I VOTI DI STAGI. DOPO LA CAMOMILLA, ARRIVA IL FRECCIAROSSA DI BUJA

I VOTI DEL DIRETTORE | 07/05/2023 | 19:04
di Pier Augusto Stagi

Jonathan MILAN. 10 e lode. Dopo il rosso di Buja (Alessandro De Marchi) c’è anche il Frecciarossa. Arriva per direttissima, senza tentennamenti, via veloce come sa fare solo questo ragazzone di 194 centimetri che quando trova il varco giusto non ce n’è per nessuno. Occhio svelto per prendere la posizione, spalla granitica per tenersela stretta, gamba dinamitarda per farci godere come dei bimbi sulle giostre. Dopo il successo al Saudi Tour, eccolo rompere il ghiaccio al suo esordio al Giro d’Italia. È un asso assoluto della pista, ma anche sulla strada ha il suo perché. Alla sua prima volata al Giro, il Genzy (generazione Z) fa subito centro e lascia il segno. Non sarà sempre domenica, ma questo ragazzo può far bene anche di lunedì.


David DEKKER. 9. Fa tutto giusto, tutto bene, ma non può sostituire le gambe, non può aggiungere watt, deve solo ammettere il valore dell’avversario, che dà valore anche al suo posto d’onore.


Kaden GROVES. 7. Il 24enne australiano della Alpecin era attesissimo: da molti considerato l’uomo da battere, è battuto. Capita. Domani ha subito la rivincita: prendetegli la ruota.

Arne MARIT. 6. Il 24enne belga si butta nella mischia con coraggio e determinazione, ma quei tre là sono imprendibili.

Marius MAYRHOFER. 6. Anche lui è un ragazzo del 2000, come Milan, ma oggi è solo un pochino più lento.

Pascal ACKERMANN. 5. Il tedesco ha esperienza, ha conoscenza, sa districarsi tra le maglie del gruppo, ma oggi non sa come fare a contenere lo strapotere del Frecciarossa di Buja.

Fernando GAVIRIA. 5. È un senatore delle volate, sa prendere la posizione e anche tenerla. Oggi parte deciso, poi si spegne.

Niccolò BONIFAZIO. 6. Ci prova, ma contro certi marpioni oggi era parecchio difficile.

Stefano GANDIN. 8. Il 27enne veneto di Vittorio Veneto, portacolori della Team Corratec-Selle Italia, parte subito all’attacco con Mattia Bais (Eolo-Kometa), Thomas Champion (Cofidis) e Paul Lapeira (AG2R Citroën Team). Poco dopo viene raggiunto anche da Alessandro Verre (Team Arkéa Samsic). Sono loro a dare vita alla prima fuga del Giro, solo per questo meriterebbero tutti una sufficienza piena. Poi, cammin facendo, Gandin legittima una corsa da 8 per i due traguardi volanti che si porta in albergo: prima quello di Pescara (anticipato Mattia Bais) e poi Chieti (sempre Bais il battuto).

Paul LAPEIRA. 8. È il principe azzurro di giornata. È uno dei tanti ragazzi del 2000, che i suoi 23 anni li compirà il prossimo 25 maggio. Intanto si porta avanti con le celebrazioni e festeggia vestendo la maglia azzurra Mediolanum di miglior grimpeur della corsa rosa (questa mattina era Tao Geoghegan Hart). Il ragazzino della Ag2r Citroën si porta a casa entrambi i Gpm di giornata, battendo il connazionale Thomas Champion (Cofidis).

Koen BOUWMAN. 7. Il 29enne olandese evita con grande maestria un cane che, sfuggito al controllo del padrone, crea non pochi grattacapi al corridore della Jumbo-Visma, scaltro a evitare l’impatto con il cane: un gallo.

Alessandro VERRE. 6,5. È l’ultimo a entrare nella fuga e il primo ad uscirne. Il 21enne lucano di Marsicovetere in forza alla Arkea, si rialza dopo il Gpm di Silvi Paese, quando al traguardo mancano ancora un centinaio di chilometri. Per oggi può bastare.

La TAPPA. 5. Da Teramo a San Salvo, 202 chilometri di sonnacchioso piacere. Non si può pretendere sempre la luna, anche perché questi ragazzi hanno davanti a loro tre settimane di fatica, ma dopo mesi di corse adrenaliniche, questo ritorno brusco alla tradizione ci spiazza non poco. Dopo tanto toro rosso, un po’ di camomilla.

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COMMENTI
Organizzatori 4
7 maggio 2023 19:56 alerossi
Chi disegna il percorso si rende conto che una tappa per velocisti di 200km non ha alcun senso. Tappe piatte di 130-150km sono sufficienti, anzi gli scalatori arrivano alle salite più freschi e attaccano con meno paura. Altrimenti si sfiancano tutti e in 21 giorni vediamo un solo scatto negli ultimi 3km dell'ultima salita. Ma cosa pretendere da chi disegnò una tappa di 280km dopo 3 giorni con 200km e 5000m di dislivello e prima del giorno decisivo?

Troppo buono
7 maggio 2023 20:46 paree
Il voto della tappa è dell'organizzazione non merita più di 1 due.
Tappa più che insulsa

Da Buja la luce!
7 maggio 2023 21:15 Ias
Finalmente un po' di luce! E ci voleva proprio. Sto giovanotto se perfeziona un po' la tecnica ci farà divertire tantissimo. Potenza da vendere!

Volata pazzesca
7 maggio 2023 21:51 apprendista passista
Bravo Milan, può diventare il nuovo sprinter di riferimento italiano. Potenza pura, concordo con las se migliora tecnicamente può togliersi tante soddisfazioni...

Gandin
7 maggio 2023 21:59 daminao90
Gandin merita 9. Ha fatto una tappa fantastica. E merita di piu'. Milan ? Era ora di fare il salto definitivo

Tappe lunghe
7 maggio 2023 22:20 max73
La lunghezza delle tappe dipende anche da ragioni logistiche, per organizzare un grande Giro bisogna trovare località che abbiano la disponibilità di organizzare una partenza o un arrivo, non è che il percorso si decide a tavolino su una cartina. Succede così anche al Tour. Le tappe piatte di 200 km sono sempre esistite..... Poi mi sembra assurdo criticare gli organizzatori del Giro che è la corsa meglio organizzata al mondo. Vi ricordo che sono a 10 anni fa il Tour iniziava con 7 o 8 tappe come quella di oggi magari con una cronosquadre in mezzo eppure era il grande Tour...

La colpa non é del percorso
8 maggio 2023 00:12 pickett
Una volta le tappe di trasferimento erano lunghe 230/250 km.La colpa della noia é la decisione assurda di trasmettere queste tappe dall'inizio.Il collegamento dovrebbe iniziare a 40/50 km dal traguardo e proporre solo l'ultima ora di corsa,come si faceva fino a pochi anni fa.La diretta integrale,com'era facile prevedere, si sta rivelando non solo inutile ,ma dannosa e controproducente,e mi pare che sempre + gente finalmente lo abbia capito.

Rivedetevi
8 maggio 2023 06:48 Buzz66
Non pensavo che l’incompetenza assoluta di Fabretti facesse proselitismo anche in un sito specializzato come questo. 200 km sono troppi e vi annoiate? Guardate gli ultimi dieci.
Oppure non guardate il ciclismo perché, evidentemente, non lo conoscete…già lo hanno stravolto riducendo a meno di 200km il 98% delle corse, grazie alla convinzione ERRATA che meno km significhi meno tentazioni, ora lo volete ridurre a distanza da esordienti perché vi annoiate?? Chiamatelo ciclocross, allora.
Il ciclismo è uno sport di RESISTENZA, non di velocità

Accorciare certi percorsi
8 maggio 2023 09:38 marco1970
I motivi che determinano la lunghezza dei percorsi dovrebbero essere piuttosto complessi, sarebbe certo auspicabile che i percorsi piatti per velocisti non superino 120/150 km. Per quanto riguarda le riprese televisive integrali,non capisco l'ostilità di alcuni.Nessuno vi obbliga ad assistere all'integralità delle tappa.Si potrebbero aprire ogni tanto delle finestre per vedere come evolve la corsa e poi vedersi il finale degli ultimi 40/50 km.

Diretta integrale
8 maggio 2023 09:59 alerossi
È fondamentale perchè ci sono comuni che investono molti soldi per avere visibilità col giro che con dirette di un'ora non avrebbero. Io mi guardo volentieri i paesaggi durante il nulla tattico della gara. Ma contesto i 200km perchè poi pesano nelle gambe dei corridori in salita che quindi attaccano solo negli ultimi 2km, gli stessi che magari nelle classiche non hanno paura di farlo a 50-100km dall'arrivo. Il ciclismo, come tutto lo sport, evolve, rimanere attaccato alle tradizioni è solo nocivo e fa perdere interesse.

Tappe lunghe 2
8 maggio 2023 11:19 max73
Continuo a non capire queste polemiche sulle tappe lunghe. Al Tour 2023 quasi tutte le tappe di pianura saranno di 170 180 km, non penso che 20 o 30 km in più facciano la differenza. Se qualcuno si annoia a seguire l'intera tappa può tranquillamente cambiare canale e seguire solo gli ultimi km. Inoltre se la Rai non è in grado di tenere desta l'attenzione non è colpa degli organizzatori ma dell'emittente che dovrebbe inventarsi qualcosa di diverso (servizi, interviste, cambiare i cronisti, ecc ).

Lunghezza
8 maggio 2023 17:48 Miguelon
La lunghezza anche di tappe insignificanti mette fatica nelle gambe, che alla lunga discrimina. Altrimenti il Giro se lo giocano in 30 negli ultimi giorni.

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