Primoz Roglic è pronto per il Tour de France e si candida al ruolo di avversario numero uno di Tadej Pogacar. Dopo il successo di tappa ieri al Giro del Delfinato, lo sloveno oggi ha fatto sua anche la tappa regina della corsa, aumentando il suo vantaggio in classifica generale.
Nella classifica generale Roglic ha un vantaggio di 1’02” su Matteo Jorgenson e di 1’13” su Derek Gee, mentre Aleksander Vlasov, è quarto a 1’56”. Ancora un risultato negativo per Remco Evenepoel, che ha chiuso con un ritardo di 1’46” ed è scivolato dal secondo al sesto posto della classifica.
«Oggi il nostro obiettivo non era la vittoria della tappa – ha detto Roglic al termine della corsa –: dovevamo comunque prendere il controllo della corsa dal chilometro zero e tutti i miei compagni lo hanno fatto. Tutti i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. Il mio intento era quello di stare al riparo ma non è stato facile con le condizioni che c’erano. Ma a alla fine ho avuto le gambe per finire il lavoro e abbiamo vinto. Domani ci aspetterà un'altra giornata molto dura».
Per lo sloveno questa è la seconda vittoria consecutiva al Giro del Delfinato e la terza con la maglia della Bora-Hansgrohe. Roglic adesso vuole finire nel migliore dei modi la corsa francese che si concluderà domani e poi guardare al Tour, il suo obiettivo più importante dell’anno.
«Mi sentivo bene oggi, quindi mi sono detto che potevo provarci ancora. Dopo la caduta avuta due giorni fa è bello vivere questi momenti, è vero che oggi faceva freddo, in particolare dopo la prima salita e aspettiamo l'estate e che il tempo migliori, ma le priorità adesso sono altre».
Roglic ad aprile era stato costretto a lasciare il Giro dei Paesi Baschi a causa di una caduta nella quarta tappa, dove aveva riportato diverse abrasioni profonde su gambe, spalla e glutei. Dopo un periodo di pausa per recuperare, è rientrato alle competizioni al Giro del Delfinato, ma a causa della pioggia giovedì è nuovamente caduto sulla spalla.
«Alcuni movimenti ancora non sono facili, come ad esempio mettere o togliere a giacca per la pioggia. Devo farlo con un braccio solo e non è facile. In questo momento voglio solo pensare a portare a termine la tappa di domani e voglio farlo rimanendo sulla bici, poi vedremo questo risultato dove ci porterà».
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