I fatti dello Stelvio hanno portato alla squalifica di 31 corridori e potrebbero avere ulteriori conseguenze disciplinari. Sicuramente rischiano di avere una conseguenza pesante per le formazioni giovanili italiane, stando alle parole del presidente federale Cordiano Dagnoni, presente questa mattina al via della quinta tappa da Cesano Maderno: «Quello che ho visto è veramente offensivo nei confronti di chi interpreta correttamente questo sport - ha detto a La Gazzetta dello Sport il numero uno della Federazione -. Quelle che abbiamo visto sono immagini che fanno molto male. È giusto applicare le regole, e mi dispiace soprattutto per il comportamento dei direttori sportivi in ammiraglia, perché devono essere loro i primi a insegnare ai giovani come rispettare le regole. Avevo chiesto io a Rcs Sport di invitare almeno la metà di squadre italiane (17 su 35, ndr): a questo punto, visto il comportamento delle nostre formazioni e dei nostri corridori, non mi sento più di raccomandare un loro invito in futuro. Lascio liberi i respnsabili di Rcs Sport di invitare i team a loro discrezione».