Quasi fosse una coincidenza, la Possagno-Pian del Cansiglio, settima tappa del Giro Next Gen, l'ha vinta uno svizzero, amico di Gino Mäder: Jan Christen. Viene da chiedersi dove Christen abbia trovato la forza per partire questa mattina, ma forse è proprio il voler far qualcosa per Gino che lo ha fatto andare oltre, resistendo anche alla rimonta della scatenata Maglia Rosa.
«Sono senza parole. Dopo la terribile giornata di ieri è bello poter dedicare la vittoria a Gino. Lo conoscevo molto bene, in particolare la mia famiglia è legata a suo papà, fa male e lo farà ancora per molto. Me l’hanno detto dopo la tappa di ieri, stanotte ho dormito poco e male. Forse mi ha dato lui questa forza nel finale di andare a vincere la tappa».
Christen ha tatuata sull’avambraccio una croce: «Ogni tanto la guardavo e mi dicevo “dai che ce la facciamo, è per Gino”». Alla fine ce l’ha fatta davvero. Ma ridurre tutto a coincidenze e fato sarebbe riduttivo, perché questo ragazzo è all’inizio di un percorso che, siamo sicuri, lo porterà molto in alto. Solo il fatto che una squadra come la Hagens Berman Axeon abbia puntato su di lui è indice del suo talento.
Non basta? Allora vi diciamo che ha già un contratto con la UAE Team Emirates, dal 2024 al 2027. È già stato in ritiro con la squadra emiratina, si ispira a Tadej Pogačar (al quale, tra le altre cose, assomiglia molto anche fisicamente e come lineamenti del viso): «Ho anche caratteristiche simili a Tadej, vado abbastanza forte in salita e nelle classiche, mi difendo anche a cronometro. Spero di diventare come lui”. Ambizioni importanti, lo seguiremo con piacere.
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