Alberto DAINESE. 10 e lode. Esce all’ultimo, come un felino vero, che morde la preda, ma lui non demorde prima. Astuto, capace di stare nell’ombra, di stare coperto, di sfruttare scie e movimenti, per poi dare la zampata, che è la quarta stagionale, la sesta in carriera. Dopo due vittorie di tappa al Giro, ecco quella alla Vuelta. Ancora una al Tour, per fare tripletta: per il tripudio.
Filippo GANNA. 9. Ancora un secondo posto, il nono in stagione, che conferma però che Pippo c’è sempre e che sa fare di tutto. Ora ci prende anche gusto a sprintare, a sprigionare watt all’impazzata nel finale di corsa e solo un prodigioso Dainese gli toglie la gioia di un sacrosanto hurrà! Maestro di tutto, maestro di ciclismo.
Davide CIMOLAI. 7,5. In una volata velocissima e potente, lui è sia veloce che potente, soprattutto scaltro a trovare il varco, lo spazio, il modo per infilarsi in mezzo.
Samuele BATTISTELLA. 6.5. Immediatamente dopo aver annullato la fuga dei quattro ci prova il corridore dell’Astana Qazaqstan, ma il suo tentativo resta tale. In ogni caso, bravo.
Ivan Garcia CORTINA. 5,5. Gli preparano una grande volata e lui è lì a giocarsela con Pippo, prima di disunirsi, prima di essere duramente respinto.
Mathis LE BERRE. 6,5. Il corridore dell’Arkéa Samsic ci prova a più riprese, prima con Paul Lapeira (AG2R Citroën) e Michal Schlegel Caja (Rural-Seguros RGA) e poi nuovamente con gli stessi interpreti più Clément Davy (Groupama - FDJ): questa è l’azione dei quattro che animerà quasi tutta la tappa.