A 14 chilometri dal traguardo una foratura ha rischiato di far saltare i piani di Tim Merlier ma alla fine il fiammingo della Soudal Quick Step non si è fatto prendere dal panico, è rientrato rapidamente, ha risalito il gruppo ben supportato dai compagni in un finale velocissimo (oltre 49 chilometri di media) e ha piazzato la sua grande volata imponendosi per la prima volta nella Scheldeprijs.
Settima vittoria per il belga in questa stagione, 41a in carriera e soprattutto la doppiette Nokere Korse-Schldeprijs che in Belgio ganantisce la consacrazione definitiva per un velocista.
Merlier ha preceduto nell'ordine Philipsen, che si è trovato chiuso ed è partito in ritardo rispetto al rivale, poi Groenewegen, Bol e Hofstetter con Matteo Moschetti ottavo e Matteo Trentin decimo.
Ed ecco le parole del vincitore: «La gara è stata un po' nervosa, soprattutto nella prima parte della giornata, con la pioggia e i ventagli. Fortunatamente eravamo in una buona posizione e siamo rimasti attenti per tutta la gara, anche dopo che c'è stato un raggruppamento. Ho avuto un po' di sfortuna con quella foratura nel finale, ma sono riuscito a rimontare, e poi Bert è stato di grande aiuto nel finale. Quando ho sentito che era il momento giusto per partire, ho aperto il gas e ho continuato a tutta. Sono felice di aver ottenuto la mia prima vittoria in questa gara e di essere arrivato a sette vittorie dall'inizio dell'anno».
ORDINE D'ARRIVO
1. Merlier Tim (Soudal Quick-Step) in 04:17:04
2. Philipsen Jasper (Alpecin-Deceuninck)
3. Groenewegen Dylan (Team Jayco-AlUla)
4. Bol Cees (Astana Qazaqstan Team)
5. Hofstetter Hugo (Israel-Premier Tech)
6. Wærenskjold Søren (Uno-X Mobility)
7. Welsford Sam (BORA-hansgrohe)
8. Moschetti Matteo (Q36.5 Pro Cycling Team)
9. Mihkels Madis (Intermarché-Wanty)
10. Trentin Matteo (Tudor Pro Cycling Team)
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