischa Bredewold ha dimostrato di essere in un buon momento di forma ed è andata a vincere la prova a cronometro in programma nella quinta tappa del Thüringen...


Probabilmente Dario Nardella lo sapeva, perché i suoi concittadini li conosce molto bene e aveva messo in conto che per una città come Firenze il Tour avrebbe aggiunto poco, anche se poi il mondo in tivù ha potuto solo apprezzare...


Giada Silo è la nuova campionessa italiana su strada della categoria donne juniores. La vicentina del Breganze Millenium ha vinto per distacco la prova tricolore di Casella (Genova) dove ha preceduto di 37" Silvia Milesi della Biesse Carrera e 1'19"...


A 100 anni dal primo successo di Ottavio Bottecchia, il Tour rende omaggio al ciclismo italiano con la Grand Départ da Firenze. Per tre giorni, l'Italia è al centro di un evento di portata planetaria, che permette di ammirare le...


Si chiude con una volatina di quattro corridori la quarta tappa del Giro di Slovacchia da Partizánske a Ruzomberok. Lo spunto vincente è quello del tedesco Johannes Adamietz, della Lotto Dstny, che supera l'ucraino Kyrylo Tsarenko della Corratec Vini Fantini,...


Sergio Meris trionfa nella quarta tappa del Giro del Veneto e consolida il primato in classifica generale. Il bergamascao della MBHBanck Colpack Ballan CSB sfodera una gran volata a Scomigo di Conegliano dove anticipa un folto gruppo di corridori. Nella...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi