Davide Bramati non si nasconde, non l’ha mai fatto e non lo farà mai. «C’è chi ha detto e scritto che l’altro giorno sono scappato sul motorhome, non è assolutamente vero. Dopo pochi chilometri era caduto Josef Cerny, che era davvero messo malissimo. Lo stavamo mettendo in ambulanza, ma lui ha insistito per andare avanti. All’arrivo non ho fatto altro che andare ad accogliere il ragazzo, per verificare come stesse, questo è quanto».
Poi inevitabilmente si torna a parlare dell’addio di Remco. «Lui è un capitale per la squadra, ha un valore inestimabile, e con il Covid non si scherza. In ogni caso c’è uno staff medico apposta che è qui per prendere questo tipo di decisioni. C’è chi corre con il virus in corpo? Non lo so, ma noi siamo per la tutela dei nostri ragazzi. Se un errore c’è stato è di comunicazione: si, era giusto informare l’organizzazione. Era assolutamente da fare e non è stato fatto. Per il resto, però, lasciate che i medici facciano il loro lavoro».