GRAN CAMIÑO. LE RAFFICHE DI VENTO NON SPAVENTANO TARLING: JOSHUA BATTE RAFFERTY, 8° PICCOLO. NESSUN DISTACCO IN GENERALE

PROFESSIONISTI | 22/02/2024 | 15:24
di Luca Galimberti

Si è aperta oggi con la cronometro di quattordici chilometri in programma a La Coruña l’edizione 2024 de O Gran Camiño, breve corsa a tappe che si concluderà domenica. Protagonisti della prima frazione sono stati il maltempo e, soprattutto, il vento: forti raffiche (fino ad 80 km/h) hanno soffiato sul percorso spostando transenne e danneggiando alcune strutture già piazzate in vista della gara. 


La tappa si è svolta regolarmente - ed anche sotto il sole -  ma per fronteggiare la situazione, e ridurre i possibili rischi che potrebbero derivare dal vento, prima della partenza  gli organizzatori e la giuria hanno deciso che gli atleti gareggiassero con la bicicletta da strada ed anche che i tempi rimanessero validi solo per la vittoria di tappa non incidendo sulla classifica generale. Domani, quindi, tutti i ciclisti ripartiranno con il medesimo tempo.


Le condizioni meteo avverse non hanno spaventato il campione europeo della cronometro Joshua Tarling (Ineos Grenadiers) che pedalando, a più di 48 Km/h sulla sua Pinarello da strada ha concluso la prova in 18 minuti e 22 secondi distanziando di 42" l'irlandese  Darren Rafferty (EF Education - EasyPost) e di 48" lo spagnolo Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma). Buona la prestazione di Andrea Piccolo (EF Education - EasyPost) che ha terminato la prova facendo registrare l'ottavo tempo.

La seconda tappa domani impegnerà il gruppo tra Taboada e Chantada per complessivi 151 chilometri e, come scritto in apertura, tutti gli atleti verranno accreditati dello stesso tempo in classifica generale.

Per chiudere una nota "storica": già lo scorso anno la prima tappa di  O' Gran Camiño fu colpita dal maltempo, quel giorno fu la neve a creare scompiglio costringendo la giuria prima a fermare e poi ad annullare la frazione inaugurale.

LE PAROLE DEL VINCITORE - Dopo la premiazione di giornata il ventenne britannico ha commentato così la gara: «È stata una tappa stancante, molto dura e complicata a causa del vento, in particolare negli ultimi quattro chilometri. Sono comunque contento di aver vinto la mia prima gara della stagione. I prossimi obiettivi? Ci piacerebbe tenere la maglia di leader in squadra (Tarling è stato premiato simbolicamente con la maglia di capoclassifica,ndr), abbiamo una squadra molto forte potremmo essere protagonisti con Carlos Rodríguez,   Egan Bernal ed anche Ethan Hayter. Tutti noi stiamo bene e abbiamo una buona forma che ci sostiene»

ORDINE D'ARRIVO

1 TARLING Joshua INEOS Grenadiers 00:18:22 48.348

2 RAFFERTY Darren EF Education - EasyPost 00:42 46.573

3 CASTRILLO Pablo Equipo Kern Pharma 00:48 46.33

4 BARTA Will Movistar Team 00:54 46.09

5 AZPARREN Xabier Mikel Q36.5 Pro Cycling Team 00:57 45.971

6 KELDERMAN Wilco Team Visma | Lease a Bike 01:01 45.813

7 GARCÍA PIERNA Raúl Arkéa - B&B Hotels 01:05 45.656

8 PICCOLO Andrea EF Education - EasyPost 01:08 45.538

9 CANAL Carlos Movistar Team ,, 45.538

10 KWIATKOWSKI Michał INEOS Grenadiers 01:13 45.345

 

 

 

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COMMENTI
Corse sfortunate
22 febbraio 2024 18:09 Giovanni c
Le primie mini corse a tappe dell'anno, hanno avuto spesso problemi meteo. Come in Oman. Decisione saggia se le condizioni erano queste

Continuo a non capire
22 febbraio 2024 19:03 Frank46
Quindi secondo gli organizzatori il meteo potrebbe falzare la corsa perché alcuni potrebbero correre in condizioni più favorevoli?
No perché di certo se si corre ma i tempi non corrono la sicurezza non c'entra nulla.
Forse a chi organizza sfugge che il ciclismo è uno sport all' aperto e da sempre le condizioni meteorologiche possono influire ma fa parte del gioco.
Tuttavia se in una breve gara a tappe non prendi in considerazione i tempi di una cronometro la corsa la falsi e pure di tanto e ste scelte idiote non fanno parte del gioco.
Sia chiaro sono gare di preparazione e di certo perlomeno ai veri campioni frega poco del risultato, ma alle squadre danno dei punti ed inoltre oltre ai grandi campioni ci sono anche corridori normali che talvolta possono stupire e per loro anche una gara meno prestigiosa significa tanto.
A me sembra che si prendono tante decisioni insensate.
Poi tra l' altro finché si tratta di gare minori tutti a difendere queste decisioni insulse mentre se succede in una grande corsa tutti a criticare.
Se una decisione è stupida, lo è sia se si tratta del Giro di Sta Ceppa sia se si tratta del Tour de France.

@ frank46
22 febbraio 2024 19:42 titanium79
Penso che nessuno ( tu compreso), abbia visto 1 minuto di questa corsa. Io leggo cio' che e' stato fatto, e se il vento soffiava cosi, e' ben difficile stare anche solo dritti in sella. Ti ricordo che per una raffica di vento,Froome ha perso il finale di carriera, fracassandosi con la bici da crono. Ci andrei piano a giudicare

Frank46
22 febbraio 2024 20:03 VERGOGNA
Scusa, ma tu hai una vaga idea di cosa sia andare in bici con vento a 80 km/h. Così... per sapere.

Ulteriore riflessione
22 febbraio 2024 21:08 Miguelon
Il ciclismo sta morendo di eccesso prestazionale. Se hanno corso, si poteva considerare i tempi ai fini della classifica finale. Se soffia o meno per un corridore è sfortuna o fortuna per un altro. Così come i rischi di caduta. Cancelliamo il ciclismo perché una caduta può falsare una classifica? Forse occorre ripensare a cos'è il ciclismo. Deve vincere chi ha i dati biologici migliori? Una ruotina tipo criceto può essere sufficiente. Se invece vogliamo il ciclismo a tutto tondo, se si sta in piedi, si corre. E vinca il migliore. In quelle specifiche condizioni. Non in quelle di laboratorio.

@titanium e @VERGOGNA
22 febbraio 2024 21:08 Frank46
Cosa è che non si comprende di quello che ho detto?
Se si ritiene la gara pericolosa non la si corre.
Se la fai correre ma i tempi non contano non è che li fai rischiare di meno quindi non ha senso.
Li hanno fatti correre con bici da corsa normali perché hanno ritenuto che in quel modo il vento non li avrebbe messi in pericolo.
Presa questa scelta non aveva nessun senso non convalidare i tempi.
Se le condizioni non permettevano di correre e annullavano la crono aveva un senso.
Il fatto che hanno corso con bici normali e non ci sono stati incidenti dovuti al vento però ha dato ragione alla decisione di farli correre.
Ma la neutralizzazione dei tempi a che serviva?

@ frank46
22 febbraio 2024 21:26 Albertone
Inutile dire che come ha detto Vergogna, non hai una minima idea di cosa vuol dire pedalare con forti venti. Tipo il triplete Us Postal, giusto per farti capire

@Albertone
22 febbraio 2024 23:06 Frank46
E allora perché si è corso? Perché vale la classifica ma non i tempi?

Tarling
22 febbraio 2024 23:56 Robtrav
È un serio candidato a vincere olimpiadi e mondiali crono

boh
23 febbraio 2024 00:22 fransoli
in effetti non considerare i tempi validi per la classfica per motivi di sicurezza non ha alcun senso, visto che comunque gli hanno mandati comunque a correre nel vento e qualcuno i rischi se per far bene se li è presi, l'unica logica sottostante, alla faccia della sicurezza, è quella di vedere di vedere i nomi di prestigio contendersi la vittoria finale, i quali per ovvi motivi se la sarebbero presa comoda lasciando campo libero a qualche outsider... solo il solito troll (qui presente con i nick albertone carbonio e giovvanni c) non arriva a comprenderlo. Concordo con miguelon e frank46.

commenti
23 febbraio 2024 07:25 VERGOGNA
una volta uno sparava caxxate al bar... e finiva lì. ora tutta l'ignoranza che uno ha la mette per iscritto sui social.

Dal Ds arrivo91
23 febbraio 2024 09:35 Arrivo1991
Frank, mini corse a tappe non hanno cosi tante giornate da poter rimediare. Evidentemente, per onorare corsa e sponsor hanno deciso per la soluzione piu' sicura. Almeno penso, visto il resoconto

Frank46
23 febbraio 2024 10:40 Ale1960
Hai perfettamente ragione. E non vedo cosa ci sia di così assurdo nella tua analisi. E comunque è una tua opinione.

@Arrivo1991
23 febbraio 2024 11:38 Frank46
Si ma io stavo solo dicendo che con questa soluzione in sicurezza non ci hanno guadagnato nulla. Il fatto che qualche corridore in più non abbia fatto la crono a tutta non incide favorevolmente sulla sicurezza. Se davvero c'è il rischio che una raffica di vento laterale di 80km/h ti possa colpire non è che se vai 2km/h più lento ci sono meno possibilità che cadi.
Sono le solite soluzioni a metà che prendono gli organizzatori che non sanno organizzare.
Quest' anno, non ricordo che corsa fosse, ma hanno praticamente annullato una gara a tappe per le proteste dei trattori.
Non c'erano abbastanza poliziotti. Tutto ok, ci può stare. Se non fosse per il fatto che avevano comunicato di farli gareggiare lo stesso ma in altre zone salvo poi rendersi conto all' ultimo momento che in quelle zone già erano in programma altri eventi sportivi e hanno dovuto annullare tutto.
Poi ci si lamenta che le aziende non vogliono più investire nel ciclismo.

E comunque almeno per le grandi classiche dovranno organizzarsi bene perché seno salta tutta la stagione per le proteste. Più il palcoscenico è importante e più fa gola a chi vuole protestare. Poi se le proteste siano giuste o meno non è questo il luogo dove discuterne però sicuramente gli organizzatori devono pensare a fare il loro lavoro e farlo bene.

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