Un’altra giornata all’attacco per Gaia Realini che conferma di avere un’ottima gamba in salita e di poter difendersi bene dagli attacchi di Annemiek Van Vleuten. Quando la campionessa del mondo ha attaccato sul temutissimo Passo del Lupo è stata l’unica a tenere le sue ruote e poi ha lavorato a fondo per Elisa Longo Borghini che purtroppo però è stata vittima di una caduta.
«Tutti sapevamo che Annemiek avrebbe attaccato su quella salita, era l’unica decisiva della giornata e sicuramente si sarebbe inventata qualcosa. Ieri mattina nella riunione pre gara avevamo proprio parlato della tattica per contrastarla, appena l’ho vista partire l’ho seguita. Insieme abbiamo fatto la differenza, purtroppo era l’unica vera salita della giornata, il resto era solo vallonato» ci ha detto Gaia che in realtà sperava di affrontare il Passo del Lupo proprio nel finale per fare maggiormente la differenza.
Gaia Realini è arrivata al traguardo in sesta posizione, ora indossa la maglia azzurra di miglior italiana e nella generale è quinta 3’14”. A chi le dice che il giro ormai è chiuso risponde che è pronta a dare battaglia ad una Van Vleuten sempre più imprevedibile. «E’ un giro che sulla carta non è molto duro e questo complica le cose perché dà più possibilità ad Annemiek Van Vleuten di attaccare. Lei non ha perso tempo e già dalla seconda tappa per alcuni il Giro era già chiuso. Come Lidl Trek abbiamo sempre dato battaglia, ci siamo difesi e poi nella quarta tappa Elisa si è presa una bellissima vittoria» ci dice Gaia che regala un pensiero ad Elisa Longo Borghini, suo punto di riferimento che ieri è caduta durante la discesa: «quando è iniziata la discesa è io ero nel gruppo a circa 30” e l’abbiamo affrontata con calma. Ad un certo punto ho visto la bici di Elisa sulla strada e mi sono spaventata perché lei non c’era. Immediatamente ho parlato con l’ammiraglia e mi hanno rassicurato dicendomi che era tutto a posto e ci avrebbero pensato ora. Speriamo che per Elisa non sia nulla di troppo grave».