Il Giro d’Italia 2023 si è concluso con la volata vincente di Mark Cavendish e con il trionfo finale di Primoz Roglic. Il velocista britannico ha ottenuto il 17° successo individuale in carriera alla corsa rosa agganciando al 14° posto nella classifica all-time gli azzurri Gino Bartali e Adolfo Leoni e diventando, a 38 anni e 7 giorni, il ciclista meno giovane ad aggiudicarsi una tappa nella storia del Giro.
Contando le 34 affermazioni del Tour de France e le 3 della Vuelta di Spagna sono 54 i centri complessivi di Cavendish nei tre Grandi Giri. I 15 anni e 15 giorni trascorsi dalla volata trionfale di Catanzaro del 13 maggio 2008 a quella di Roma del 28 maggio 2023 rappresentano l’arco temporale più ampio tra primo e ultimo sigillo dello stesso ciclista nella storia del Giro.
Cavendish ha regalato alla Gran Bretagna la prima affermazione al Giro 2023. Sono quindi diventate 12 le nazioni ad aggiudicarsi tappe e si tratta del record eguagliato per ciò che concerne il nuovo millennio. Solo nel 2017 si era infatti verificato un numero così alto di paesi a bersaglio. L’Italia a quota 4 è la nazione con più successi, ma per il movimento azzurro è il secondo bottino più magro del nuovo millennio. Peggio era andata solo nel 2017 quando l’unico sigillo fu firmato da Vincenzo Nibali a Bormio.
Primoz Roglic è il primo sloveno a vincere la corsa rosa ed è anche il 14° nella storia del ciclismo a mettere in bacheca 4 trionfi nei Grandi Giri, dopo il tris consecutivo firmato alla Vuelta di Spagna (dal 2019 al 2021). Raggiunti l’azzurro Nibali, lo spagnolo Heras e lo svizzero Rominger, in una classifica che vede al comando a quota 11 il belga Eddy Merckx.
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