L'Italia di Francesco Lamon, Manlio Moro, Jonathan Milan e Filippo Ganna sono campioni d'Europa e costringono alla resa quella Gran Bretagna (Vernon, Wood, Bigham e Tanfield) che aveva tolto agli azzurri il titolo mondiale lo scorso mese di ottobre a Saint Quentin. Il tempo degli zzurri è stato di 3.47.667, il migliore di questo torneo, nonostante un cambio non perfetto all'altezza del terzo chilometro. I britannici hanno chiuso in 3.48.800. Tra l'altro la nazionale di Marco Villa ha battut nuovamente il record della pista di Grenchen.
Nella sfida per il bronzo, la Francia ha avuto la meglio sulla Danimarca in una fnale serrratissima: 3.49.837 per i transalpini, 3.50.007 per gli scandinavi.
Lucida l’analisi di Filippo Ganna: «l livello si è alzato e noi siamo arrivati a questo appuntamento con poca preparazione alle spalle. Volevamo dimostrare di esserci e che la Gran Bretagna vista all’opera ai mondiali dello scorso anno era alla nostra portata. In finale siamo andati forte, veramente forte, e forse siamo stati anche un po’ fortunati, perché ad un certo punto abbiamo sbagliato qualcosa e rischiato di disunirci. I punti per la qualificazione olimpica erano il nostro obiettivo primario, il titolo europeo è una grande soddisfazione. Adesso dobbiamo solo lavorare per le prossime occasioni in cui sono in palio i punti per il ranking».
Manlio Moro aggiunge: «Sono stati compagni di squadra fantastici, mi hanno aiutato a restare tranquillo. Abbiamo commesso qualche imprecisione ma siamo andati veramente forte. Per me si tratta del mio primo europeo. E’ una gioia indescrivibile».