Dopo gli Europei di Monaco, l’ondata ciclistica sulla Germania continua. Da oggi a domenica 28 agosto, infatti, andrà in scena il Deutschland Tour 2022, da Weimar a Stoccarda con tanti nomi di spicco al via. La corsa ha una storia travagliata, essendo nata nel 1911, durante il periodo dell’Impero tedesco, per poi aver attraversato gli anni della repubblica di Weimar e della Germania nazista, con l’edizione record del 1939 che prevedeva ben 20 tappe, due in più del Giro d’Italia.
Dopodiché la corsa si è svolta ad intermittenza, vivendo la sua epoca migliore a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, quando Jan Ullrich aveva fatto breccia nel cuore del popolo tedesco. Dopo la cancellazione del 2009, il Giro di Germania è tornato in calendario nel 2018, grazie all’accordo tra ASO e la Federazione tedesca.
IL PERCORSO
Si partirà con un cronoprologo di 2,6 km sulle strade della città di Weimar, che sarà utile ad assegnare la prima maglia di leader della classifica generale e far divertire il pubblico della storica città tedesca. Il giorno dopo si ripartirà ancora da Weimar per arrivare a Meiningen dopo 171,7 km, al termine di una tappa mossa che potrebbe portare a una volata ristretta, visto che l’ultima asperità, il Dreissigacker (2,5 km al 6,2%), è posto a 20 km dall’arrivo.
Adatta agli scattisti dovrebbe essere la seconda tappa in linea, la Meiningen-Marburg di 200,7 km, con gli strappetti di Hasenkopf (2 km al 6,4%), Marbach (2,2 km al 5%) e Neuhofe (1 km al 5%) da affrontare negli ultimi 22 km. Rispetto alle ultime edizioni, quest’anno è previsto anche un arrivo in salita, quello della terza tappa che porterà i corridori da Friburgo a Schauinsland, con l’ascesa finale che misura 11,7 km al 6,5%, destinata a disegnare in maniera quasi definitiva la classifica generale.
Tuttavia, nell’ultima tappa, da Schiltach a Stoccarda per 186,6 km, ci sarà ancora terreno per tentare un colpo di mano. Il circuito finale di Stoccarda da ripetere 3 volte, infatti, presenta l’insidioso strappo di Herdweg (1,3 km al 7,8%), che verrà superato per l’ultima volta a meno di 7 km dall’arrivo. Per chi vorrà provare a guadagnare secondi, il terreno lo permette ampiamente.
(Altimetrie in copertina)
I FAVORITI
Da quando è stato riesumato nel 2018, quest’anno per la prima volta anche gli scalatori avranno l’occasione per dire la loro al Deutschland Tour (l’anno scorso vinse Nils Politt). Per questo motivo tra i grandi favoriti ci sono Romain Bardet (Team DSM), di ritorno alle gare dopo il Tour de France, Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech), che invece la Grande Boucle non è riuscito a portarla a termine a causa della frattura di una costola, e il motivatissimo padrone di casa Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe). Ma non solo loro, perché ci sono anche Adam Yates (Ineos Grenadiers), Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Ruben Guerreiro (EF Education-EasyPost), George Bennett (UAE Team Emirates), Bauke Mollema e Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo). Al via ci sarà anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers) che, dopo il Giro di Danimarca, continuerà il suo processo di crescita in seguito al terribile incidente dello scorso gennaio in Colombia.
Grande battaglia è attesa anche in volata, visto che alcuni dei migliori interpreti del mondo saranno al via da Weimar: il neo campione europeo Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl) affronterà Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Olav Kooij (Jumbo-Visma), con Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert) e Sam Welsford (Team DSM) pronti ad inserirsi nella lotta.
Capitolo italiano, per la classifica generale e le tappe più mosse potrebbero avere spazio Davide Formolo e Alessandro Covi (UAE Team Emirates), così come Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), che trova un percorso particolarmente adatto alle sue caratteristiche. Per le volate c’è Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck), mentre nel prologo proverà a farsi largo Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che sta preparando i mondiali a cronometro.
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