Durante i primi giorni di corsa della Vuelta a San Juan abbiamo visto spesso Egan Bernal in testa al gruppo a tirare per Elia Viviani, proprio come ha fatto lo scorso anno al suo rientro, quando si mise a disposizione dei compagni di squadra.
Questa notte, invece, il colombiano è stato protagonista in prima persona all’Alto de Colorado, nella tappa più impegnativa della corsa argentina: «Sto bene, le sensazioni sono buone e questo arrivo è stato un test importante per me: era il primo arrivo in salita di quest’anno e mi sono sentito bene. Due mesi di allenamento a casa soos tati molto utili e questo mi dà grande motivazione e fiducia in vista di questa stagione. E’ chiaro che una cosa è allenarsi, un’altra è correre. Sono venuto qui in Argentina per testare le gambe e mettere alla prova il mio fisico e direi che sto avendo delle ottime risposte. E’ chiaro che voglio sempre di più, essere ambizioso fa parte della natura dell’essere umano. La stagione è lunga, siamo solo a gennaio e non ci resta che goderci queste ultime tappe qui in Argentina. Il prossimo appuntamento per me saranno i Campionati Nazionali a crono, sarà un altro test importante per me. Non vedo l’ora poi di correre in Europa, ed è lì che dovremo essere al 100% della forma».
E ancora: «Questa quinta tappa è stata una buona giornata per la Ineos Grenadiers, abbiamo corso bene tutto il giorno e non potevamo far meglio, Ganna poi è andato davvero forte, è un cronoman ma è salito a grande velocità. Comunque oggi ha vinto il più forte: Lopez si merita questa vittoria per tutto quello che ha dovuto passare negli ultimi mesi e la merta il Team Medellin che lo ha accolto. Sì, sono felice per lui».
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