MUSEEUW, TAFI, BALLERINI, BORTOLAMI E L'EPOPEA DELLA MAPEI A ROUBAIX

STORIA | 07/04/2024 | 08:20
di Alessandro Brambilla

E’ il nove aprile 2000, Johan Museeuw trionfa per la seconda volta alla Parigi-Roubaix. Per il belga classe ‘65 è la seconda affermazione a Roubaix da quando ha la maglia a cubetti della Mapei (il terzo lo otterrà nel 2002 griffato Domo-Farm Frites). Venticinque edizioni fa con Johan il team Mapei ha ottenuto la sua quinta e ultima vittoria nell’infernale classica. Cinque successi nell’arco di 6 anni, nell’era moderna è un record difficilmente battibile. 


Il nove aprile 1995 è iniziata la serie di vittorie Mapei alla Roubaix grazie a Franco Ballerini per la gioia di patron Giorgio Squinzi. “Alla vigilia di quella Roubaix leggere e sentire che ci davano per favoriti diventò per tutti noi della Mapei un grande stimolo”, ha raccontato  Patrick Lefevere, team manager della squadra con maglie a cubetti.


In effetti i corridori della Mapei impugnarono presto le redini della corsa. “Sono stato io ad accelerare subito dopo la foresta di Arenberg – dice Gianluca Bortolami – e il gruppo si è spaccato. Della Mapei siamo rimasti davanti io, Tafi, Museeuw e Ballerini. Tra i nostri avversari erano rimasti attardati anche Vanderaerden e Tchmil. Quest’ultimo è riuscito a riprenderci. Sono stato io ad esortare Ballerini a fuggire, notando l’assenza di alcuni pericolosi avversari nel gruppo di testa. Inizialmente Franco non mi voleva dare retta perché mancavano molti chilometri”. Poi però il “Ballero” si convinse a scattare, e Bortolami gli coprì le spalle. Avvantaggiandosi dal gruppo inseguitore, Tchmil tentò di riprendere il fuggitivo Ballerini. “Ho braccato Tchmil – puntualizza  Bortolami – e quando l’ho ripreso gli sono rimasto in scia. Museeuw e gli altri hanno ripreso me e Tchmil nel frattempo Ballerini è andato a prendere gli applausi da vincitore”. Ballerini tagliò il traguardo al velodromo di Roubaix con 1’56” su Tchmil e la terza posizione di Museeuw completò il trionfo Mapei. Il dottor Giorgio  Squinzi e la dottoressa Adriana Spazzoli presenti a Roubaix elogiarono anche Bortolami, decimo classificato.

Quella dell’edizione del 14 aprile ‘96 è stata la prima e più famosa delle tre triplette Mapei alla Roubaix. Nell’era moderna per la prima volta tre corridori del medesimo team occuparono l’intero podio: primo Johan Museeuw, secondo Bortolami, terzo Andrea Tafi, mentre Ballerini arrivò quinto. “Sono stato ancora io ad accelerare dopo la foresta di Arenberg, facendo la differenza”, spiega Bortolami. Con lui rimasero al comando Tafi, Museeuw, Ballerini e, tra gli avversari, Stefano Zanini (era della Gewiss, passò alla Mapei l’anno successivo). “Purtroppo mentre io e Tafi acceleravamo fortemente – aggiunge Bortolami – Ballerini forò”.  Davanti rimasero Museeuw, Tafi e Gianluca. Di quella Roubaix si è  detto e scritto moltissimo. “Il dottor Squinzi – prosegue Gianluca – telefonò al diesse Fabrizio Fabbri in ammiraglia, dicendo che gli sarebbe piaciuto vederci tutti e tre insieme all’arrivo di Roubaix, ma senza stabilire l’ordine d’arrivo”. Il team manager Patrick Lefevere e Fabbri stabilirono le gerarchie dell’ordine d’arrivo unicamente per esigenze della classifica di Coppa del Mondo. “Ognuno di noi tre battistrada voleva vincere- ammette Gianluca - però si decise di rispettare le disposizioni dei tecnici e con la prima posizione Museeuw balzò al comando della classifica di Coppa del Mondo, che poi vinse. A me e a Tafi rimase la gioia per il boato della folla al nostro ingresso nel velodromo: ci si è aperto il cuore”. Nell’edizione del 1997 la Mapei s’è dovuta accontentare del terzo posto di Museeuw.

Dodici aprile 1998, altra tripletta Mapei a Roubaix: primo Ballerini, secondo a 4’16” “Gladiatore” Tafi e terzo, a 4’19”, Wilfried Peeters. “Noi griffati Mapei siamo stati una macchina perfetta e imbattibile”, sottolinea Tafi. “Sono contento di aver contribuito a far vincere Franco, quel giorno autentico fenomeno. Il secondo posto del ’98 non mi ha affatto amareggiato. Dopo il terzo del ’96 e il secondo del ’98 avevo la consapevolezza che presto sarebbe arrivato il mio turno per vincere la Roubaix”. L’unica nota stonata riguarda Museeuw che cadendo ad Arenberg s’infortunò alla gamba sinistra (impiegherà quasi due anni a tornare al suo standard migliore). La vittoria di “Gladiatore” Tafi a Roubaix è arrivata puntuale l’undici aprile ’99. Ennesima tripletta dei boys di Squinzi: primo Tafi, che ha corso in maglia da Campione d’Italia, secondo Peeters a 2’14”, e Tom Steels ha completato il podio Mapei dominando lo sprint per la terza posizione dopo 2’26”. Correre in maglia tricolore è stata per Tafi una spinta in più: “Mi faceva pensare a Moser – fa notare Andrea – vincitore per distacco a Roubaix 1980 con maglia da Campione d’Italia”. Anche Tafi ha vinto per distacco vivendo l’unico momento thrilling a meno di 20 chilometri dalla conclusione, al Carrefour de l’Arbre: “Ho forato – spiega Andrea – e prima ancora che arrivasse la mia ammiraglia un tifoso della Mapei mi ha passato la ruota sostitutiva. L’ho cambiata io e poi sono andato a vincere: è stato il momento più bello della mia carriera”.   

Il glorioso fiammingo Museeuw con la Roubaix aveva ha un conto aperto. Il regolamento dei conti avviene appunto alla Roubaix 2000. Johan gareggia con un leone sulla bandana per rendere omaggio alle sue Fiandre e fugge ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo. Riesce ad acquisire più di 2 minuti di vantaggio. Ma negli ultimi chilometri le raffiche di vento aumentano d’intensità e lo ostacolano, tutti gli avversari più importanti si avvicinano. Johan soffre, stringe i denti, dimostra di essere pure lui un leone e riesce a vincere con 15” di vantaggio. In rettilineo d’arrivo regala uno show: alza la gamba sinistra anziché le braccia. “La mia gamba è a posto”, dice al mondo intero mentre lo staff a cubetti esulta per la cinquina clamorosa.   Sul podio con Johan ci vanno avversari di sangue blu; secondo Peter Van Petegem, terzo Erik Zabel. Quindici aprile 2001, al velodromo di Roubaix la Mapei non vince, comunque un suo corridore con maglia aperta percorre il giro d’onore. E’ Franco Ballerini che ha appena terminato l’ultima gara della carriera. Franco mostra al pubblico la t-shirt con brand Mapei e slogan “Merci Roubaix”, rendendo omaggio alla corsa che ha regalato più emozioni in carriera a lui e ai fans del team a cubetti. Il 7 febbraio 2010 a seguito dell’incidente in un rally automobilistico, Franco salirà in cielo.     

Copyright © TBW
COMMENTI
Bortolami
7 aprile 2024 09:30 Anbronte
Bortolami avrebbe sicuramente vinto ma Lefevere mise davanti a tutti un connazionale. Per la coppa del mondo un primo oun secondo posto non cambiava niente.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Continua una settimana ricca di soddisfazioni per il Team ECOTEK che, dopo il terzo posto di Mazzoleni a Camignone e i numerosi piazzamenti, sale ancora sul podio con Gabriele Peluso (nella foto Rodella), bronzo al 61° Giro della Castellania. 114...


Il 5° Trofeo Emozione ha mantenuto le promesse regalando grande spettacolo e colpi di scena a ripetizione: la manifestazione promossa dall'Asd Emozione, ideata e portata avanti con grande passione da Adolfo Sacchetto e Andrea Favot, ha premiato il Campione del...


Alessandro Covi ci ha preso gusto e dopo il successo nella prima tappa del Giro d'Abruzzo, oggi si è ripetuto nella terza tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, la Castropol-Vegadeo di 165 chilometri. Il varesino della UAE Team Emirates...


Il mondo del ciclismo piange Donato Giuliani, scomparso all’età di 78 anni. Nato a Spoltore nel 1946, Giuliani è stato uno degli interpreti più genuini del ciclismo degli anni ’70, un’epoca in cui fatica, passione e talento si fondevano su...


Il britannico Noah Hobbs, portacolori della EF Education-Aevolo), ha vinto allo sprint la seconda tappa del Tour de Bretagne, la La Gouesnière - Le Cambout di 177, 2 kilomètres. Alle sue spalle due corridori della CIC U Nantes, Ronan Augé...


Successo di Matteo Turconi nella 61sima edizione del Giro della Casatellania per juniores che oggi si è corso a Pettenasco nel Novarese. Il corridore della Bustese Olonia ha preceduto Gabriele Scagliola, della Ciclistica Rostese, e Gabriele Peluso del Team Ecotek....


Che Belgrade-Banjaluka per Dusan Rajovic, con il corridore serbo che domina la breve corsa a tappe, vince l’ultima frazione e conquista la vittoria nella classifica generale. Dopo l’ottimo secondo posto di ieri, in cui è riuscito a difendere la leadership della...


Momento magico per Matilde Carretta! La veneta della Acd Valvasone, ieri vincitrice del campione del Triveneto a Dro in Trentino, oggi ha concesso il bis nella Cronometro di Gussola (Cr)-Sulle strade della Ciclovia Vento per donne allieve. La quindicenne trevigiana...


Il GP della Liberazione ha accolto la 4ª prova della Coppa Italia delle Regioni, che ha visto le atlete italiane mettersi in evidenza grazie al 2° posto della giovanissima Silvia Milesi (Be Pink Imatra Bongioanni) e a Sofia Bertizzolo, 3ª....


Per la VF Groiup Bardiani CSF Faizané il prossimo appuntamento agonistico p in Turchia con il Tour of Turkey, In programma dal 27 aprile al 4 maggio: la corsa a tappe anatolica conferma un tracciato simile a quello degli scorsi...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024